Mario Equicola: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Nato da Battista Caccialupi di Alvito<ref>In un rogito notarile del 1521, conservato nell'Archivio di Stato di Mantova e interamente riportato da S.Kolsy, ''Mario Equicola. The Real Courtier'', Droz, Gèneve 1991, p. 273, è infatti precisato come «filio quondam domini Baptiste Cazaluppi de Albeto».</ref>, ma secondo una ipotesi figlio illegittimo di un esponente della famiglia [[Cantelmo]], [[Contea di Alvito|conti di Alvito]]<ref>[[Domenico Santoro|D. Santoro]], ''Della Vita e delle Opere di Mario Equicola'', Jecco, Chieti 1906, pp. 11-18. Dai Cantelmo l'Equicola ricevette, come privilegio perpetuo, la proprietà in Alvito del fondo [[Torre Palombara|"La Pambara"]], con sue pertinenze.</ref>, assunse in sequito il cognome letterario mutuandolo da quello dell'antico popolo degli [[Equicoli]]. Trasferitosi assai giovane dalla natia Alvito a [[Napoli]], fu membro dell'[[Accademia Pontaniana]].
Si recò poi a [[Firenze]], dove studiò con [[Marsilio Ficino]]. In seguito si trasferì a Mantova alla corte di [[Isabella d'Este]] e [[Federico Gonzaga]].
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