Liopleurodon: differenze tra le versioni

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Le natatoie anteriori erano utilizzate per compiere movimenti in alto e in basso, una tecnica già utilizzata dagli altri plesiosauri a collo lungo. Quando il liopleurodonte proiettava un colpo verso il basso, spingeva una massa d'acqua all'indietro fornendo la propulsione. Nella seconda fase, le natatoie ritornavano ad alzarsi automaticamente, senza bisogno di uno sforzo attivo da parte dell'animale. Le "pinne" posteriori, invece, spingevano l'acqua indietro in un modo molto simile allo scalciare di un animale terrestre, e il movimento successivo doveva essere una sorta di rotazione: in questo modo l'attrito con l'acqua era ridotto al minimo. L'insieme di questi movimenti permetteva al liopleurodonte un nuoto efficiente e veloce anche sulle lunghe distanze.
 
Nel documentario della [[BBC]] [[Nel mondo dei dinosauri]],che ha fatto inoltre diventar noto il pliosauro,il nuoto del liopleurodonte è ricostruito in tutt'altro modo, partendo da un'altra teoria, secondo la quale le zampe anteriori e posteriori del gigantesco predone si muovevano alternativamente all'insù e all'ingiù.
[[Immagine:BBCLiopleurodon.jpg|thumb|Il Liopleurodon ricostruito dalla [[BBC]] in [[Nel mondo dei dinosauri]].]]