Agatocle: differenze tra le versioni

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Damas, divenuto suo tutore, fece di lui un buon militare e rappresentò per Agatocle la porta d'accesso per l'alta società di Siracusa. I due avrebbero praticato quello che gli antichi Greci chiamavano [[pederastia greca|pederastia]], ovvero l'amore maschile tra un ragazzo e un amante ([[erastès]]), ma poiché non si è certi dell'età di Agatocle durante il rapporto con Damas, la loro relazione potrebbe non rientrare nella pederastia, dato che il giovane sarebbe stato sui vent'anni.<ref>Cfr. {{Cita|Riccardo Vattuone|p. 292, n. 18}}.</ref> Il duraturo legame tra i due sembrerebbe essere provato dal fatto che Agatocle quando Damas morì, era abbastanza maturo da poterne sposare la vedova; una siracusana, il cui nome sfugge, che gli diede tre figli: il primogenito [[Arcagato (figlio di Agatocle di Siracusa)|Arcagato]] e i più piccoli [[Eraclide (figlio di Agatocle di Siracusa)|Eraclide]] e [[Agatocle (figlio di Agatocle di Siracusa)|Agatocle]].<ref>{{Cita|Diod. Sic.|XIX 3,1-2}}.</ref> Trattandosi di una delle donne più ricche di Siracusa, Agatocle unendosi a lei si inserì nei primissimi livelli della società siracusana.
 
[[Timeo di Tauromenio|Timeo]] invece afferma senza mezzi termini che Agatocle era un [[prostituto]], che faceva ciò spinto dal desiderio di «abbandonare la ruota, il fumo, l’argilla».<ref>Timeo, F. 124c. Cfr. {{Cita|Anna|p. 156}}.</ref> Nel prendere come valida, ovviamente, anche la fonte di Polibio (ripresa poi alla lettera da Giustino<ref group=N>Cfr. Consolo Langher - la quale dfinisce come «ostilità e falsità» le accuse di Timeo mosse ad Agatocle, in ''Storiografia e potere: Duride, Timeo, Callia e il dibattito su Agatocle'', 1998, p. 233.</ref>), bisogna però considerare che Timeo era noto per la cocente avversione che nutriva nei confronti della tirannide siracusana, per cui non risparmiava, ed anzi enfatizzava o esagerava, le critiche (va ricordato che proprio Agatocle fu il tiranno che conquistando la città di origine dello scrittore, [[Tauromenion]], lo costrinse all'esilio, facendolo giungere ad [[Atene]]). Timeo asserisce che Agatocle andò con molti uomini per ottenere i propri scopi, uomini dei quali non ricordava nemmeno l'origine.<ref name=POL>{{cita|Polibio|XII, 15}} = Timeo, FGrHist F 124b.</ref>
 
Secondo diversi studiosi, la figura del giovane Agatocle è vittima della «deformazione da teatro» (ovvero dell'eccessiva aggiunta di particolari falsi che colpiscono il lettore), orchestrata ai suoi danni principalmente da Timeo, riportato in fonti d'epoca più tarda.{{#tag:ref|Cit. Riccardo Vattuone, ''Sapienza d'occidente: il pensiero storico di Timeo di Tauromenio'', 1991, p. 192. Langher definisce l'arte teatrale appresa da Timeo ad Atene come un'arma che lo storico utilizzò per screditare Agatocle.<ref>Cfr. {{Cita|Consolo Langher (2005)|p. 165}}.</ref>|group=N}}