Guarino Guarini: differenze tra le versioni

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[[File:Guarini - Compendio della sfera celeste, 1675 - 874474 F.jpg|thumb|''Compendio della sfera celeste'', 1675]]
 
Nel 1671 Guarini effettuò un breve soggiorno nella natia Modena, con il dovere però di ritornare a Torino; a garanzia di quest'obbligazione lasciò presso la città sabauda il manoscritto dell'''Euclides adauctus et methodicus mathematicaque universalis'', summa delle sue ricerche in campo matematico e geometrico. Con il ritorno a Modena nel 1672 cessò improvvisamente la ferma opposizione della corte estense, tanto che [[Francesco II d'Este]] fece pressione sull'architetto per indurlo a un rimpatrio nella città natale: Guarini, preso dai cantieri di San Lorenzo e della Sindone, tuttavia declinò l'offerta, continuando a prestare servizio presso la corte dei Savoia.

Parallelamente, nel campo dell'editoria Guarini lavorò alla stesura de ''Il modo di misurare le fabriche'' (1674), un manuale per agevolare il calcolo delle superfici e dei volumi, e della ''Coelestis mathematica'' (un compendio dei suoi studi astronomici pubblicato postumo) offrendo anche la propria collaborazione per l'impresa del ''[[Theatrum Statuum Sabaudiae]]''. Risalgono a questo periodo anche i cantieri della chiesa dell'Immacolata Concezione e della casa teatina di San Vincenzo a Modena, entrambi aperti nel 1675, e l'incarico di ristrutturare il castello feudale di Emanuele Filiberto di Savoia Carignano a Racconigi, assegnatogli nel 1676.<ref name=MDM/>
[[File:Guarini - Dissegni d'architettura civile et ecclesiastica 0011.jpg|thumb|Tavola dell'''Architettura civile'']]
 
Siamo arrivati, intanto, al 1679, quando il Guarini fu letteralmente inondato di commissioni: in quell'anno, uno dei più fecondi e laboriosi della sua esistenza, fu infatti impegnato nella redazione dei progetti per la chiesa di San Filippo Neri a Torino, per il collegio gesuitico dei nobili in piazza San Carlo e, soprattutto, per i palazzi Carignano e Madama. Il [[palazzo Carignano]], dalla celebre facciata a corpo centrale curvilineo, costituisce l'opera civile guariniana più importante di questo periodo: il cantiere fu avviato nell'agosto 1679, e portato a compimento solo dopo la morte del Guarini. Dal 1679 in poi sovrintese la costruzione della chiesa di San Filippo Neri, già iniziata nel 1675 su progetto di [[Antonio Bettino]]; Guarini progettò uno spazio sacro a pianta longitudinale, con tre cupole in fila sopra la navata.<ref name=MDM/>