Villa Paul Poiret: differenze tra le versioni
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==Storia==
I lavori di costruzione iniziarono nel 1922, ma si fermarono un anno e mezzo più tardi per mancanza di denaro. La casa di moda Poiret fallì nel 1929 e la villa rimase incompiuta. Mai abitata da Paul Poiret, che dichiarò bancarotta, fu acquistata da [[Elvira Popescu]] nel 1930 <ref>{{cita web|url=http://www.leparisien.fr/informations/mezy-sur-seine-la-somptueuse-villa-poiret-adjugee-2-meur-a-un-promoteur-immobilier-06-01-2016-5426445.php|titolo=Mézy-sur-Seine : la somptueuse villa Poiret adjugée 2 M€ à un promoteur immobilier|autore=François-Xavier Chauvet|autore2=maxime Fieschi|sito=leparisien.fr|data=6 gennaio 2016|accesso=19 aprile 2017|lingua=fr}}</ref>(o 1933, secondo altre fonti<ref>{{cita web|url=http://www.lefigaro.fr/culture/2012/02/03/03004-20120203ARTFIG00577-un-chef-d-339uvre-de-mallet-stevens-est-en-vente.php|titolo=Un chef-d'œuvre de Mallet-Stevens est en vente|sito=lefigaro.fr|autore=Claire Bommelaer|data=3 febbraio 2012|accesso=19 aprile 2017|lingua=fr}}</ref>). Per finalizzare i lavori e rendere la casa abitabile, l'attrice ingaggiò l'[[architetto]] [[Paul Boyer (architetto)|Paul Boyer]], che cambiò il progetto originale di Mallet-Stevens. In certi punti lo stile, da [[moderno]] diventò [[art déco]], fu arrotondata la terrazza e alcune finestre furono sostituite con oblò, in perfetto [[stile paquebot]].
Alla fine lavori, l'edificio si presentava come una nave da crociera: di colore bianco, posto su un piedistallo è organizzato su tre livelli attorno ad un patio con angoli retti e grandi finestre, caratteristica tipica del modernismo architettonico.
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