Franco Freda: differenze tra le versioni
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Il 3 marzo 1972 Franco Freda, l'amico editore [[Giovanni Ventura]] e [[Pino Rauti]], dirigente nazionale del [[Movimento Sociale Italiano|MSI]] e fondatore del movimento [[Ordine Nuovo]], vengono arrestati. Sono accusati di aver organizzato gli attentati del [[25 aprile]] [[1969]] (alla Fiera e alla Stazione Centrale di [[Milano]]) e dell'[[8 agosto|8]] e [[9 agosto]] dello stesso anno (a danno di alcuni treni). Il [[21 marzo]], ai capi d'imputazione contro il gruppo Freda-Ventura si aggiunge la strage del [[12 dicembre]] [[1969]].
A orientare gli inquirenti verso la ''pista nera'' furono diversi elementi:
#La composizione delle bombe utilizzate in piazza Fontana, candelotti di [[binitroluene]] avvolti nel [[plastico (esplosivo)|plastico]], era identica a quella dell'esplosivo che Ventura, qualche giorno dopo gli attentati, aveva nascosto in casa di un amico.
#I meccanismi di scoppio ritardato delle bombe, provenienti da una partita di cinquanta [[timer]] Dhiel Jungans acquistati il 22 settembre [[1969]] da Franco Freda in un negozio di [[Bologna]]. Freda spiegò in seguito come egli avesse acquistato i timer per conto di Mohamed Selin Hamid, presunto agente dei servizi segreti algerini (la cui esistenza è smentita dalle autorità algerine), per la [[resistenza palestinese]]. I [[servizi segreti israeliani]] confermarono che nessun timer di questo tipo fu utilizzato dai [[fedayn]].
#Le borse in cui si trovavano le bombe erano state acquistate in una pelletteria di [[Padova]], città dove Freda risiedeva, due giorni prima degli attentati.
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