Villa Paul Poiret: differenze tra le versioni

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Sito di Mallet-Stevens
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Il 21 giugno del 1991, nel corso di una festa alla villa, 17 architetti di primo piano - tra i quali [[Richard Meier]], [[Tadao Ando]], [[Arata Isozaki]], [[Frank Gehry]], [[Norman Foster (architetto)|Norman Foster]], [[Ricardo Bofill]], [[Rem Koolhaas]], [[Coop Himmelblau]], [[Christian de Portzamparc]] e [[Jean Nouvel]] - furono invitati a presentare progetti di recupero della proprietà.
 
Più volte messa all'asta, la villa fu acquistata nel 2006 dalla coppia BrownBrun, mercanti d'arte, che fecero importanti lavori di restauro.<ref>{{cita web|url=http://www.la-croix.com/Culture/La-villa-Poiret-Mallet-Stevens-feuilleton-rebondissements-2016-05-20-1200761636|titolo=La villa Poiret de Mallet-Stevens, un feuilleton à rebondissements|sito=la-croix.com|data=20 maggio 2016|accesso=20 aprile 2017|lingua=fr}}</ref>Dovendosi trasferire a [[Dubai]] e indebitati, affidarono la vendita della villa ad un'agenzia immobiliare. Proposta a 4 milioni di euro, la villa rimase a lungo senza acquirenti. Avendo acconsentito alla banca Neuflize un'ipoteca sulla casa, ed in seguito al fallimento del progetto per una spa di lusso proposta da un giapponese, la villa fu quindi acquistata all'asta da Gilbert Wahnich, specializzato in centri commerciali.
 
In seguito all'intenzione di dividere la proprietà in più lotti, gli eredi di Poiret e Mallet-Stevens, i nipoti Caroline Poiret, Charlotte-Mourier Poiret e Jean-Marc Manusardi si mobilitarono presso le autorità per preservare la villa nella sua interezza.<ref name="lemonde"/>
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==Collegamenti esterni==
* [https://www.malletstevens.com/ Sito Mallet-Stevens]
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/paul-poiret/ Paul Poiret] in Treccani
* [http://www.treccani.it/enciclopedia/ricerca/Mallet-Stevens/ Robert Mallet-Stevens] in Treccani