Corte lombarda: differenze tra le versioni
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[[File:Biella-Caramelletto-cascina-3.jpg|thumb|La Cascina Caramelletto di [[Tollegno]]]]
Al centro della corte è presente l'aia che un tempo serviva, tra l'altro, a battere e a [[Trebbiatura|trebbiare]] il [[Triticum|grano]]: originariamente era in [[terra battuta]] oppure lastricata in mattoni, mentre
[[File:Palazzo Lucini Arborio Mella SGSL.JPG|thumb|left|upright|Il portone di ingresso di [[palazzo Lucini Arborio Mella]], dimora nobiliare di [[San Giorgio su Legnano]], anch'essa tipica corte lombarda]]
Molti edifici presentano una razionale collocazione dei locali: se in una parte del cortile ci sono le abitazioni disposte a schiera (nel piano superiore le stanze da letto, in quello inferiore il locale adibito al soggiorno<ref name="Cita|Bernareggi|pp. 23-24">{{Cita|Bernareggi|pp. 23-24}}.</ref>, che sono raggiungibili salendo una scala esterna che porta, come già accennato, ai ballatoi con ringhiere<ref name="Cita|Bernareggi|p. 34"/>; un camino riscaldava, tramite il calore della canna fumaria, anche i rispettivi locali al piano superiore) in un altro, nettamente separato dalla precedente e realizzato come blocco parallelo alle abitazioni, in caso di azienda gricola, c'
Le stalle e i fienili sono aperti verso l'esterno e sono delimitati da una fila di colonne <ref name="Cita|Bernareggi|p. 25"/>. All'esterno era presente l'abbeveratoio, che è stato in seguito sostituito dall'abbeveratoio automatico che fa scorrere l'acqua all'interno delle stalle<ref name="Cita|Bernareggi|p. 25"/>. Nelle stalle più grandi la parte centrale è destinata alla [[mungitura]] e alla raccolta del [[letame]]<ref name="Cita|Bernareggi|p. 25"/>. Il fieno è invece calato dall'alto grazie a una botola<ref name="Cita|Bernareggi|p. 25"/>. Le stalle sono ripartite da pareti tagliafuoco<ref name="Cita|Bernareggi|p. 25"/>. L'areazione è garantita da finestre a da pareti traforate in mattoni: queste ultime, in particolare, sono uno degli elementi caratteristici delle corti lombarde isolate e più raramente dei cortili tipici dei centri storici dei comuni<ref name="Cita|Bernareggi|pp. 25-26">{{Cita|Bernareggi|pp. 25-26}}.</ref>. Altro locale che
[[File:Forlanini monluè 019.JPG|thumb|[[Cascina Monlué]] a Milano]]
In passato le singole abitazioni non avevano il bagno all'interno, bensì vi era un solo [[Gabinetto (igiene)|gabinetto]] esterno in comune, situato nel centro della ''corte''<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=https://mappiamocornaredo.wordpress.com/2016/11/07/giornata-ai-cortili/|titolo=Giornata ai cortili|accesso=13 aprile 2017}}</ref>. In caso di attività finalizzate alla produzione agricola, era tipica la presenza di un portico che era chiamato "rustico" e che era costituito da una serie di colonne sostenenti
Non è casuale neppure l'allineamento dei vari corpi di fabbrica<ref name="Cita|Bernareggi|p. 33">{{Cita|Bernareggi|p. 33}}.</ref>. In genere le stalle e i fienili sono contrapposti e allineati con l'edificio destinato ad abitazioni, con quest'ultimo che in genere ha dimensioni maggiori rispetto alle altre parti della corte, oppure collocati ad angolo retto<ref name="Cita|Bernareggi|p. 34">{{Cita|Bernareggi|p. 34}}.</ref>.
Sono organizzate a corte anche le molte dimore nobiliari presenti nell'alta Pianura Padana, perlopiù in Brianza, nel Varesotto e nel Comasco, zone un tempo caratterizzate da vasti boschi<ref name="Cita|Bernareggi|p. 36">{{Cita|Bernareggi|p. 36}}.</ref>. Sono state costruite da famiglie nobiliare cittadine per avere la possibilità di avere un luogo di villeggiatura più salubre rispetto a quello di origine, che era infestato da zanzare quanto le aree della bassa Pianura Padana<ref name="Cita|Bernareggi|p. 36"/>. Queste ville nobiliari
== Gli usi moderni ==
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