Strada spagnola: differenze tra le versioni
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L'ostilità del [[Regno di Francia]] e dell'[[Regno d'Inghilterra|Inghilterra]] rendevano infatti impossibile il passaggio attraverso il [[La Manica|canale della Manica]] fino ai [[Repubblica delle Sette Province Unite|Paesi Bassi spagnoli]].
Il [[Mediterraneo]] invece era dominato dalle marine dei reami soggetti alla Spagna e su di esso si affacciavano due delle principali basi navali e militari spagnole, cioè [[Barcellona]] e [[Napoli]]. Da là si imbarcavano i contingenti destinati alle [[Fiandre]] e alla [[Renaniana]], che sbarcavano nel [[Marchesato di Finale]] in [[Liguria]]. Poi, per terra, marciavano attraverso il[[Ducato di Milano]] traversavano le [[Alpi]] e proseguivano secondo diversi itinerari. Uno era quello attraverso la [[Savoia (regione storica)|Savoia]], nella [[Franca Contea]] e in [[Lorena (regione francese)|Lorena]], per arrivare fino a [[Bruxelles]] passando per territori della [[Borgogna]] sotto la sovranità o l'influenza spagnola come il [[Lussemburgo]], le [[Fiandre]] e il [[Principato vescovile di Liegi]]<ref> Parker, Geoffrey (2004). The Army of Flanders and the Spanish Road 1567-1659: The Logistics of Spanish Victory and Defeat in the Low Countries' Wars (Second Ed. ed.). Cambridge: Cambridge University Press; Paoletti, Ciro, Gli Italiani in armi, Roma, USSME, 2001</ref>. L'altro percorso invece da [[Milano]] proseguiva per [[Como]] e la [[Valtellina]] e il suo itinerario dalla Liguria era [[Sospello]] [[Milano]] [[Lago di Como]], [[Valtellina]], sponda superiore del [[Lago di Costanza]], corso superiore del [[Reno]], [[Renania]], [[Alsazia]], [[Strasburgo]], Olanda (o, se andavano nella [[Germania]] centrale od orientale, [[Lago di Costanza]], dove c’è lo spartiacque [[Reno]] - [[Danubio]], cCorso superiore dell’[[Inn]], [[Vienna]], [[Boemia]] e Germania centro-orientale).
Tale percorso era necessario perché i territori degli Asburgo di Spagna non confinavano con quelli degli Asburgo d'Austria, per via della separazione fra il [[Trentino]] e la [[Lombardia]] data del territorio della [[Repubblica di Venezia]] e a causa della non certa disponibilità del terminale fluviale di [[Mantova]]. Insomma, il [[Cammino di Fiandra]] era l’unica strada veramente sicura.
Tutto il tratto in [[Italia]] venne migliorato e protetto da fortificazioni, la più nota delle quali era il [[Forte di Fuentes]], fatte erigere da [[don Pedro Enriquez de Azevedo conte de Fuentes]] governatore spagnolo di [[Milano]].
Il cammino venne utilizzato per la prima volta nel [[1567]] dal [[Fernando Álvarez de Toledo|duca d’Alba]] e fu percorso verso sud dall'ultimo esercito spagnolo nel [[
==Spedizioni==
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* Jonathan I. Israel, ''The Dutch Republic and the Hispanic World, 1606-1661'' (New York: Oxford University Press, 1989)
* Martínez Laínez, Fernando (2007). ''Una pica en Flandes. La epopeya del Camino Español''. Madrid: EDAF. ISBN 8441419476.
* Ciro Paoletti, Gli Italiani in armi, Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore Esercito, 2001, ISBN 9788887940114.
* Ciro Paoletti, A military history of Italy, (Westport CN: Greenwood Praeger, 2007)
* Ciro Paoletti, "L’Italia e il Cammino di Fiandra", presentato al Congresso internazionale “Le armi del sovrano – eserciti e flotte da Lepanto alla Rivoluzione Francese, 1571 - 1789”, Roma, Archivio di Stato, 6 marzo 2001.
* Geoffrey Parker, ''The Army of Flanders and the Spanish Road 1567-1659: The Logistics of Spanish Victory and Defeat in the Low Countries' Wars''. Second Ed.(Cambridge: Cambridge University Press, 2004, ISBN 978-0-521-54392-7).
* Herbert H. Rowen, ed. ''The Low Countries in Early Modern Times'' (New York: Harper and Row, Publishers, Inc., 1972)
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