Teatro giapponese: differenze tra le versioni
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= Teatro giapponese =
[[File:Noh-stage.jpg|miniatura|Teatro Nō]]
Il '''teatro giapponese,''' sviluppatosi in età più tarda rispetto ad altri paesi, come la Grecia, l'India o la Cina, affonda le sue radici nei riti, spettacoli, musiche e danze di origine magico-religiosa, sotto l'influsso delle due principali eredità della tradizione giapponese, lo shintoismo (dalle origini al VI secolo d.C.) e il buddismo (dal VI secolo in poi), fuse con le primitive credenze sciamaniche e magiche diffuse nell'Asia nord orientale.<ref name=":8">{{Cita libro|autore=Benito Ortolani|curatore=Maria Pia D'
La sua storia può essere suddivisa in tre periodi. Le origini dell'arte teatrale sono da ricercare, dall'antichità fino al XIV secolo, nelle danze rituali shinto o buddhiste, nelle feste e nei divertimenti popolari, come per le farse e le pantomime. Il secondo periodo è quello del teatro classico, definito da quattro generi: il [[gagaku]], ovvero danze accompagnate da musiche; il [[Nō]], forma di teatro in cui vengono usate maschere caratteristiche; il ''[[bunraku]]'' o ''ningyō jōruri'', cioè il teatro delle marionette; il [[kabuki]], spettacolo drammatico per la classe media.
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==== Le danze rituali autoctone (''kagura'', ''ta-mai'', ''dengaku'') ====
[[File:Kagura-den at Kenkun Jinja Spring 2010.JPG|miniatura|236x236px|Kagura-den, palco esterno al tempio dove si svolgono le danze sacre kagura]]
Nel periodo primitivo (Genshi), che va dalle origini al 710 d.C., tracce di antiche forme d'arte di spettacolo sarebbero testimoniate da figure di terracotta legate a riti funerari o a culti di fertilità, che rappresentano danze, stati di estasi e riti sciamanici.<ref>{{cita|Ortolani 1998, p. 22}}</ref> <ref name=":8" /><ref name=":2">{{Cita pubblicazione|autore=Thomas Immoos|anno=1969|titolo=The Birth of The Japanese Theater|rivista=Monumenta Nipponica|volume=24|numero=4|pp=403-414|lingua=inglese}}</ref>. Informazioni sulle danze e i riti religiosi praticati all'epoca sono anche offerte dalle fonti storiche più antiche del Giappone: nel Kojiki è citato l'episodio della danza compiuta da Amenouzume per far uscire la dea del sole Amaterasu dalla grotta nella quale si era rinchiusa, offesa dai comportamenti ingiuriosi del fratello Susanoo. La danza di Uzume, che in stato di possessione divina si denuda il seno e mostra i genitali, provocando le risa del pubblico, è stata interpretata come la versione giapponese della danza estatico-erotica della sciamana (miko).<ref>{{cita|Ortolani 1998, p. 24}}</ref><ref name=":8" /> , detta ''kagura''<ref name=":6" /><ref name=":7">{{Cita libro|autore=Terence A. Lancashire|titolo=An Introduction to Japanese Folk Performing Arts|anno=|editore=|città=|p=|pp=23-24|ISBN=}}</ref>.
I ''kagura'' sono i riti shinto compiuti per il "divertimento degli dei", come indicano i kanji che ne compongono il nome<ref>{{Cita libro|autore=David Petersen|titolo=An Invitation to Kagura: Hidden Gem of the Traditional Japanese Performing Arts|anno=2006|editore=|città=|lingua=inglese|p=21|pp=|ISBN=9781847530066}}</ref><ref name=":2" />. Dall'VIII secolo, sono state identificate due forme principali di kagura nella trazione shinto: le danze di chi è come posseduto da una divinità e le farse fatte per placare una divinità facendola ridere<ref name=":0">{{Cita libro|autore=René Sieffert e Michel Wasserman (collaboratore)|titolo=Théâtre classique|anno=1983|editore=Publications orientalistes de France|città=Parigi|lingua=francese|p=|pp=11-15|ISBN=9782716901857}}</ref>. Vi è un'ulteriore distinzione tra le danze compiute alla corte imperiale o nei grandi santuari e le altre. Le prime assunsero il nome di ''mikagura'' (il prefisso ''mi'' è onorofico) e si differenziavano per la loro alta "espressione artistica ed estetica", poiché furono canonizzate dalla corte<ref name=":7" />. I kagura svolti al di fuori della corte erano invece chiamati ''sato kagura'' o ''minkan kagura'', i più famosi dei quali avevano origine dalle tradizioni dei grandi santuari shinto.<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Jean-Jacques Tschudin|titolo=Histoire du théâtre classique japonais|anno=2011|editore=Anacharsis|città=Tolosa|lingua=francese|p=31-33|pp=|ISBN=9782914777797}}</ref><ref name=":4">{{Cita libro|autore=James R. Brandon e Martin Banham|titolo=The Cambridge Guide to Asian Theatre|anno=1997|editore=Cambridge University Press|città=|lingua=inglese|p=143|pp=|ISBN=9780521588225}}</ref><ref name=":7" />
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== Bibliografia ==
*{{Cita libro
|titolo = Il teatro giapponese. Dal rituale sciamanico alla scena contemporanea
|autore = Benito Ortolani
|curatore= Maria Pia D'Orazi
|editore = Bulzoni
|anno = 1998
|città= Roma
|ISBD = 8883190378
|CID= Ortolani 1998
}}
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