Castello dei Cotta: differenze tra le versioni

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Il castello dei Cotta aveva una forma rettangolare di 22 [[Metro|m]] per 6,5 m e possedeva vari ambienti che erano destinati alle guarnigioni ed al capitano d'arme<ref name="Cita|D'Ilario|p. 213">{{Cita|D'Ilario|p. 213}}.</ref>. Oltre alle opere difensive del castello, erano anche presenti un [[fossato]] (dentro il quale erano state deviate parte delle acque dell'[[Olonella]]) e delle [[Mura (fortificazione)|mura]] che racchiudevano il centro abitato di Legnano<ref name="Cita|Agnoletto|p. 32">{{Cita|Agnoletto|p. 32}}.</ref>. Le mura, che erano spesse circa 1 metro<ref name="Cita|D'Ilario|p. 213"/>, furono ristrutturate nel XIII secolo<ref name="Cita|D'Ilario|p. 211"/>. Il profilo del centro abitato della Legnano altomedievale era ancora riconoscibile dalla mappa del [[Catasto Teresiano]], che venne realizzata nel 1722, mentre l'andamento di parte delle mura è identificabile ancora oggi seguendo il percorso delle moderne vie Palestro, Giulini e Corridoni<ref name="Cita|Ferrarini|p. 96">{{Cita|Ferrarini|p. 96}}</ref>.
 
Il castello dei Cotta fu poi demolito tra il XIII ed il XIV secolo. Infatti, dal ''Notitie Cleri Mediolanensi'' del 1398, cioè dall'elenco delle chiese presenti nel Milanese che puntualmente veniva compilato dalla [[Chiesa cattolica|Chiesa]], risulta che sull'area occupata dall'attuale Galleria INA, in luogo del castello dei Cotta, erano situati il [[convento degli Umiliati]] e la [[Chiesa di Santa Maria del Priorato (Legnano)|chiesa di Santa Maria del Priorato]], che vennero poi demoliti nel 1953<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://web.archive.org/web/20070521173212/www.legnano.org/reteciv/martinella/chiese/smariap.htm|titolo=L'antica chiesa di Santa Maria del Priorato del convento dei frati Umiliati|accesso=12 ottobre 2014|sito=www.legnano.org}}</ref><ref name="Cita|D'Ilario|p. 230">{{Cita|D'Ilario|p. 230}}.</ref>.
 
La graduale fortificazione del complesso fu opera della famiglia Cotta<ref name="Cita|D'Ilario|p. 211"/>. Questa famiglia era vassalla dell'[[Arcidiocesi di Milano|arcivescovo di Milano]] e partecipò alla lotta di quest'ultimo contro il contado del [[Seprio]]. I primi Cotta ad insediarsi a Legnano nel castello furono Amizio e suo figlio Erlembaldo nel 1014<ref name="Cita|D'Ilario|p. 211"/>: i due, in particolare, erano due [[Missi dominici|messi imperiali]]<ref name="Cita|Ferrarini|p. 48">{{Cita|Ferrarini|p. 48}}.</ref>. Possedendo una fortificazione a loro nome, è presumibile che parte dell'abitato legnanese fu [[Infeudazione|infeudato]] da questo casato nobiliare, infeudazione avvenuta anche con il beneplacito dell'arcivescovo di Milano<ref name="Cita|Ferrarini|p. 48"/>. Questa epoca fu quindi caratterizzata dalla costante crescita del potere arcivescovile su Legnano, potere che iniziò ad affrancarsi da quello imperiale<ref name="Cita|Ferrarini|p. 48"/>.