Discussioni progetto:Matematica: differenze tra le versioni
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# la preoccupazione di distinguere operatori da variabili non sembra essere molto sentita in ambito matematico: credo che tutti troviamo semplicemente più elegante, e/o abituale, scrivere le variabili in corsivo, ma non facciamo gran caso al fatto che gli operatori siano in stampatello o no. Invece nei contesti tecnico-ingegneristici questa necessità di adottare convenzioni rigide sembra essere molto forte. Personalmente, tendo a interpretare questa differenza in questo modo: in matematica è raro incontrare una formula in cui c'è un prodotto di parecchie variabili con nomi diversi, quindi la possibilità concreta che cos possa significare c*o*s è pressoché nulla, anche perché uno può chiamare le variabili con le lettere che vuole. In una formula "ingegneristica", invece, potrebbe anche succedere, visto che in quel contesto le lettere non sono scelte liberamente. D'altra parte, sospetto che i matematici abbiano un certa resistenza ad adottare convenzioni rigide tipo ISO, per tre motivi: primo, in matematica (contrariamente a quanto molti pensano) le notazioni sono molto spesso ambigue. Prendete una formula ben nota come quella di derivazione a catena per funzioni composte: <math>\frac{dy}{dt}=\frac{dy}{dx}\frac{dx}{dt}</math>. A parte la "d" corsiva o in stampatello, tutti la scriveremmo così, giusto? Eppure in quella formula lo stesso simbolo ha significati diversi: <math>y</math> indica sia una funzione <math>y(t)</math>, sia una funzione <math>y(x)</math> (e anche <math>x</math> ha due significati diversi). Ma nessuno sta a complicarsi la vita (e a complicarla al lettore) introducendo quattro simboli invece di due, e questo semplicemente perché chiunque abbia una conoscenza del contesto in cui può comparire quella formula non potrebbe avere alcun dubbio sulla sua interpretazione. Arriverei a dire che per un matematico è inconcepibile l'idea che qualcuno possa interpretare <math>\frac{dx}{dt}</math> come <math>\frac{d\cdot x}{d\cdot t}</math>. Secondo, in contesti di matematica avanzata la distinzione fra "variabile" e "operatore" non è così scontata come in matematica "elementare" (su questo non mi dilungo). Terzo, per un matematico la scelta di una buona notazione, adatta a ciò che si sta scrivendo, è un'arte: non esiste proprio che un qualunque signor ISO ti venga a dire che tu devi chiamare "l" una lunghezza, o che devi scrivere la "d" del differenziale in stampatello (specie se tu hai bisogno, nello stesso testo, di definire un operatore diverso che si deve pure chiamare "d" e hai buone ragioni per voler riservare lo stampatello a quest'ultimo).
In conclusione, io sarei per adottare le [[:en:Wikipedia:Manual_of_Style/Mathematics#Roman_versus_italic|linee guida di en:WP]] su questo punto, e regolarci di conseguenza.--[[Speciale:Contributi/93.40.167.230|93.40.167.230]] ([[User talk:93.40.167.230|msg]]) 12:31, 8 apr 2017 (CEST)
:Perfettamente d'accordo.--[[Utente:Sandrobt|Sandro_bt]] <small>([[Discussioni utente:Sandrobt|scrivimi]])</small> 00:24, 9 apr 2017 (CEST)
== Voce da perfezionare ==
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