Autoefficacia: differenze tra le versioni
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ho inserito alcune concezioni di altri autori, e ho arricchito un punto relativo alla concezione di bandura (in relazione alle coninzioni di autoefficacia) |
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== Fonti esperienziali dell'autoefficacia ==
Le convinzioni riguardo alla propria efficacia personale costituiscono uno degli aspetti principali della conoscenza di sé.
Secondo [[Albert Bandura|Bandura]] il senso di autoefficacia rispetto a una performance deriva dalle seguenti convinzioni di base<ref>{{Cita libro|autore=Bandura A.|titolo=Autoefficacia. Toeria e Applicazioni|anno=2000|editore=Erikson|città=Trento|p=|pp=|ISBN=}}</ref>:
# La convinzione di sapere in che modo (cosa occorre fare) per ottenere un determinato risultato
# la convinzione di avere le capacità per farlo
# La convinzione che mettendo in atto quel comportamento si otterrà il risultato sperato
[[Albert Bandura|Bandura]] identifica quattro fonti di informazioni principali per la costruzione dell'efficacia:
# Le esperienze comportamentali dirette di gestione efficace, che hanno la funzione di indicatori di capacità;
# Le esperienze vicarie e di modellamento, che alterano le convinzioni di efficacia attraverso la trasmissione di competenze e il confronto con le prestazioni ottenute dalle altre persone;
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[[Albert Bandura|Bandura]] sottolinea infine come, se si limita la misura all'utilizzo di [[item]] fortemente [[correlazione (statistica)|correlati]] tra loro, si ottengano scale che misurino in modo ridondante soltanto un segmento del senso di efficacia. In questo senso l'autore afferma che un solido schema concettuale nella costruzione degli item può aiutare a verificare la struttura delle convinzioni di efficacia relativamente alla prestazione che si vuole predire.
== Altre concezioni sull'autoefficacia ==
Il concetto di autoefficacia è stato trattato anche da altri autori, tra cui Stephen Covey, il quale ha individuato sette abitudini che favoriscono un agire autoefficace<ref>{{Cita libro|autore=Covey Stephen R.|titolo=le sette regole per avere successo|anno=2004|editore=FrancoAngeli|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref>:
# Sii proattivo: prendi la responsabilità delle tue azioni, decidi al momento giusto
# Inizia partendo dalla fine: definisci in anticipo il risultato finale, lo scenario nel quale vuoi venirti a trovare
# Stabilisci le tue priorità: fai una scaletta delle cose più importanti e rispettala, tenendo presenti i tuoi valori e la la tua missione
# Pensa in termini win-win: quando negozi con gli altri, cerca soluzioni creative che portino beneficio a tutte le parti coinvolte
# Prima cerca di capire, poi di farti capire: impegnati ad ascoltare in modo empatico, per comprendere il punto di vista degli altri, prima di esporre il tuo
# Agisci in sinergia con gli altri: valorizza le differenze e agisci in gruppo, considerando che l'intero è più grande della somma delle parti
# Tieni la lama affilata (rinnovati): rinnovale tue energie, sia da un punto di vista fisico, che mentale, spirituale e sociale-emotivo
Secondo Trevisani, l'autoefficacia dipende anche dalla consapevolezza corretta, non distorta, dei repertori di esperienze e competenze possedute, in particolare dei propri strumenti operativi (tools funzionali) e dei propri strumenti analitici e conoscitivi di base (meta-strumenti). Se diminuisce la percezione di disporre di tali strumenti, prevalgono atteggiamenti di rinuncia, la continua richiesta di aiuto anche su ciò che è invece nel nostro campo di fattibilità, l’immagine di “non essere ancora pronto per...”, o il sentimento negativo “non fa per me, e non ci posso nemmeno provare, o prepararmi per...”. La consapevolezza delle proprie meta-competenze è un punto basilare. Non è necessario avere già fatto qualcosa per sentire di poterlo fare, ma è indispensabile avere coscienza della propria capacità di generare soluzioni, di analizzare problemi, di comprendere dinamiche, e sapere di poter apprendere. Questi meta-fattori aiutano ad accettare anche sfide e compiti sui quali non esiste ancora esperienza specifica diretta o consolidata.<ref>{{Cita libro|autore=Trevisani Daniele|titolo=Il potenziale umano|anno=2009|editore=Franco Angeli|città=Milano|p=|pp=|ISBN=}}</ref>
== Bibliografia ==
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* Bandura, A. (1997), ''Autoefficacia: teoria e applicazioni.'' Tr. it. Erikson, Trento, 2000.
* Bandura, A. (2001), "Guida alla costruzione delle scale di autoefficacia". In G. V. Caprara (a cura di), '' La valutazione dell'autoefficacia''. Erikson, Trento.
* Covey S.R. (2001), "Le 7 regole per avere successo" Franco Angeli, Milano, 2004
* Trevisani D. (2009), "Il potenziale umano - Metodi e tecniche di coaching e training per lo sviluppo della performance", FrancoAngeli, Milano, 2009
== Voci correlate ==
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