Rai: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Annullata la modifica 87379909 di 87.0.191.116 (discussione)
Riga 1:
{{Nota disambigua||RAI (disambigua)|RAI}}
{{Azienda
| nome = Rai – Radiotelevisione Italiana S.p.A.
| logo = RAI — Radiotelevisione italiana (logo).svg
| immagine = RAI sede centrale di Roma, Viale Mazzini.jpg
| didascalia = Sede della presidenza e della direzione generale della Rai a [[Roma, in]]; viale Giuseppe Mazzini, 14
| tipo = Società per azioni
| data_fondazione = 27 agosto [[1924]] ('''URI''') a Torino<br />10 aprile [[1954]] ('''RAI''')
| forza_cat_anno = 1954
| luogo_fondazione = [[Roma]]
| fondatori = [[Governo italiano]]
| nazione = ITA
| sede = &#32;
*[[Roma]] (sede legale e amministrativa)
*[[Torino]] (direzione generale)
| filiali = [[Rai Pubblicità]], [[Rai Cinema]], [[Rai Way]], [[Rai Net]], [[Rai WorldCom]]
| persone_chiave = &#32;
* [[Monica Maggioni]], presidente
* [[Antonio Campo Dall'Orto]], direttore generale
| industria = media
| prodotti = [[ProgrammaRadio televisivo(mass media)|programmi televisiviRadio]], [[Programma radiofonico|radiofonicitelevisione]] e [[editoria]]
| fatturato = {{profit}} 2 748 milioni di [[Euro|€]]<ref name="bilancio">[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-04-10/migliorano-conti-rai-utile-netto-5-milioni-2013-134333.shtml?uuid=ABt7Rw9 ::: RAI - Bilancio 2014 :::<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
| anno_fatturato = 2013
| risultato operativo = {{profit}} 231 milioni di [[Euro|€]]<ref name=bilancio/>
| anno_risultato operativo = 2014
| utile netto = {{profit}} 57,9 milioni di [[Euro|€]]<ref name=bilancio/>
| anno_utile netto = 2014
| dipendenti = 11 661635
| anno_dipendenti =2012 2014
| slogan = <!-- METTERE SOLO LO SLOGAN ATTUALE, GRAZIE -->Per te. Per tutti.<!-- METTERE SOLO LO SLOGAN ATTUALE, GRAZIE -->
| sito = rai.it
}}
 
La '''Rai − Radiotelevisione Italiana S.p.A.''', denominazione spesso [[abbreviazione|abbreviata]] in [[lingua italiana|italiano]] in '''Rai''' o '''RAI'''<ref>"RAI" è l'[[acronimo]] di "[[Radio Audizioni Italiane]]", antesignana dell'attuale società. Come tutti gli acronimi che sono [[nomi propri]] molto diffusi nel linguaggio comune, viene anche scritto con solo la lettera iniziale maiuscola. Tale grafia attualmente è utilizzata anche per il [[logo]] ufficiale della società.</ref>, è la società concessionaria in esclusiva del [[servizio pubblico#Servizio pubblico radiotelevisivo|servizio pubblico radiotelevisivo]] in [[Italia]]. È una delle più grandi aziende di comunicazione d'[[Europa]], il quinto gruppo televisivo del continente.<ref>[http://argomenti.ilsole24ore.com/rai.html Rai - Ultime notizie su Rai - Argomenti del Sole 24 Ore<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Riga 36:
La nascita dell'azienda è legata ad un provvedimento normativo, il [[Regio Decreto]] n. 1067/1923, che affidava allo Stato l'esclusiva sulle trasmissioni radiofoniche da esercitare tramite società concessionarie. È così che il 27 agosto [[1924]] nacque, a [[Torino]], l'[[Unione radiofonica italiana|Unione Radiofonica Italiana]] ('''URI'''), sotto forma di [[Società anonima]] precreata dal primo [[Ministero delle comunicazioni|Ministro delle Comunicazioni]] d'Italia [[Costanzo Ciano]], e che era una [[Fusione (diritto)|fusione]] tra la società [[Radiofono]] di [[Guglielmo Marconi]] e la [[SIRAC]].
 
Tre anni dopo, il 17 novembre [[1927]], l'URI venne trasformata in [[Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche]] (EIAR), rimanendo comunque in mano ai privati. Il 26 ottobre [[1944]] nacque dalle ceneri del vecchio ente la [[Radio Ascolto Italiano|Radio Audizioni Italiane]] (RAI), che inizialmente era una partecipata della [[SIP - Società idroelettrica piemontese|Società Idroelettrica Piemontese]] (anche detta SIP, gestore telefonico italiano in regime di monopolio, poi divenuta Telecom Italia), ma successivamente le azioni furono comprate dal [[Ministero delle comunicazioni|Ministero delle Comunicazioni]], che divenne presto Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni. Il 10 aprile [[1954]], in seguito all'avvio delle trasmissioni televisive regolari (avvenuto il 3 gennaio [[1954]]), la Radio Audizioni Italiane S.p.A. si trasformò in Rai - Radiotelevisione Italiana S.p.A. Ultimo passaggio è stato la fusione nel 2004 della Rai Holding S.p.A. (che deteneva la maggioranza relativa delle azioni della Rai) con la Rai S.p.A. formando l'attuale società<ref>[http://www.bilancio2004.rai.it/ita/bilancio/civ08.htm Relazione del Collegio Sindacale agli azionisti sul Bilancio Civilistico 2004]</ref>.
 
Con il [[Referendum abrogativi del 1995 in Italia|referendum popolare del 1995]] venne abrogata la legge che riservava esclusivamente alla mano pubblica il possesso delle azioni RAI, tuttavia non si è mai proceduto alla privatizzazione che si intendeva avviare.
 
=== Cronologia ===
<ref>[http://www.radiomarconi.com/marconi/rai_cronologia1.html La vera storia della radiodiffusione in Italia da www.radiomarconi.com]</ref>
{{F|televisione|arg2=radio|settembre 2011}}
* [[1924]]: A [[Torino]], nasce l'[[Unione radiofonica italiana|Unione Radiofonica Italiana]] (URI).;
* [[1927]]: l'Unione Radiofonica Italiana viene trasformata in [[Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche]] (EIAR).;
* [[1931]]: L'EIAR acquista il [[Teatro di Torino]] di Via Verdi, nel capoluogo piemontese e lo adibisce ad ''Auditorium'' {{citazione necessaria|(il primo d'Italia)}}, per ospitare la sede della propria [[Orchestra sinfonica nazionale della RAI|Orchestra Sinfonica Nazionale]]. Nello stesso ''Teatro di Torino'' e nella vicina sede storica dell'EIAR, si svolgeranno i primi esperimenti di trasmissione televisiva. Inaugura il centro di produzione radiofonica di Via Asiago 10 a [[Roma]]. Il palazzo viene tuttora utilizzato per la messa in onda dei programmi di [[Rai Radio 2]] e [[Rai Radio 3]].;
* [[1944]]: Il [[Governo Italiano]] e la [[SIP - Società Idroelettrica Piemontese|SIP]] fondano la [[Radio Audizioni Italiane]], sorta dalle ceneri dell'[[EIAR]].;
* [[1949]]: A [[Milano]], Lala RAI inizia la sperimentazione delle trasmissioni televisive.;
* [[1950]]: Nasce il Terzo Programma radiofonico, l'attuale [[Rai Radio 3]]; fu la prima emittente italiana a trasmettere in [[modulazione di frequenza]].;
* [[1951]]: La Rai rivede la propria offerta creando le reti a diffusione nazionale [[Rai Radio 1|Programma Nazionale]], [[Rai Radio 2|Secondo Programma]] e il neonato [[Rai Radio 3|Terzo Programma]].;<ref>[http://www.radio.rai.it/storiadellaradio/index.cfm?candidato=storia3.cfm Rai.it - Storia della Radio dal '49 al '61]</ref>
* [[1952]]: La Radio Audizioni Italiane viene ceduta all'[[IRI]].;
* [[1954]]: Il 3 gennaio<ref name="ReferenceA">[[Franco Ferrarotti]], ''La Televisione - I cinquant'anni che hanno cambiato gli usi e costumi degli italiani'', [[Newton Compton Editori]], ISBN 978-88-541-0273-6, pag 10</ref> Lala RAI inizia ufficialmente le sue trasmissioni televisive: [[Fulvia Colombo]] annuncia l'avvio ufficiale (dopo cinque anni di sperimentazioni) delle trasmissioni del primo canale televisivo, chiamato Programma Nazionale (l'attuale [[Rai 1]]). I principali trasmettitori sono a [[Roma]], [[Milano]], [[Napoli]], [[Torino]], [[Monte Peglia]]. Alla sera prende il via ''[[La Domenica Sportiva]]'', il programma più longevo della televisione italiana ancora oggi in onda. Di conseguenza, il 10 aprile, la Radio Audizioni Italiane S.p.A. cambia la denominazione sociale in Rai Radiotelevisione Italiana S.p.A.;
* [[1956]]: i [[VII Giochi olimpici invernali]], disputatisi a [[Cortina d'Ampezzo]], sono i primi ad essere trasmessi ad un'audience internazionale in [[Eurovisione]].;
* [[1957]]: Con un decennio di anticipo rispetto alla tempistica inizialmente prevista, tutto il territorio italiano è coperto dal segnale televisivo<ref name="ReferenceA"/>. La RAI inizia a trasmettere messaggi pubblicitari in TV con ''[[Carosello]]'', ed a [[Roma]], inaugura lo storico centro televisivo di Via Teulada, 66.;
* [[1958]]: Nasce il servizio di [[Rai Filodiffusione|Filodiffusione]] in collaborazione con la [[SIP - Società Idroelettrica Piemontese]].;
* [[1960]]: Debutta ''[[Tutto il calcio minuto per minuto]]'', programma storico della Rai tuttora in onda su [[Rai Radio 1]].;
* [[1961]]: Il 4 novembre, [[AbaRosanna CercatoVaudetti]] inaugura la seconda rete televisiva, denominata [[Rai 2|Secondo Programma]] (l'attuale [[Rai 2]]).;
* [[1965]]: la Rai organizza la prima edizione in Italia dell'[[Eurovision Song Contest 1965|Eurovision Song Contest]] (10° [[Eurovision Song Contest|Gran Premio Eurovisione della Canzone]]).;
* [[1968]]: La Rai inaugura il centro di produzione televisiva di Torino.; va in onda lo sceneggiato ''[[Odissea (sceneggiato televisivo)|Odissea]]'', prima produzione della RAI realizzata a colori;
* [[1972]]: Con i [[Giochi della XX Olimpiade|giochi olimpici di Monaco]], la RAI inizia la sperimentazione delle trasmissioni televisive a colori. (anche se alcuni programmi, sceneggiati e prove tecniche di trasmissione erano stati realizzati a colori già negli anni precedenti);
* [[1975]]: Il 14 aprile viene approvata la Legge n. 103 che [[Riforma della RAI del 1975|riforma]] il [[servizio pubblico]] radiotelevisivo. Fra i cardini, nomine parlamentari anziché governative e implementazione di una terza rete televisiva da affiancare alle prime due; queste ultime, cambiano denominazione e da Programma Nazionale e Secondo Programma vengono ribattezzate Rete 1 (o TV1) e Rete 2 (o TV2). I canali radiofonici cambiano nome con quelli tuttora usati.<ref>[http://www.radio.rai.it/storiadellaradio/index.cfm?candidato=storia5.cfm&switch= Rai.it - Storia della Radio dal '70 al '90]</ref> Quello stesso anno acquisisce la [[Sipra]] e la [[Sacis]].;
* [[1977]]: DopoIl [[1º gennaio]] si conclude, dopo vent'anni, la rubrica pubblicitaria ''[[Carosello]]''; il [[1º febbraio]], dopo una lunga battaglia tecnico-politica, e dopo una sperimentazione durata per cinque anni, il 1º febbraio, iniziano ufficialmente le trasmissioni televisive [[Televisione a colori|a colori]], un mese dopo che la storica rubrica pubblicitaria ''[[Carosello]]'' chiuse i battenti.;
* [[1979]]: Il 15 dicembre, [[Fabiana Udenio]] inaugura la Rete 3 (o TV3 (l'attuale [[Rai 3]]), rete televisiva inizialmente progettata e realizzata per la diffusione di programmi su base regionale.;
* [[1983]]: Cambio di denominazione per i tre canali televisivi: la parola ''Rete'' viene sostituita dalla parola ''Rai'' e dunque la Rete 1, la Rete 2 e la Rete 3 diventano [[Rai 1|RaiUno]], [[Rai 2|RaiDue]] e [[Rai 3|RaiTre]].;
* [[1987]]: RaiTre viene equiparata alle altre due reti ed inizia a trasmettere a livello nazionale, si profila così la lottizzazione dei tre canali pubblici: [[RaiUno]] alla [[Democrazia Cristiana|DC]], [[RaiDue]] al [[Partito Socialista Italiano|PSI]] e [[RaiTre]] al [[Partito Comunista Italiano|PCI]], rimasta in vigore fino alla fine della [[Prima Repubblica (Italia)|Prima Repubblica]].;
* [[1990]]: A Roma, la Rai inaugura il centro tecnico di produzione radiotelevisivo di [[Saxa Rubra (Rai)|Saxa Rubra]] inizialmente destinato come centro servizi TV per i [[Campionato mondiale di calcio 1990|Mondiali di calcio Italia'90]], ora sede delle redazioni giornalistiche della Rai. Inoltre, inaugura i [[Televisione satellitare|programmi satellitari]] analogici di [[RaiUno]] e [[RaiDue]] su Eutelsat 1 F5 a 10 gradi est.;
* [[1991]]: La Rai organizza l'[[Eurovision Song Contest 1991]];
* [[1996]]: La Rai inaugura i programmi via satellite in [[Digitale (informatica)|digitale]] su [[Hotbird]].;
* [[1997]]: Nasce [[RaiSat]], la divisione satellitare della Rai. L'anno successivo verrà scorporata come RaiSat S.p.A. Nasce [[Rai Trade]] SPA.;
* [[1999]]: Nasce [[Rai News 24]], canale all-news Rai, inizialmente disponibile solo via satellite.;
* [[2000]]: A causa della [[liquidazione]] della holding pubblica [[IRI]], il 99,5% delle azioni passano a Rai Holding S.p.A. in mano al [[Ministero dell'Economia e delle Finanze|Ministero dell'Economia]].;
* [[2004]]: Le trasmissioni televisive della RAI compiono 50 anni e quelle radiofoniche 80 anni; su [[Rai Uno]], [[Rai Due]] e [[Rai Tre]], va in onda ''Buon compleanno TV'', una grande festa televisiva condotta da [[Pippo Baudo]] per festeggiare il cinquantenario. Il 1º dicembre dello stesso anno [[Rai Holding]] viene fusa nella Rai S.p.A. costituendo l'attuale società.;
[[File:Saxa_rubra.jpg|thumb|Il [[Centro radiotelevisivo Biagio Agnes|centro di produzione Rai "Biagio Agnes"]] di Saxa Rubra (Roma). In primo piano la palazzina A, sede del [[TG1]].]]
[[File:RAI sede Salaria.jpeg|thumb|Sede Rai di via Salaria a Roma.]]
* [[2005]]: Il 27 settembre, la Rai crea il proprio [http://www.youtube.com/user/rai?blend=1&ob=4 canale] [[YouTube]] ufficiale<ref>{{cita web|url=http://it.youtube.com/user/rai|titolo=Il canale YouTube ufficiale della Rai|accesso=24 novembre 2008}}</ref>, con il quale pubblica video tratti dal sito ufficiale [[Rai.tv]] (che poi sarà online da dicembre dello stesso anno) dove sono presenti i programmi prodotti. Dal 1º giugno [[2014]], la Rai elimina quasi tutti i video caricati nel canale, ed anche quelli caricati da altri utenti.;
* [[2007]]: [[Paolo Gentiloni]] pone sotto licenza [[creative commons]] una considerevole parte dell'archivio Rai, rendendolo gratuitamente consultabile e riproducibile dal sito Internet.;
* [[2008]]: Il 10 maggio debutta la piattaforma [[Rai Digitale Terrestre]], bouquet di canali per il digitale terrestre. Il bouquet è composto inizialmente da 8 canali, 2 dei quali già esistenti ([[Rai News 24]] e [[Rai Gulp]]), che sono visibili sia attraverso la tecnologia [[DVB-T]] che quella [[DVB-S]]. Nello stesso giorno, con il [[Giro d'Italia 2008|91º Giro d'Italia]], parte [[Rai Sport Più]]. La [[Campionato europeo di calcio 2008|UEFA Euro 2008]] (campionato svoltosi in [[Austria]] e [[Svizzera]]) e le [[Giochi della XXIX Olimpiade|Olimpiadi estive di Pechino 2008]] sono stati trasmessi, in alcune aree, in [[alta definizione]], mentre in [[Italia]], nel formato panoramico [[16:9]] sul digitale terrestre. Entrambe le manifestazioni sportive sono andate in onda su [[Rai Sport Più|Rai Sport più]]. Il 14 luglio, nasce [[Rai 4]], il nuovo canale del digitale terrestre dedicato alla sperimentazione.;
* [[2009]]: Il 2 febbraio, sul [[digitale terrestre]], viene lanciato un nuovo canale tematico gratuito: [[Rai Storia]]. Il 31 luglio, i canali [[Rai Sat]] passano da [[Sky Italia]] al digitale terrestre e alla nuova piattaforma satellitare [[Tivùsat]]. Chiude [[RaiSat Smash Girls]] e [[RaiSat Gambero Rosso]] passa sotto la gestione diretta di Sky. Il 1 novembre la Rai passa dal formato 4:3 a 16:9.
* [[2010]]: Il 18 maggio la Rai dopo 10 anni si rinnova con nuovi loghi e colori. La Rai assorbe la società [[Rai Sat]]. Il 26 novembre nasce [[Rai 5]], il nuovo canale culturale, in sostituzione di [[Rai Extra]]. Si delinea così l'attuale bouquet di canali digitali<ref>[http://www.sorrisi.com/2010/05/03/tredici-canali-restyling-del-logo-alta-definizione-ecco-la-nuova-rai/ 13 canali, restyling del logo, alta definizione: ecco la nuova Rai]</ref><ref>Si veda la sezione [[RAI#Offerta|Offerta]]</ref>. Nella radiofonia invece nascono tre [[web radio]] disponibili in [[streaming]] sul sito {{cita web|http://www.rai.tv|Rai.tv}};
* [[2012]]: Il 4 luglio la Rai, come così le altre emittenti italiane, spegne definitivamente tutti i suoi canali analogici risultando così disponibile sul [[digitale terrestre]], sul satellite (con alcuni canali e programmi visibili solo con il decoder [[Tivùsat]]) oltre che in streaming via web. Il 31 dicembre il [[TG2]] è il primo delle tre tv generaliste ad essere trasmesso in [[16:9]].;
* [[2013]]: Iniziano le prime trasmissioni in [[DVB-T2]]<ref>[http://www.ufficiostampa.rai.it/mb_index.aspx?file=mb_73612.html Ufficio stampa Rai]</ref>;
* [[2014]]: Le trasmissioni televisive della Rai compiono 60 anni e quelle radiofoniche compiono 90 anni. Su [[Rai 1]] va in onda una puntata speciale di [[Techetechetè]] per festeggiare il sessantenario. Inoltre il [[TG1]] ed il [[TG3]] iniziano a trasmettere in 16:9 ed in HD.;
* [[2015]]: Viene lanciato il nuovo portale RayRai dedicato ai giovani. Il 23 luglio il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, annuncia il lancio di tre nuove reti radiofoniche: Rai Radio 6 Teca (dal 7 settembre), Rai Radio 7 Live (dal 7 settembre), Rai Radio 8 Opera (dal 6 agosto) e il cambio di nome di altre due reti: Rai Radio FD4 prenderà il nome di Rai Radio 4 Light e Rai Radio FD5 quello di Rai radioRadio 5 Classica. Le radio, che avranno un nuovo logo, saranno disponibili sul DAB+ e sul sito web della Rai.<ref>{{Cita web|autore = ufficio stampa Rai|url = http://www.ufficiostampa.rai.it/dl/doc/1437641200126_radio_loghi.pdf|titolo = La nuova offerta Radio Rai per il Dab+ e il web|accesso = |editore = Rai - Radiotelevisione Italiana|data = 23 luglio 2015}}</ref>;
* [[2016]]: per la prima volta dalla nascita della televisione pubblica, l'abbonamento Rai verrà corrisposto tramite la bolletta dell'elettricità presumendo che chiunque detenga un'utenza per la fornitura di energia elettrica, nel luogo in cui ha la residenza anagrafica, è in possesso di un apparecchio atto o adattabile alla ricezioni delle trasmissioni televisive via etere o via satellite. Il provvedimento governativo è stato introdotto nella legge di stabilità 2016. Dal 1º maggio [[Rai YoYo]] sarà la prima rete televisiva italiana a trasmettere senza interruzioni pubblicitarie. Il [[28 maggio]] viene cancellata dopo 62 anni la figura della ''[[signorine buonasera|signorina buonasera]]''. In occasione dei [[XXXI Giochi olimpici]] di [[Rio de Janeiro]], la Rai offre una copertura con tre canali televisivi in HD (Rai 2 e i canali Rai Sport) e un sito internet che copre ogni evento prodotto dall'OBS. Il 12 settembre 2016 inizia il rinnovamento grafico delle prime 4 reti e viene lanciato [[Rai Play]], dal 19 successivo parte Rai 5 HD, viene spento Rai Sport 2 HD e i tre generalisti arrivano in HD anche sul digitale terrestre.
* [[2017]]: dal [[1º gennaio]] la Rai abolisce il [[segnale orario]] (solo in tv), a causa del nuovo segnale digitale, il quale, trasmesso via satellite, arriva con un ritardo di due secondi, non permettendo più l'esatta precisione nel conteggio delle ore<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/2016/12/18/societa/il-dicembre-la-rai-d-laddio-al-segnale-orario-HEAHa5wBBeRDuNgnFsuDCI/pagina.html|titolo=Il 31 dicembre la Rai dà l’addio al segnale orario}}</ref>. Il 4 gennaio si amplia l'offerta dei canali tv in HD attraverso la piattaforma [[tivùsat]] diffusa tramite il satellite [[Eutelsat Hot Bird 13C|Eutelsat]] [[Eutelsat Hot Bird 13C|Hot Bird]]: vengono attivati Rai News 24 HD, Rai Storia HD, Rai Scuola HD, Rai Gulp HD e Rai YoYo HD.<ref>{{Cita web|url=http://www.eurosat-online.it/nuovi-canali-rai-hd-su-tivusat/|titolo=RAI HD, nuovi canali su Tivùsat}}</ref> Il 5 febbraio viene spento Rai Sport 21 mentre Rai Sport 12 prende il nome di Rai Sport nella versione SDstandard. eRai Sport 1 HD, che si trovava nel canale 557, si trasformò in Rai Sport + HD, nella versioneposizione HDdel DTT al canale 57, inoltreal posto di Rai Sport 1, che ormai non esisteva più. Inoltre tutti i loghi delle reti prendono posto nell'angolo superiore sinistro dello schermo tv come già attuato da settembre 2016 per Rai 1, Rai 2, Rai 3 e Rai 4 e con l'occasione questi ultimi sono stati ridimensionati alla pari di quelli delle reti tematiche. Il 10 aprile si completa il restyling delle reti Rai con l'estensione alle reti tematiche. Dal 12 giugno 2017 la Rai inaugurerà l'undicesimo canale radio nazionale, si chiamerà Rai Radio Kids dedicato esclusivamente ai bambini dai 2 ai 10 anni. Sarà trasmesso dalla sede torinese su tutti i device (dab, web, app, digitale terrestre e satellite) e non avrà pubblicità.<ref>{{Cita web|url=http://www.ufficiostampa.rai.it/dl/UfficioStampa/Articoli/CARTOONS-ON-THE-BAY2007-RAI-RADIO-KIDS-713ecb80-2fcf-4c7b-be28-ff781955c25d.html|titolo=NASCE RAI RADIO KIDS}}</ref>
 
 
== Monopolio ==
La Rai aveva un monopolio dell'industria televisiva e radiofonica. Il monopolio della Rai cominciò a cedere. Almeno nel nord Italia si potevano ricevere le reti televisive straniere in lingua italiana, come [[Telemontecarlo]], che trasmetteva dal [[Principato di Monaco]], la [[RSI - Radiotelevisione svizzera di lingua italiana|TSI]], dedicata agli abitanti italofoni del [[Canton Ticino]], e [[TV Koper Capodistria]], che trasmetteva dall'omonima città, dedicata alle comunità italofone viventi in alcune zone di confine dell'allora [[Jugoslavia]]. Inoltre nacquero nel territorio italiano alcune reti televisive che trasmettevano via cavo a livello locale. Nel [[1966]] nacque a [[Napoli]] [[Telediffusione Italiana Telenapoli]], che trasmetteva via cavo. In seguito nel [[1971]] nacque in [[Piemonte]] [[Telebiella]]: queste due reti televisive però trasmettevano illegalmente, infatti tra il [[1973]] e il [[1974]] dovettero sospendere le trasmissioni. Ma la sentenza n.225 del 1974 della [[Corte Costituzionale]] autorizzò la trasmissione [[televisione via cavo|via cavo]] delle reti private. La [[televisione terrestre]] rimase sotto il monopolio della RAI, ma poiché la [[televisione via cavo]] era un mezzo molto costoso, alcune reti televisive private iniziarono a trasmettere illegalmente via etere. Intervenne così un'altra sentenza della Corte Costituzionale, la n.202 del 1976, che autorizzava la trasmissione via etere sebbene soltanto a livello locale. Questo determinò la crescita esponenziale delle televisioni private: le reti locali infatti passarono da 250 nel [[1978]] a 600 nel [[1980]]<ref>Giovanni Ciofalo, ''Infiniti anni Ottanta. Tv, cultura e società alle origini del nostro presente'', Mondadori, 2011, p. 107</ref>.Nel 1980 [[Silvio Berlusconi]], proprietario di [[Telemilano 58]], arricchì la programmazione della sua rete con programmi condotti da personaggi molto famosi che lavoravano in RAI, ottenendo così un grande successo di ascolti. Per avere maggiori guadagni pubblicitari decise di trasmettere gli stessi programmi prima in tutto il nord Italia e poi coprendo l'intero territorio italiano, attraverso il sistema della [[syndication televisiva]], e rinominò la sua rete come [[Canale 5]], Contemporaneamente fecero la stessa cosa la Mondadori con [[Rete 4]] e la [[Rusconi Editore|Rusconi]] con [[Italia 1]].
 
Poiché le reti televisive private non potevano trasmettere a livello nazionale, Berlusconi e gli altri due editori vennero denunciati e furono costretti a sospendere per alcuni giorni le trasmissioni, ma tra il 1984 e il 1985, con i cosiddetti [[decreto Berlusconi|decreti Berlusconi]], il parlamento decise che i tre network potevano trasmettere a livello nazionale. Berlusconi acquistò [[Italia 1]] (nel dicembre [[1982]]) e [[Rete 4]] (nel luglio [[1984]]) creando il network [[Fininvest]].
 
Inoltre si formarono anche altri circuiti come [[Rete A]] ed [[Euro TV]], e gli italiani assistettero al declino delle televisioni estere in lingua italiana. Dopo alcuni scandali giudiziari [[Euro TV]] viene suddivisa in due nuovi circuiti, [[Odeon TV]] e [[Italia 7]], della [[Fininvest]] di Berlusconi. Infatti le intenzioni di Berlusconi erano di avere quattro reti televisive per ogni tipo di pubblico, cioè [[Rete 4]] per il pubblico femminile, [[Canale 5]] per tutta la famiglia, [[Italia 1]] per un pubblico giovane, e [[Italia 7]] per un pubblico maschile. Nel 1988 la Fininvest prende in gestione la rete televisiva jugoslava [[TV Koper Capodistria]], che le fa aumentare la copertura sulla maggior parte del territorio italiano e arricchisce la sua programmazione con eventi sportivi in diretta.
Nel 1990 entrò in vigore la [[legge Mammì]], che sancì di fatto la legittimità del duopolio esistente RAI-Fininvest, ma stabilì che un'azienda privata non potesse avere più di tre reti televisive e, quindi, la [[Fininvest]] dovette rinunciare a [[Italia 7]], che così cambiò gestione.
 
<div style="float:left; font-size:90%; width:60%; border:0; padding:0; margin-left:1em; margin-right:5px; margin-bottom:0; text-align:left;">
{{finestra|align=right|width=110%|border=1px|col1=#98777B|col2=white|col3=white|sfondo=|font-size=120%|titolo=Elenco delle televisioni via cavo del 1971-74|contenuto=
* [[Telebiella]] (Data inizio trasmissioni: 20 aprile [[1971]]. Registrata in tribunale il 30 aprile 1971 come "Telebiella A-21 Tv, giornale periodico a mezzo video").
* [[Telegenova]]
* [[Tele Ivrea]]
* [[Tele Alessandria]]
* [[Tele Vercelli]]
* [[Canale 3]] (Inizio trasmissioni: settembre [[1973]]. Sede: Torino. Direttore: Renato Tagliani)
* [[TVC 4 MORI]] (L'emittente nacque (a Cagliari) via cavo nel 1973 per iniziativa di Aldo Bistrot (un altoatesino giunto in Sardegna) e di Sergio Puddi. La trasmissione via cavo fu breve, in seguito le trasmissioni furono via etere.)<ref>[http://www.storiaradiotv.it/TVC%204%20MORI.htm Storia Radio TV - TVC 4 MORI]</ref>
* [[Telemilano]]
* [[Telereggio (Calabria)]]
* [[TeleVeneto]]
** Filiazioni: Televenezia, TeleBelluno, TelePadova, TeleRovigo, TeleMestre, TeleVerona, TeleVicenza, TeleTreviso.
* [[TeleUdine]]
* [[TeleBologna]]
* [[Ravenna 1]]
* [[TeleRomagnacavo]]
* [[Tele Rubicone]]
* [[Video Giornale Adriatico]] (VGA) TeleRimini
* [[TeleAncona]]-Conero 3
* [[TeleFirenze]]
* [[Tele Piombino-Costa Etrusca]]
* [[TeleRoma]]
* [[TeleAbruzzo]]
** Filiazioni: TelePescara e TeleChieti.
* [[Telediffusione Italiana Telenapoli]]
* [[Telelaser]] (Salerno)
* [[TeleBari]]
* [[TeleFoggia]]
* [[EuroTele Crotone Libera]]
* [[Telereggiocalabria - Video Fata Morgana]]
* [[Tele Messina]]
* [[Telenissa]]
* [[Tele Palermo]]
* [[TeleVisione Cavo Siracusa]]
* [[TeleSassari]]
}}</div>
{{-}}
 
Quanto alla radio fino al 1974 i privati non potevano aprire una [[stazione radio]]. La legge riservava allo Stato l'esercizio esclusivo della [[radiodiffusione circolare]]. Le uniche eccezioni, dopo la caduta del [[regime fascista]], erano state: [[Radio Sardegna]] (1943-1952) e [[Radio Ferrara]] (durata alcuni mesi nel 1946). Si ascoltava la radio pubblica ([[Radio Rai]]) e si guardava la televisione pubblica ([[Rai TV]]).
 
Nel [[1974]] la [[Corte costituzionale della Repubblica Italiana|Corte Costituzionale]] concesse ai privati la facoltà di trasmettere via cavo in ambito locale<ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/1974/0226s-74.html Sentenza C. Cost n. 226 del 10 luglio 1974]</ref>. Fu la prima storica sentenza contro il monopolio statale. La trasmissione via etere rimaneva interdetta ai privati. Però, sentendo che i tempi stavano cambiando, alcuni pensarono che prima o poi sarebbero state liberalizzate anche le trasmissioni via etere. Senza aspettare un successivo pronunciamento, furono aperte in alcune città italiane radio private via etere .
 
Gli apparecchi che gli italiani avevano in casa erano in grado di ricevere sia la [[Modulazione di ampiezza]] (AM) che la [[Modulazione di frequenza]] (FM). Però erano abituati ad ascoltare la sola AM. Le radio private sfruttarono le potenzialità dell'FM.
 
L'FM presentava pregi e difetti. Un limite era l'ampiezza geografica: difficilmente un'emittente poteva coprire un'intera provincia. Le radio libere trasformarono questo limite in punto di forza: nacquero programmi indirizzati a "target" facilmente individuabili. I punti di forza delle radio libere, rispetto al gestore pubblico, erano invece la possibilità di utilizzare tecnologie nuove come la [[stereofonia]] (utilizzata dalle emittenti private in anticipo rispetto alla RAI) e l'interattività con gli ascoltatori che vennero coinvolti direttamente dando loro la possibilità di intervenire nel corso dei programmi apportando opinioni e commenti, oppure dando loro la possibilità di scegliere brani musicali di loro gradimento; molte radio cominciarono così a impostare palinsesti dedicati a fasce di utenza ben precise centrando la programmazione su tematiche musicali (Rock, musica italiana, folklore locale etc.) o sociali (politica ''in primis'').
 
La RAI trasmetteva in FM dall'87,50 ai 100,00 MHz<ref>{{cita web|url=https://www.flickr.com/photos/79918201@N07/28292411974/|titolo=''La Rai al contrattacco'' (4 marzo 1976)|accesso=11 agosto 2016}}</ref>. Tutte le radio private occuparono le frequenze superiori ai 100 MHz. [[Radio Milano International]], la prima radio libera di [[Milano]], si posizionò comodamente sui 101.00 MHz.
 
Nel [[1976]] arrivò una seconda, decisiva, sentenza della Corte Costituzionale: venne liberalizzata la trasmissione via etere in ambito locale. Le radio libere ebbero così copertura legale; da allora poterono moltiplicarsi su tutto il territorio nazionale.
 
Il fenomeno fu considerato, inizialmente, più come una moda temporanea che come un'evoluzione del modo di concepire la radiofonia in Italia, ma nel tempo molte emittenti dimostrarono di poter competere qualitativamente con le emittenti pubbliche. La limitazione territoriale venne superata creando reti interconnesse (''network'') in grado di diffondere il segnale non solo in zone limitate, ma anche sull'intero territorio nazionale.
 
In pochi anni l'emittenza radiofonica privata si impose non più come alternativa all'emittenza pubblica, ma come principale fucina di idee e di professionisti ([[disc jockey]] e tecnici) con capacità professionali sempre maggiori. Questo regime di concorrenza giovò anche alla stessa RAI, che si vide costretta a puntare su trasmissioni innovative e mirate che difficilmente avrebbero avuto modo di essere realizzate senza lo stimolo della concorrenza.
 
Nell'aprile [[2011]] a Villammare, una frazione di [[Vibonati]], viene intitolata, prima in Italia, una piazza alle radio libere, ''Piazza Radio Libere 1976'', con riferimento alla Sentenza 202 della Corte Costituzionale del 28 luglio 1976 che, di fatto, liberalizzò le trasmissioni radio in ambito locale.<ref>{{Cita news|url=http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/2011/14-aprile-2011/vibonati-rende-omaggio-radio-libereuna-piazza-la-stagione-cento-fiori-190436203145.shtml|titolo=Vibonati rende omaggio alle radio libere. Una piazza per la stagione dei Cento Fiori.|pubblicazione=Corriere Del Mezzogiorno|data=15 aprile 2011|accesso=26 ottobre 2014}}</ref>
 
Un'importante radio libera italiana è [[Radio Popolare]] di [[Milano]], tuttora esistente, nata nel [[1976]]. A partire dai primi anni novanta, dall'esperienza di Radio Popolare e di altre radio libere italiane (tra cui [[Controradio (Bari)|Controradio]] di [[Bari]], [[Radio Wave]] di [[Arezzo]] e tante altre), è nato "Popolare Network", una rete di emittenti che trasmettono assieme collaborando ad alcune trasmissioni (soprattutto di informazione) trasmesse in contemporanea da tutte le emittenti.<br />
Anche [[freeradio|Freeradio La Topaia]] 100,500 è stata fra le primissime radio libere in Italia; nasce nel settembre 1975 in Milano su impulso di Riccardo Rompani e Marco, cui si aggiungono molto presto Massimo Torre e Daniele Lorenzano.<ref>[http://www.luogolibero.eu/freeradio/documentazione/Denuncia%20Questura%20.jpg Denuncia di possesso degli apparati alla Questura di Milano, Ufficio Politico, 24 ottobre 1975].</ref>
 
Fra le tante emittenti nate in quel periodo, si possono ricordare:
* [[Campania]]: [[Radio Marte]] da marzo 1976, [[Radio Kiss Kiss]] (dal settembre del 1976), Radio Sapri (1976-1982), la radio che intervistò [[Papa Wojtyla]] il 17 gennaio 1979;
* [[Emilia-Romagna]]: [[Radio Bologna per l'accesso pubblico|Radio Bologna]] (23-24 novembre [[1974]]), [[Punto Radio]] (dal 10 marzo [[1975]]), Radio Rimini 102 (dal settembre 1975)<ref>{{cita web|url=http://www.storiaradiotv.it/RADIO%20RIMINI.htm|titolo=Radio Rimini 102|accesso=11 agosto 2016}}</ref>, [[Radio Alice]] (dal 9 febbraio 1976), Radio Sabbia (a [[Riccione]], dal 1976)<ref>{{cita web|url=http://www.storiaradiotv.it/RADIO%20SABBIA.htm|titolo=Radio Sabbia|accesso=11 agosto 2016}}</ref>, Radio Music International (a [[Cotignola]] nel [[1976]]), Radio Studio 103 (a [[Ravenna]], dal 1976)<ref>{{cita web|url=http://www.storiaradiotv.it/RADIO%20STUDIO%20103.htm|titolo=Radio Studio 103|accesso=11 agosto 2016}}</ref>, Radio Lidi (a [[Lido di Spina]] dal 1976), Radio Gamma (a [[Forlì]] dal 1976)<ref>{{cita web|url=http://www.gammagioiosa.net/radio/content/la-nostra-storia-storia-della-radio|titolo=Radio Gamma|accesso=11 agosto 2016}}</ref>, Antenna Uno Rockstation (dal 1977), Ravegnana Radio (dal 1978)<ref>{{cita web|url=http://www.storiaradiotv.it/RADIO%20RAVEGNANA.htm|titolo=Ravegnana Radio|accesso=11 agosto 2016}}</ref>;
* [[Friuli-Venezia Giulia]]: Radio Onda Est (dal 1976; nel 1979 diventò Radio Stereo International), Radio Lina (dal 27 novembre 1977);
* [[Lazio]]: [[GBR (televisione)|GBR radio]] (dal 1974), Radio Luna (dal 1975)<ref>{{cita web|url=http://www.storiaradiotv.it/RADIO%20LUNA%20ROMA.htm|titolo=Radio Luna|accesso=11 agosto 2016}}</ref>, [[Spazio Radio]] (dal 1976), [[Radio Onda Rossa]] (dal 24 maggio 1977); [[Radio In]] (1979-1980);
* [[Liguria]]: [[Radio Tigullio]] (a [[Santa Margherita Ligure]], dal 1976), [[Radio Babboleo]] (dal 1976), [[Radio 103|Radio Stereo 103]] (dal 1976), [[Radio Ponente|Radio Ponente 77]];
* [[Lombardia]]: Radio Milano International (dal 10 marzo 1975, oggi [[Radio 101]]), [[Freeradio]] (dal settembre 1975), [[Radio Milano Libera]] (dall'ottobre 1975), [[Radio Popolare]] (dal 1976), Radio Canale 93 (dal 1976, attualmente [[Radio Studio Più]]), [[Radio Zeta]] (dal novembre 1976), [[Radio Peter Flowers]] (dal settembre 1979), [[Radio Kelly Milano]];
* [[Marche]]: Radio Emmanuel (dal 14 luglio 1973), Radio Arancia (dal febbraio 1976, oggi Arancia network), Radio Civitanova 102 (dal 1º agosto 1975, in seguito Radio Antenna Centro);
* [[Piemonte]]: Radio Torino International (a [[Pinerolo]], dal 1975), [[Radio_Gemini_One#La_prima_:_Radio_Gemini_One_.28Torino.2C_1975-1981.29|Radio_Gemini_One]] (a [[Torino]], dal 1975), Trs Radio (dal 1976), [[Radio Centro 95]] (dal 1976), [[Radio GRP]] (dal 1976), Radio Mondo (dal 1976), [[Radio Veronica One]] (dal 1977);
* [[Puglia]]: Canale 100 (1976), Bitonto RadioMia (ex Radio Giovinazzo Centrale) (gennaio 1977), RadioOne, [[Controradio (Bari)|Controradio]] (1980); Radio Tele Zuma (a [[San Severo]], 1975)
* [[Sardegna]]: Radio Sandwich (ad [[Alghero]], dal 1975) e Radiolina (dal 1975)<ref>{{cita web|url=http://www.sardegnablogger.it/14-agosto-1967-in-inghilterra-si-liberalizza-letere-nascono-le-radio-libere/|titolo=14 agosto 1967: in Inghilterra si liberalizza l'etere. Nascono le radio libere|accesso=11 agosto 2016}}</ref>, Radiogliastra (a [[Lanusei]] dal 1975, poi Radio Music 100), Radio Sulcis Stereo (a [[Carbonia]], marzo 1977);
* [[Sicilia]]: [[Studio 93]] (a [[San Piero Patti]], 1975), [[Radio Aut]] (1977-1978);
* [[Toscana]]: [[Controradio (Firenze)|Controradio]] (dal 1975), [[Radio Rosa Livorno]] (1977-1981); Radio Libera Fm (1981);
* [[Trentino]]: [[Radio Dolomiti]] (dal 24 dicembre del 1975), [[Radio Tele Trentino|Radio Trento]] (dal 1975, poi Radio Tele Trentino);
* [[Veneto]]: Radio Belluno (a [[Belluno]], dal 2 novembre 1975), [[Radio Gamma 5]] (a [[Padova]], dal 1976), [[Radio Sherwood]] (a Padova, dal 1977), [[Radio Cooperativa]], [[Radio Base]] (a [[Conegliano]]), [[Radio Delta]] (a [[Caltrano]], dal 1977);
 
Due casi particolari sono quelli di [[Radio Sardegna]] (1943-1952) e [[Radio Ferrara]], che iniziò a trasmettere nell'aprile del [[1946]].
 
== Attività ==
Riga 176 ⟶ 89:
 
=== Canali televisivi ===
La Rai trasmette:
La Rai trasmette 14 canali televisivi nazionali, 3 regionali per le minoranze linguistiche, 5 internazionali per gli italiani all'estero e 3 in consorzio (1 europeo e 2 parlamentari):
* 13 canali televisivi nazionali: Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai, 4, Rai 5, Rai Movie, Rai Premium, Rai Gulp. Rai Yoyo, Rai News 24, Rai Storia, Rai Scuola, Rai Sport;
* 3 regionali per le minoranze linguistiche: Rai Sudtirol, Rai Ladinia, Rai 3 BIS FJK;
* 5 internazionali per gli italiani all'estero: Rai Italia (per l'America, l'Asia, l'Australia, l'Africa) e Rai World Premium (per i 4 continenti esclusa l'Europa);
* 4 in consorzio: EuroNews, San Marino Rtv, Senato Tv, Camera dei Deputati Tv.
{| class="wikitable" style="width:50%;"
![[Logical channel number|LCN]] [[DVB-T]]
! Logo
! Nome
! Nascita
! Digitale terrestre
! [[Televisione digitale terrestre|DTT]]
! Digitale Satellite
! [[Tivùsat]]
tivùsat
! Streaming
! Canali
[[Rai Play]]
Streaming Rai.tv
! [[Sky Italia|Sky]]
! Digitale Satellite
Sky Italia
|-
| align = center | [[File:Logo Rai '''1 2010.svg|100px]] '''
| align = center | [[File:Rai 1 - Logo 2016.svg|38x38px]]
| '''[[Rai 1]]'''
| 3 gennaio 1954
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 195 ⟶ 114:
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="oscurato" />
|-
| align = center | [[File:Logo Rai '''2 2010.svg|100px]]'''
| align = center | [[File:Rai 2 - Logo 2016.svg|40x40px]]
| '''[[Rai 2]]'''
| 4 novembre 1961
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 202 ⟶ 123:
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="oscurato" />
|-
| align = center | [[File:Logo Rai '''3 2010.svg|100px]]'''
| align = center | [[File:Rai 3 - Logo 2016.svg|39x39px]]
| '''[[Rai 3]]'''
| 15 dicembre 1979
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 209 ⟶ 132:
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="oscurato" />
|-
| align = center | [[File:Logo Rai 4 2010.svg|100px]]'''21'''
| align = center | [[File:Rai 4 - Logo 2016.svg|40x40px]]
| '''[[Rai 4]]'''
| 14 luglio 2008
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale">Copertura nazionale non completa.</ref>
| [[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 216 ⟶ 141:
| [[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai 5 logo.svg|100px]]'''23'''
| align = center | [[File:Rai 5 - Logo 2017.svg|39x39px]]
| '''[[Rai 5]]'''
| 26 novembre 2010
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale" />
| [[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 223 ⟶ 150:
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:RAI Movie 2010 neu Logo.svg|100px]]'''24'''
| align = center | [[File:Rai Movie logo 2017.svg|61x61px]]
| '''[[Rai Movie]]'''
| 1° luglio 1999
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale" />
| [[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 230 ⟶ 159:
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:RAI Premium 2010 neu Logo.svg|100px]]'''25'''
| align = center | [[File:Rai Premium logo 2017.svg|67x67px]]
| '''[[Rai Premium]]'''
| 31 luglio 2003
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale" />
| [[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 237 ⟶ 168:
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai Gulp 2010.svg|100px]]'''42'''
| align = center | [[File:Rai Gulp logo 2017.svg|50x50px]]
| '''[[Rai Gulp]]'''
| 1° giugno 2007
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale" />
| [[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 244 ⟶ 177:
| [[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:RAI YoYo 2010 Logo.svg|100px]]'''43'''
| align = center | [[File:Rai Yoyo logo 2017.svg|50x50px]]
| '''[[Rai YoYo]]'''
| '''[[Rai Yoyo]]'''
| 1° novembre 2006
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale" />
| [[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 251 ⟶ 186:
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:RAI News24 2013.svg|100px]]'''48'''
| align = center | [[File:RAI News24 2013.svg|50px]]
| '''[[Rai News 24]]'''
| 26 aprile 1999
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 258 ⟶ 195:
| [[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai Storia 2010.svg|100px]]'''54'''
| align = center | [[File:Rai Storia logo 2017.svg|50x50px]]
| '''[[Rai Storia]]'''
| 17 giugno 2002
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale" />
| [[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 265 ⟶ 204:
| [[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Logo_Rai_Sport.svg|100px]]'''58'''
| '''align="center" | [[File:Rai Sport HD2017.svg|50x50px]]'''
| '''[[Rai Sport + HD|Rai Sport]]'''
| 1° febbraio 1999
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale" />
| [[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 272 ⟶ 213:
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="oscurato" />
|-
| align = center | [[File:Logo Rai Scuola.png|100px]]'''146'''
| align="center" | [[File:Rai Scuola logo 2017.svg|50x50px]]
| '''[[Rai Scuola]]'''
| ottobre 2000
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale" />
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
|-
|}
Rai News 24, in SD, è diffusa in Europa anche dal satellite Astra a 19,2° est.<references group="a" />
 
====== [[Rai HD|Canali televisivi in HD]] ======
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Logo
! Nome
! Digitale[[Televisione digitale terrestre|DTT]]
! [[Tivùsat]]
! Digitale Satellite tivùsat
! Streaming [[Rai Play]]
! Digitale Satellite Astra
! [[Sky Italia|Sky]]
! Canali Streaming Rai.tv
! Digitale Satellite Sky Italia
|-
| '''align = center | [[File:Rai 1 HD logo.svg|50x50px]]'''
| '''[[Rai 1|Rai 1 HD]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai 2 HD logo 2016.svg|50x50px]]
| '''[[Rai 2|Rai 2 HD]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai 3 HD logo 2016.svg|50x50px]]
| '''[[Rai 1|Rai 1 HD]]'''
| '''[[File:XRai mark.svg3|20pxRai 3 HD]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 304 ⟶ 255:
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai 4 HD logo 2016.svg|50x50px]]
| '''[[Rai 2|Rai 2 HD]]'''
| '''[[Rai 4|Rai 4 HD]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai 5 HD logo 2017.svg|53x53px]]
| '''[[Rai 5|Rai 5 HD]]'''
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai Movie HD new logo.svg|69x69px]]
| '''[[Rai 3|Rai 3 HD]]'''
| '''[[Rai Movie|Rai Movie HD]]'''
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai Premium HD new logo.svg|71x71px]]
| '''[[Rai Premium|Rai Premium HD]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 318 ⟶ 283:
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai Gulp HD new logo 2017.svg|70x70px]]
| '''[[Rai 4|Rai 4 HD]]'''
| '''[[Rai Gulp|Rai Gulp HD]]'''
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai Yoyo HD new logo 2017.svg|70x70px]]
| '''[[Rai Yoyo|Rai Yoyo HD]]'''
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai-news-hd.png|70px]]
| '''[[Rai Movie|Rai Movie HD]]'''
| '''[[RaiNews24|Rai News 24 HD]]'''
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai Storia HD new logo.svg|70x70px]]
| '''[[Rai Premium|Rai Premium HD]]'''
| '''[[Rai Storia|Rai Storia HD]]'''
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai Scuola HD new logo.svg|70x70px]]
| '''[[Rai Scuola|Rai Scuola HD]]'''
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| '''[[Raialign Sport= center 1| [[File:Rai Sport 1+ HD new logo.svg|70x70px]]'''
| '''[[Rai Sport + HD]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
|}
| '''[[Rai Sport 2|Rai Sport 2 HD]]'''
Rai 4 HD e Rai Premium HD sono trasmessi sul digitale terrestre italiano su un multiplex a copertura limitata.<ref>[https://sites.google.com/site/litaliaindigitale/muxnazionali/raimux5 RAI MUX 5], L'ITALIA IN DIGITALE</ref>
 
==== Canali televisivi in 4K ====
In occasione di eventi particolari viene acceso il canale in UHD disponibile sul satellite Eutelsat Hot Bird, piattaforma tivusat.
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Logo
! Nome
! [[Televisione digitale terrestre|DTT]]
! [[Tivùsat]]
! Satellite [[Astra (satelliti)|Astra]]
! Streaming
[[Rai Play]]
! [[Sky Italia|Sky]]
|-
| align="center" | [[File:Rai 4K.svg|senza cornice|44x44px]]
| '''[[Rai 4K]]'''
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 352 ⟶ 347:
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
|}
La copertura nazionale sul DTT dei canali in HD non è completa.
 
In occasione dei [[Giochi della XXXI Olimpiade]] di [[Rio de Janeiro]] in programma dal 5 al 21 agosto, sul digitale terrestre il canale [[Rai HD]] è stato rinominato in Rai 2 HD e alla posizione 558 è stato aggiunto il canale Rai Sport 2 HD. I canali Rai 2 HD, Rai Sport 1 HD e Rai Sport 2 HD sono stati anche visibili occasionalmente tramite la piattaforma satellitare di [[Sky Italia|Sky]] alle posizioni 226-227-228.
 
====== Canali televisivi internazionali per gli italiani all'estero ==al di fuori dell'Europa ====
Con i quattro canali [[Rai Italia]] attivi 24 ore al giorno con tre differenti linee di programmazione, la Rai diffonde da Saxa Rubra i suoi programmi televisivi nel mondo utilizzando più satelliti geostazionari. Il segnale nelle rispettive aree può essere ricevuto direttamente da satellite oppure tramite operatori locali che lo ridiffondono via cavo.
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Logo
! Nome
! Digitale Satellite
! Via Cavocavo
|-
| align = center |[[File:Rai Italia 2017.svg|60x60px]]
| '''[[Rai Italia|Rai Italia America]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| align = center |[[File:Rai Italia 2017.svg|60x60px]]
| '''[[Rai Italia|Rai Italia Asia]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| align = center |[[File:Rai Italia 2017.svg|60x60px]]
| '''[[Rai Italia|Rai Italia Australia]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| align = center |[[File:Rai Italia 2017.svg|60x60px]]
| '''[[Rai Italia|Rai Italia Africa]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| align = center |[[File:World_premium.png|70px]]
| '''[[Rai Italia|Rai World Premium]]'''
| '''[[Rai World Premium]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 390 ⟶ 388:
* [[Rai 3|Rai 3/HD]] - generalista: attenta al sociale, approfondimento, informazione e presenza capillare sul territorio
* [[Rai 4|Rai 4/HD]] - semigeneralista: rete dedicata ai giovani con film e serie televisive [[Film culto|cult]]
* [[Rai 5|Rai 5/HD]] - semigeneralista: cultura, documentari, reportage, intrattenimento (fa parte della struttura [[Rai Cultura]]), è privo di pubblicità commerciali
* [[Rai News 24]] - tematico: [[all news]]
* [[Rai Sport HD]] - tematico: sport
* [[Rai Storia]] - tematico: canale della struttura Rai Cultura dedicato alla storia
* [[Rai Gulp]] - tematico: per bambini ed adolescenti
* [[Rai Movie|Rai Movie/HD]] - tematico: dedicato al cinema
* [[Rai YoYo]] - tematico: dedicato ai bambini in età prescolare, è privo di pubblicità commerciali
* [[Rai Premium|Rai Premium/HD]] - tematico: dedicato alle fiction televisive ed ai varietà di maggior successo trasmessi dalla Rai
* [[Rai ScuolaStoria|Rai Storia/HD]] - tematico: canale della struttura Rai Cultura dedicato alla diffusionestoria, diè prodottiprivo televisivi educatividi epubblicità formativicommerciali
* [[Rai Scuola|Rai Scuola/HD]] - tematico: canale della struttura Rai Cultura dedicato alla diffusione di prodotti televisivi educativi e formativi
* [[Rai HD]] - generalista: trasmette in simulcast la programmazione di [[Rai 1]], sporadicamente introdotta da programmi in HD di altre reti Rai.
* [[Rai Gulp|Rai Gulp/HD]] - tematico: per bambini ed adolescenti
* [[Rai Yoyo|Rai Yoyo/HD]] - tematico: dedicato ai bambini in età prescolare, è privo di pubblicità commerciali
* [[Rai News 24|Rai News 24/HD]] - tematico: [[all news]]
* [[Rai Sport (rete televisiva)|Rai Sport/+ HD]] - tematico: sport
 
Rai 1, Rai 2, Rai 3 e Rai News 24 sono gli unici canali disponibili in DTT sull'intero territorio nazionale. I mux su cui si ricevono tutti gli altri canali hanno una copertura più limitata, soprattutto il mux 4.
 
In occasione dei [[Giochi della XXXI Olimpiade]] di [[Rio de Janeiro]] in programma dal 5 al 21 agosto, sul digitale terrestre il canale [[Rai HD]] è stato rinominato in Rai 2 HD e alla posizione 558 è stato aggiunto il canale Rai Sport 2 HD. I canali Rai 2 HD, Rai Sport 1 HD e Rai Sport 2 HD sono stati anche visibili occasionalmente tramite la piattaforma satellitare di [[Sky Italia|Sky]] alle posizioni 226-227-228.
I programmi dei canali fin qui citati sono realizzati dalla ''Direzione Produzione Tv''.
 
I programmi dei canali fin qui citati sono realizzati dalla ''Direzione Produzione TV''.
====== Canali televisivi in consorzio ======
* [[Euronews]], la Rai con la società ''Euronews S.A.'' partecipa alla realizzazione del canale televisivo multilingue europeo [[Euronews]], tematico all news, diffuso dai satelliti Astra ed Eutelsat Hot Bird, in streaming sul sito dell'emittente e su quello della Rai nonché all'interno delle piattaforme satellitari [[tivùsat]] e [[Sky Italia]]. [[Rai1]] trasmette Euronews in simulcast in una fascia del palinsesto mattutino (tra le 05:00 e le 06:00).
 
==== Canali televisivi in consorzio ====
* [[Euronews]], con la società ''Euronews S.A.'' partecipa alla realizzazione del canale televisivo multilingue omonimo, tematico all news, diffuso dai satelliti Astra ed Eutelsat Hot Bird, in streaming sul sito dell'emittente e su quello della Rai nonché all'interno delle piattaforme satellitari [[tivùsat]] e [[Sky Italia]]. [[Rai1]] trasmetteva Euronews in simulcast in una fascia del palinsesto mattutino (tra le 05:00 e le 06:00) ora dedicato a Rai News 24;
* [[San Marino RTV|San Marino Rtv]], dal 1991 partecipa congiuntamente alla ERAS, con un capitale sociale sottoscritto al 50%, alla realizzazione del canale televisivo nazionale pubblico della piccola repubblica del Titano. Il direttore generale della televisione di Stato sammarinese è solitamente un maneger Rai;
* [[Camera dei Deputati (rete televisiva)|Camera dei Deputati]], attraverso Rai Way trasmette le sedute della [[Camera dei Deputati]], il canale è gestito autonomamente e finanziariamente dalla Camera dei Deputati ed è diffuso via satellite Eutelsat Hot Bird e in streaming sul sito internet del ramo parlamentare;
* [[Senato TV|Senato della Repubblica]], attraverso Rai Way trasmette le sedute del [[Senato della Repubblica]], il canale è gestito autonomamente e finanziariamente dal Senato della Repubblica ed è diffuso via satellite Eutelsat Hot Bird e in streaming sul sito internet del ramo parlamentare.
Riga 413 ⟶ 412:
In alcune regioni a statuto speciale la Rai dispone di reti tv dedicate alle rispettive minoranze linguistiche.
{| class="wikitable" style="width:80%;"
! Logo
! Nome
! Zona di diffusione
! Digitale[[Televisione digitale terrestre|DTT]]
! [[Tivùsat]]
! Digitale Satellite tivùsat
! Canali Streaming [[Rai.tv Play]]
! [[Sky Italia|Sky]]
! Digitale Satellite Sky
!Note
|-
| align = center |[[File:Rai_Südtirol.svg|63x63px]]
|'''[[Rai Vd'A]] '''
|[[Valle D'Aosta|Valle d'Aosta]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|in [[lingua francese]] e italiana.
|-
| '''[[Rai Südtirol]]'''
| [[Trentino-Alto Adige]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]<ref group="c" name="RefA">Alcuni programmi sono visibili in differita all'indirizzo http://www.raisudtirol.rai.it/de/index.php</ref>
| [[File:X mark.svg|20px]]
| in [[lingua tedesca]]. Trasmette nella fascia oraria 18:00-22:30 (nel resto della giornata ripete Rai 3)
|-
| align = center |[[File:Rai_Ladinia.svg|66x66px]]
| '''[[Rai Ladina]]'''
| '''[[Rai Ladinia]]'''
| [[Trentino-Alto Adige]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]<ref group="c">Alcuni programminame="RefA" sono visibili in differita all'indirizzo http://www.raisudtirol.rai.it/de/index.php</ref>
| [[File:X mark.svg|20px]]
| in [[lingua ladina]]. Trasmette nella fascia oraria 18:00-22:30 (nel resto della giornata ripete Rai 3)
|-
| align = center |[[File:RAI3_BIS.png|50px]]
| '''[[Rai 3 BIS FJK]]'''
| [[Friuli-Venezia Giulia]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]<ref group="c">Alcuni programmi sono visibili in differita all'indirizzo http://www.sedezfjk.rai.it/</ref>
| [[File:X mark.svg|20px]]
Riga 457 ⟶ 452:
 
Per approfondire, vedi [[#Le minoranze linguistiche e le regioni autonome|'''qui''']].
 
===== Canali televisivi in onda esclusivamente sul web =====
Sulla pagina web raisport.rai.it, oltre al canale sportivo Rai Sport, sono attivi ulteriori tre canali tv dedicati alle varie discipline sportive:
* Rai Sport web 1
* Rai Sport web 2
* Rai Sport web 3
 
====== Canali televisivi non più in onda ======
[[RaiSat Album]], [[RaiSat Ragazzi]], [[RaiSat Art]], [[Gambero Rosso|RaiSat Gambero Rosso]], [[RaiSat Fiction]], [[RaiSat Show]], [[RaiSat Smash Girls|RaiSat Smash Girl]], [[Rai Extra|RaiSat Extra]], [[Rai Doc]], [[Rai Med]], [[Rai Utile]], [[Rai Futura]], [[Rai Edu 1]], [[Rai Edu 2]], [[Rai Edu Lab 2]], Rai Mosaico, Rai Nettuno Sat Uno (dal 2014 rinominato, [[UniNettunoRai UniversityNettuno TV|UniNettunoSat University TvDue]], inRai quantoOlimpia, non[[Yes piùItalia]], edito[[Rai dallaSport 2|Rai) Sport 1, Rai NettunoSport Sat1 DueHD, Rai Sport 2]] e Yes[[Rai ItaliaSport 2|Rai Sport 2 HD]].
 
Tramite gli operatori [[IPTV]] venivano prodotti, in esclusiva, Rai On Fiction, Rai On Spettacolo, Rai On Cultura, Rai On Ragazzi, Rai On News, Rai On Sport, Rai On Fiction Live.
 
=== Canali radioradiofonici ===
{{vedi anche|Radio Rai}}
Utlizzando tutti i canali device (e per alcune reti anche l'[[Modulazione di ampiezza|AM]] e la [[filodiffusione]]) la Rai trasmette:
La Rai trasmette 10 canali radiofonici utlizzando la tecnica analogica ([[Modulazione di ampiezza|AM]] ed [[Modulazione di frequenza|FM]]), la [[filodiffusione]], il DTT [[televisione digitale terrestre|digitale televisivo terrestre]], il [[Digital Audio Broadcasting|DAB]] e DAB+, il [[televisione satellitare|satellite]] (Eutelsat Hot BIrd) e lo [[streaming]] sul web.<br />I programmi radiofonici sono affidati alla struttura [[Radio Rai]].
* 10 canali radio nazionali: Rai Radio 1, Rai Radio 2, Rai Radio 3, Rai Radio 4, Rai Radio 5, Rai Radio 6, Rai Radio 7, Rai Radio 8, Rai IsoRadio, Rai GrParlamento;
* 3 canali radio regionali: Rai Radio Sudtirol, Rai Radio Trst A, Rai Radio 1 FVG.
{| class="wikitable" style="width:80%;"
! Logo
Riga 473 ⟶ 476:
! [[Filodiffusione|Via cavo]]
! [[Digital Audio Broadcasting|DAB]]/DAB+
! Streaming [http://www.rai.it/dl/portaleRadio/Page-f089dd82-1513-4849-aa98-4c759191be51.html#slider-1-1 radio.rai.it]
! Streaming [[Rai.tv]]
! Streaming [[iTunes]]
! [[Digitale terrestre|DTT]]
! [[Digitale satellitare]]
|-
| align = center | [[File:LogoRai Radio 1 2015.jpgsvg|150px69x69px]]
|[[Rai Radio 1]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
Riga 489 ⟶ 492:
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai radioRadio 2 2015.pngsvg|150px71x71px]]
|[[Rai Radio 2]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
Riga 500 ⟶ 503:
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai Radio 3 2015.pngsvg|150px71x71px]]
|[[Rai Radio 3]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
Riga 511 ⟶ 514:
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai Radio 4 lightLight.jpgsvg|150px70x70px]]
|[[Rai Radio 4 Light]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
Riga 522 ⟶ 525:
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai radioRadio 5(1) Classica.pngsvg|150px81x81px]]
|[[Rai Radio 5 Classica]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
Riga 533 ⟶ 536:
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai radioRadio 6 Teca.pngsvg|150px82x82px]]
|[[Radio Rai|Rai Radio 6 Teca]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
Riga 544 ⟶ 547:
|[[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai radioRadio 7 Live.pngsvg|150px75x75px]]
|[[Radio Rai|Rai Radio 7 Live]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
Riga 555 ⟶ 558:
|[[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai radioRadio 8 Opera.pngsvg|150px79x79px]]
|[[Radio Rai|Rai Radio 8 Opera]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
Riga 566 ⟶ 569:
|[[File:X mark.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:Rai isoradio logo (2010)IsoRadio.svg|150px77x77px]]
|[[Rai Isoradio|Rai IsoRadio]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|<span style="white-space:nowrap">[[File:Yes check.svg|20px]]<ref name=local group=d/></span>
Riga 577 ⟶ 580:
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| align = center | [[File:RAIRai GrParlamentoGR LogoParlamento 2015.svg|150px78x78px]]
|[[Rai GR Parlamento|Rai GrParlamento]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
Riga 599 ⟶ 602:
* Rai Radio 8 - dedicato esclusivamente alla promozione musicale dell'opera italiana;
* Rai IsoRadio - informazioni e musica non stop per gli automobilisti in viaggio sulle autostrade italiane;
* Rai GrParlamento - dedicato ai lavori parlamentari con le dirette delle sedute dalla CamaraCamera dei Deputati e dal Senato della Repubblica.
Rai Radio 1, Rai Radio 2 e Rai Radio 3 sono gli unici canali radio ricevibili in FM e sul DTT su tutto il territorio nazionale. Rai IsoRadio è ricevibile in FM solo sulle autostrade italiane fatta eccezione per Roma diffuso in tutta la capitale.
 
Riga 605 ⟶ 608:
La Rai dispone in due regioni a statuto speciale, di tre radio dedicate alle minoranze linguistiche presenti nei rispettivi territori.
{| class="wikitable" style="width:80%;"
! Nome
!
<nowiki> </nowiki>Nome
! Zona di diffusione
! [[Modulazione di ampiezza|AM]]
Riga 618 ⟶ 620:
! Note
|-
| '''[[Rai Südtirol#Radio|Rai Radio Südtirol]]'''
| ''' '''
 
'''Rai Radio Südtirol'''
| [[Trentino-Alto Adige|Trentino]]-[[Trentino-Alto Adige|Alto Adige]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
Riga 644:
| in [[lingua slovena]].
|-
| '''[[Rai Friuli-Venezia Giulia#Radio|Rai Radio 1-FVG]]'''
| [[Friuli-Venezia Giulia|Friuli]]-[[Friuli-Venezia Giulia|Venezia Giulia]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="e">Lo streaming è fruibile dalle 15:45 alle 16:45 (la domenica dalle 14:30 alle 16:00) durante la messa in onda in AM (936 KHZ) di programmi dedicati alla minoranza italiana presente in Slovenia, in Istria e Quarnero croati, a [http://www.rai.tv/dl/portali/shared/player_audio.html?v=02 questo indirizzo]</ref>
Riga 663:
Per approfondire, vedi [[Rai#Le minoranze linguistiche e le regioni autonome|'''qui''']].
 
====== Canali radio non più in onda ======
Fino al 31 dicembre 2011 la Rai realizzava il canale radiofonico internazionale [[Rai Italia Radio]] (precedentemente chiamato ''SatelRadio'' e poi ''Rai Internazionale Radio'') dedicato agli italiani all'estero. Rai Italia Radio trasmetteva in onde medie, via satellite e via web in tutto il mondo.
 
Riga 671:
* [[TG2]] (TV) per Rai 2;
* [[TG3]] (TV) per Rai 3;
* [[TGR]] (TV e radio), la [[Testata Giornalistica Regionale]], si occupa dell'informazione regionale in onda su Rai 3, con un [[Periodico (stampa)|magazine]] mattutino, 3 edizioni del telegiornale, un settimanale al sabato e speciali tutele in [[Friuli-Venezia Giulia]], [[Trentino-Alto Adige]], [[Sardegna]] e [[Valle d'Aosta]] e su Rai Radio 1 con notiziari radiofonici giornalieri e speciali tutele in [[Friuli-Venezia Giulia]], [[Trentino-Alto Adige]], [[Sardegna]] e [[Valle d'Aosta]]. Redige il TDD (Tele Dnevnik Deželni) - TGR in lingua slovena - in onda sulla tv in lingua slovena, [[Rai 3 BIS FJK]] ricevibile solo nella regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, la [[Tagesschau (Rai Südtirol)|Tageschau]] e il [[TRaiL|TRailL]] - telegiornali in lingua tedesca e ladina - in onda sul canale [[Rai Südtirol]] in Trentino-Alto Adige.
* [[Rai News 24|Rai News]] (TV e teletext), realizza il canale tv Rai News 24, il sito internet Rai News (in collaborazione con le altre testate giornalistiche dell'azienda pubblica) e Rai Televideo;
* [[Giornale Radio Rai]] (Radio), cura la parte informativa trasmessa da Rai Radio 1, Rai Radio 2 e Rai Radio 3;
* [[Rai Parlamento]] (TV e radio), realizza programmi di natura parlamentare trasmessi sulle tre reti tv generaliste e produce il canale radio tematico [[Rai GR Parlamento|Rai Gr Parlamento]];
* [[Rai Sport]] (TV), segue gli eventi sportivi con notiziari e programmi diffusi sui tre canali televisivi generalisti e Rai News 24 e suisul duecanale canali tematici:tematico [[Rai Sport 1]](rete e [[televisiva)|Rai Sport 2]].
 
=== [[CCISS|Rai CCISS]] ===
{{Vedi anche|Centro di coordinamento informazioni sulla sicurezza stradale}}
Il Centro di coordinamento sulla sicurezza stradale "viaggiare informati" è un servizio di pubblica utilità della Rai nato nel 1990. Realizza notiziari informativi sul traffico sia per la tv, su Rai News 24, che per la radio, Rai Radio 1, Rai Radio 2, Rai Radio 3, con Onda Verde, e Rai IsoRadio. Con l'autoradio dotata dell'RDS-TA e RDS-TP è possibile, mentre si ascolta un altro programma o una registrazione, ottenere il passaggio automatico dei notiziari Onda Verde a condizione che le funzioni RDS TA e TP siano attivate.
Il Centro di coordinamento informazioni sulla sicurezza stradale "viaggiare informati" è un servizio di pubblica utilità della Rai nato nel 1990. Realizza notiziari informativi sul traffico sia per la tv, su Rai News 24, che per la radio, Rai Radio 1, Rai Radio 2, Rai Radio 3, con Onda Verde, e Rai IsoRadio. Con l'autoradio dotata dell'RDS-TA e RDS-TP è possibile, mentre si ascolta un altro programma o una registrazione, ottenere il passaggio automatico dei notiziari Onda Verde a condizione che le funzioni RDS TA e TP siano attivate.
 
=== [[Televideo|Rai Televideo]] ===
La Rai offre la possibilità di accedere ad un numero elevato di informazioni tramite il proprio teletex[[teletext]] denominato Rai Televideo trasmesso su tutte le reti in onda sul digitale terrestre. Via satellite il servizio è ricevibile solamente sui primi tre canali generalisti non in versione HD.
 
Sulle frequenze di Rai 3 alcune pagine di Rai Televideo sono a carattere regionale prodotte da ogni singola sede regionale della Rai.
 
=== Rai.it - Internet ===
L'azienda pubblica con Rai.it offre una moltitudine di servizi via internet tra i quali news, tv, radio e sport.
L'azienda pubblica permette di fruire tramite Rai.it di una moltitudine di servizi primi fra i quali la possibilità di seguire integralmente in streaming tutta la programmazione in diretta delle 14 reti televisive e delle 10 radiofoniche con servizi di podcast e on demand delle relative trasmissioni, nonché consultazione di notizie (curate da Rai News), sport, guida ai programmi e scaricare applicazioni.
 
Tramite '''Rai Play''', permette di:
Il sito permette di rivedere, tramite Rai Replay, fino a sette giorni precedenti le trasmissiomi andate in onda su Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai 5, Rai Premium, Rai Gulp e Rai YoYo.
* seguire in diretta streaming i 13 canali tv: Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai 4, Rai 5, Rai News 24, Rai Sport, Rai Movie, Rai Premium, Rai Yoyo, Rai Gulp, Rai Storia, Rai Scuola;
* consultare la Guida Tv dei palinsesti di tutte le reti tv e radio;
* rivedere i programmi che si sono persi;
* accedere a una proposta di serie, fiction, film, documentari, concerti andati in onda sui canali Rai.
Rai Play è fruibile, inoltre, da tutti i browser più diffusi sul mercato e sui principali browser di smartphone e tablet iOS, Android e Windows.
 
In alcune regioni autonome sono attivi siti internet Rai propri in lingua:
* [[Rai Südtirol|Rai Sudtirol]], [[Rai Ladinia]], [[Rai Alto Adige]], per la regione Trentino-Alto Adige, rispettivamente in tedesco, ladino e italiano;
* [[Rai Friuli-Venezia Giulia]] e Rai Furlanija- Julijska Krajna, per la regione Friuli-Venezia Giulia, rispettivamente in Italiano, friulano e sloveno.
Rai.it permetteconsente di conoscere, in base ai diversi fusi orari, la programmazione delledei 4 reticanali tv di [[Rai Italia]] diffusediffusi nei quattro continenti.
 
=== Rai Orchestra ===
La televisione pubblica dispone dal 1994 dell'Orchestra Sinfonica Nazionale nata dall'unificazione delle orchestre della Rai di Torino, Milano, Roma e Napoli. L'Orchestra, con sede a Torino presso l'Auditorium Rai di piazza Rossaro, realizza concerti sinfonici trasmessi prevalentemente da Rai Radio 3 e in tv da Rai 5. Si occupa della registrazione di sigle e colonne sonore di programmi televisivi e radiofonici Rai e partecipa a numerosi concerti ed eventi musicali italiani nonché a tournée in Europa (tra le quali in Svizzera e in Russia) e Sud America. L'attualeDa direttoreottobre principale è2016 il prof.direttore Juraj Valčuha mentreè il prof. James Conlon lo sarà a partire da ottobre 2016.
 
=== Rai Eri - Editoria ===
{{vedi anche|Rai Eri}}
Con il marchio ''[[Rai Eri]]'' la società è attiva nel mercato editoriale con diverse pubblicazioni di riviste e libri. Da qualche anno, con lo stesso marchio vengono pubblicati CD e DVD legati ai programmi televisivi prodotti dall'azienda, in precedenza editi da ''[[Rai Trade]]''.
 
Proprio quest'ultima nacque dalle ceneri delle etichette discografiche ufficiali gestite dalla Rai, mediante le quali venivano stampate e diffuse tutte le opere musicali legate alla TV a partire dal 1957 (prevalentemente colonne sonore e sigle): ''[[Cetra (casa discografica)|Cetra]]'', poi fusa con la ''[[Fonit]]'' in ''[[Fonit Cetra]]'', e successivamente in ''Nuova Fonit Cetra''.
 
=== Innovazione e ricerca ===
Riga 718 ⟶ 726:
* [[Struttura Grandi Eventi]]
* [[Rai Teche]]
* [[Rai Way]]
 
[[Rai Cultura]] è una struttura che si occupa di programmi educativi sulle tre reti televisive e dispone anche di tre canali televisivi dedicati, [[Rai 5]], [[Rai Scuola]] e [[Rai Storia]].[[File:Studi Rai di Via Asiago 10.jpg|thumb|palazzina degli studi di Radio Rai in via Asiago n.10 a Roma]][[Rai International|Rai InternazionalInternazionale]]e era una struttura che produceva e trasmetteva programmi televisivi e radiofonici per gli italiani nel mondo attraverso tre canali televisivi satellitari e un canale radiofonico chiamato ex [[Rai Internazionale Radio]] ex Satelradio, ex Rai Italia Radio. Gestiva inoltre ''Italica'', un portale web dedicato alla promozione della lingua italiana.
 
[[Rai Teche]] conserva l'archivio audiovisivo della RAI.
Riga 759 ⟶ 768:
|-
|Milano
| [[Centro di produzione Rai di Milano|CPCPTV Corso Sempione]] - Corso Sempione, 27
| 5 studi
|-
|Milano
| [[EastCentro Enddi Studiosproduzione viaRai Mecenatedi Milano|CPTV East End StudiosMecenate]] - Via Mecenate, 76
| 45 studi + 1 auditorium
|-
|Napoli
| [[Centro di produzione Rai di Napoli|CP Viale Marconi]], 9
| 36 studi + 1 auditorium
|-
|Torino
Riga 803 ⟶ 812:
Le sedi regionali sono 21, una per ogni regione e provincia autonoma, ognuna con diffusione sul territorio di competenza. Ad eccezione delle sedi di di [[Abruzzo]] e [[Calabria]], che hanno rispettivamente le sedi principali a [[Pescara]] e a [[Cosenza]], queste si trovano tutte nel capoluogo. A queste si aggiungono i 4 centri distaccati di [[Udine]], [[Catania]], [[L'Aquila]] e [[Sassari]].
 
Inoltre, le sedi di [[Bari]], [[Bologna]], [[Firenze]], [[Genova]], [[Palermo]], [[Torino]], [[Milano]] e [[Trieste]] realizzano anche delle rubriche settimanali in onda su [[Rai 3]] e [[Rai 5]].
 
La sede regionale del Trentino-Alto Adige realizza autonomamente un canale tv regionale chiamato [[Rai Südtirol|Rai Sudtirol]] e uno radio Rai SudtirolSüdtirol radioRadio entrambi in lingua tedesca. Ugualmente l'omologa del Friuli-Venezia Giulia con la rete tv [[Rai 3 BIS FJK|Rai 3 Bis FJK]] e quella radio [[Rai Radio Trst A]] ambedue in lingua slovena.
 
=== Sedi di corrispondenza dall'estero ===
Riga 811 ⟶ 820:
La Rai dispone di un vasto numero di sedi di corrispondenza dall'estero dove lavorano stabilmente diversi giornalisti (dipendenti dalla Direzione corrispondenti esteri) che producono servizi e reportage per le testate e i programmi dell'azienda con i quali spesso si collegano in diretta.
 
* [[Berlino]], {{DEU}}: [[Rino Pellino, [[Nicoletta Manzione]]
* [[Bruxelles]], {{BEL}}: [[Alberto Romagnoli]] (resp. per l'[[Unione europea|UE]]), [[Antonio Preziosi]]
* [[Gerusalemme]], {{ISR}}: [[Piero Marrazzo]]
Riga 820 ⟶ 829:
* [[Pechino]], {{CHN}}: [[Claudio Pagliara]]
* [[Mosca (Russia)|Mosca]], {{RUS}}: [[Marc Innaro]]
* [[Istanbul]], {{TUR}}: sede vacante dopo pensionamento di Emanuele Fiorilli
* [[Nairobi]], {{KEN}}: Enzo Nucci
* [[Rio de Janeiro]], {{BRA}}: [[Eugenio De Paoli]]
 
I precedenti uffici di corrispondenza da [[Beirut]], [[Buenos Aires]], [[Madrid]] e [[Nuova Delhi]] sono stati chiusi nel [[2012]] a seguito di una riduzione dei costi aziendali<ref>[http://www.agenparl.it/articoli/news/esteri/20120413-rai-vernetti-giulietti-risoluzione-su-sedi-estere RAI: VERNETTI-GIULIETTI, RISOLUZIONE SU SEDI ESTERE - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/04/27/licenzia-taglia-sprechi/196034/ ‘La Rai licenzia, ma non taglia gli sprechi' – Il Fatto Quotidiano TV<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.primaonline.it/2012/04/05/104506/rai-assemblea-dei-cdr-immobilismo-sul-fronte-dello-sviluppo/ Assemblea dei Cdr Rai: immobilismo sul fronte dello sviluppo | Prima Comunicazione<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Le sedi di [[Mosca (Russia)|Mosca]], [[Istanbul]] e [[Nairobi]], anch'esse chiuse nel [[2012]], sono state in seguito ripristinate (la prima nel [[2013]] e le altre due nel [[2015]]). Le sedi estere, dopo la riduzione degli ultimi anni, sono ora 11.
Riga 828 ⟶ 838:
La Rai, per dovere contrattuale con lo Stato italiano, trasmette da alcune sedi regionali una programmazione più vicina alle popolazioni e alle realtà locali.
=== Trentino-Alto Adige ===
{{Vedi anche|sede Rai di Bolzano|sede Rai di Trento}}
L'esempio più importante di programmazione regionale è rappresentato dalla sede Rai di [[Bolzano]]. La sede Rai del capoluogo [[Provincia autonoma di Bolzano|altoatesino]] - patria, peraltro, dell'[[hockey su ghiaccio]] italiano via etere - ha infatti la possibilità di trasmettere tre tipi di programmazione per i tre gruppi linguistici [[lingua tedesca|tedesco]], [[lingua italiana|italiano]] e [[lingua ladina|ladino]].
 
Riga 842 ⟶ 852:
 
=== Friuli-Venezia Giulia ===
{{Vedi anche|Rai Friuli-Venezia Giulia|Sede Rai di Trieste}}
 
=== Valle d'Aosta ===
Riga 859 ⟶ 869:
 
== ''Governance'' e ''top management'' ==
{{Da aggiornareAggiornare|commento=Regolamento cambiato in seguito alla 'riforma della Rai' di Matteo Renzi 22 dicembre 2015.|arg=televisione|arg2=aziende}}
La Rai è soggetta ad una particolare disciplina di ''[[governance]]'' per tutelare la peculiarità delle attività della stessa. Secondo la legge 3 maggio 2004, n. 112 ([[legge Gasparri]]) il [[consiglio di amministrazione]] non è nominato esclusivamente dagli azionisti: sette consiglieri vengono eletti dalla [[Commissione di Vigilanza RAI|Commissione parlamentare di vigilanza]], due vengono indicati dal [[Ministero dell'Economia e delle Finanze]] che è il maggiore azionista della RAI. I membri del Consiglio d'Amministrazione hanno un termine di mandato di tre anni anche se possono essere nominati di nuovo.
 
Riga 1 003 ⟶ 1 013:
| [[Antonio Campo Dall'Orto]]
|-
| '''Segreteria del Consiglio di Amministrazione'''
| '''Finanza e pianificazione'''
| Nicola Claudio
| Massimo Cappelli
|-
! AREA CORPORATE E SUPPORTO
| '''Comunicazione, relazioni esterne, istituzionali ed internazionali'''
| Giovanni Parapini
|-
| '''SecurityStaff anddel safetyDirettore generale'''
| Guido Rossi
| Genséric Cantournet
|-
| '''Risorse umane e organizzazione'''
| '''Corrispondenti esteri'''
| Paolo Galletti
| Andrea Lorusso Caputi
|-
| '''Comunicazione, relazioni esterne, istituzionali ed internazionali'''
| '''Risorse televisive'''
| Giovanni Parapini
| Andrea Sassano
|-
| '''CoordinamentoAffari sedilegali regionalie societari'''
| Pierpaolo Cotone
| Alessandro Zucca
|-
| '''DirittiCSO sportivi- Security and Safety'''
| Genséric Cantournet
| Pierfrancesco Forleo
|-
| '''Strategie tecnologicheAcquisti'''
| Felice Ventura
| Luigi Rocchi
|-
| '''AffariDiritti legali e societariSportivi'''
| Pier Francesco Forleo
| Salvatore Lo Giudice
|-
| '''CoordinamentoRisorse offerta televisivaTelevisive'''
| Andrea Sassano
| [[Giancarlo Leone]]
|}
 
Riga 1 088 ⟶ 1 097:
| '''[[Rai Premium]]'''
|-
| '''[[Rai YoYo|Rai Yoyo]]'''
| rowspan=2 | [[MassimoLuca LiofrediMilano]]
| rowspan=2 | 2013 luglioaprile [[20112017]]
|-
| '''[[Rai Gulp]]'''
Riga 1 099 ⟶ 1 108:
|-
| '''[[Rai Storia]]'''
| rowspan=2 |[[Silvia Calandrelli]]
| rowspan=2 |20 luglio [[2011]]
|-
| '''[[Rai Scuola]]'''
|-
| '''[[Rai Sport 1(rete televisiva)|Rai Sport]]'''
[[Rai HD|'''Rai Sport + HD''']]
| rowspan=2 | [[Gabriele Romagnoli]]
| [[Gabriele Romagnoli]]
| rowspan=2 | 18 febbraio [[2016]]
| 18 febbraio [[2016]]
|-
| '''[[Rai Sport 2]]'''
|-
|'''[[Rai 3 BIS FJK]]'''
Riga 1 115 ⟶ 1 123:
|-
|'''[[Rai Südtirol]]'''
|Vittorio Longati
|[[Markus Perwanger]]
|1 agosto 2013
|[[2006]]
|}
 
Riga 1 144 ⟶ 1 152:
|'''[[Rai Radio 5 Classica]]'''
|-
|'''[[Rai Radio 6 Teca]]'''
|-
|'''Rai Radio 7 Live'''
Riga 1 157 ⟶ 1 165:
|-
|'''[[Rai Radio Trst A]]'''
|Guido Corso
|Martina Repinc
|3 giugno 2013
|
|-
|'''[[Rai Südtirol]] Radio'''
|Vittorio Longati
|[[Markus Perwanger]]
|1 agosto 2013
|[[2006]]
|}
 
Riga 1 184 ⟶ 1 192:
| 4 agosto [[2016]]
|-
| '''[[RAI News 24|Rai News]]'''
| [[Antonio Di Bella]]
| 3 febbraio [[2016]]
Riga 1 286 ⟶ 1 294:
 
== Convenzioni ==
* '''Con l'[[Italia]]'''<br /> I rapporti con lo Stato italiano sono regolati da una convenzione triennale.<ref>[http://www.comunicazioni.it/it/index.php?IdPag=1176 Illustrazione del testo convenzione]</ref>
'''Con l'[[Italia]]'''<br />
* '''Con la [[Repubblica di San Marino]]'''<br /> La Rai è stata parte attiva nella creazione di [[San Marino RTV]], radiotelevisione pubblica del piccolo stato. L'azienda italiana nomina per essa il direttore generale. A marzo 2008 le due parti hanno rinnovato la convenzione per altri 5 anni.
I rapporti con lo Stato italiano sono regolati da una convenzione triennale.<ref>[http://www.comunicazioni.it/it/index.php?IdPag=1176 Illustrazione del testo convenzione]</ref>
* '''Con [[Euronews]]'''<br /> La Rai è il secondo azionista di riferimento di SOCEMIE, la società che si occupa della gestione del canale all-news [[Euronews]].
 
'''Con la [[Repubblica di San Marino]]'''<br />
La Rai è stata parte attiva nella creazione di [[San Marino RTV]], radiotelevisione pubblica del piccolo stato. L'azienda italiana nomina per essa il direttore generale. A marzo 2008 le due parti hanno rinnovato la convenzione per altri 5 anni.
 
'''Con [[Euronews]]'''<br />
La Rai è il secondo azionista di riferimento di SOCEMIE, la società che si occupa della gestione del canale all-news [[Euronews]].
 
== Finanziamenti pubblici: il canone televisivo ==
Riga 1 300 ⟶ 1 303:
 
In compensazione di questa entrata, la RAI deve rispettare un [[Contratto di servizio Rai|Contratto di servizio]] con lo [[Stato]] italiano, pena una eventuale revoca della [[concessione]] annuale. La concessionaria dal servizio radiotelevisivo pubblico svolge una funzione di [[servizio universale]] di pubblica utilità, ed è interessata da una particolare disciplina rispetto alle emittenti commerciali regolato con il Contratto di Servizio.
 
==Livello di debito==
A marzo 2015 sulla Rai gravava un debito alle banche di 442,9 milioni di euro, secondo la [[Corte dei Conti]].<ref>[http://www.repubblica.it/economia/2015/03/13/news/corte_dei_conti_rai-109444031/ Repubblica.it - Corte dei Conti, alert sul debito della Rai (13 marzo 2015)]</ref>
 
== Critiche ==
Riga 1 369 ⟶ 1 375:
|valign=top|
* [[Peppi Franzelin]]
* [[Maria Brivio]]
* [[Ilaria Moscato]]
* [[Katia Svizzero]]
Riga 1 396 ⟶ 1 403:
 
=== Logo ===
Il primo marchio ufficiale della Rai, così come la prima sigla di apertura delle trasmissioni, fu realizzato nel [[1954]] dal grafico [[Erberto Carboni]]. Il logo era composto da lettere squadrate piatte tutte della stessa altezza, in un [[carattere tipografico]] affine al cosiddetto ''Egiziano''; al di sopra della lettera "i" vi era un grosso punto, a simboleggiare un [[occhio]] (analogamente ai loghi allora utilizzati da [[CBS]] e [[BBC]])<ref name=carboni>[http://sdz.aiap.it/notizie/5036 Articolo di ''SocialDesignZine'' su Erberto Carboni che mostra il primo logo Rai e il logo TV. ]''URL consulato il 26 agosto 2010.''</ref><ref name="storia logo">{{PDF}} [http://www.rai.it/dl/docs/1426244578970Storia_del_logo_Rai.pdf Storia del logo Rai] - ''rai.it''</ref>.
 
Sempre Carboni realizzò un ulteriore logo: un rettangolo nel quale sono tracciate le lettere "T" e "V" (abbreviazione di ''televisione''), intrecciate a simulare il disegno di un'[[antenna]]<ref name=carboni />.
 
<gallery>
File:ProgrammaNazionale.jpg|Monoscopio "Programma Nazionale"<br /> 3 gennaio [[1954]] – 2 gennaio [[1984]]
File:SecondoProgramma.jpg|Monoscopio "Secondo Programma"<br />4 novembre [[1961]] – ottobre [[1983]]
File:ReteTV3.jpg|Logo "Rete 3"<br />dicembre [[1979]] – ottobre [[1983]]
</gallery>
 
Nei primi [[anni 1970]] il grafico Alberto Ribera rielaborò il logo di Carboni, con la scritta ''rai'' tutta in caratteri minuscoli (nella quale le lettere ''r'' e ''a'' si fondevano) e in un font dalle forme più morbide e curvilinee; sul finire del decennio apparve un ulteriore versione di tale simbolo, sempre con la scritta ''rai'' minuscola, ma stavolta con le lettere distanziate. Entrambe queste soluzioni rimasero scarsamente utilizzate<ref name="storia logo" />.
 
Tra il 1982 e il 1983 l'azienda adottò un nuovo marchio, realizzato dallo studio grafico ''ARA'' di [[Cusano Milanino]]<ref>[http://www.aranet.it/doc/graph02.html Loghi ufficiali della Rai tra il 1983 e il 2000 (prima versione)] nella galleria online dello studio grafico ''ARA''.</ref>. Il nuovo logo presentava la scritta ''RAI'' tutta maiuscola, con le tre lettere raccordate tra loro nella parte bassa. Contestualmente le tre reti televisive assumono le denominazioni ufficiali di [[Raiuno]], [[Raidue]] e [[Raitre]]. Ad ognuno dei tre canali viene associato un colore: il blu è appannaggio di Raiuno, il rosso di Raidue e il verde di Raitre (in sintesi, i 3 [[colori primari]] delladello spettro catodico RGB usato nella [[televisione a colori]]). Per ciascuna delle tre emittenti viene introdotta una variante del logo, nella quale, accanto alla parola "RAI", appare la parola "UNO", "DUE" o "TRE", disegnata in una colorazione più chiara. Ognuno dei tre canali adotta inoltre per simbolo anche una forma geometrica tridimensionale<ref name="storia logo" />:
 
{| border="0" cellpadding="2" cellspacing="1" style="border:1px solid #aaa"
<gallery>
|- align=center
File:Raiuno Logo 1986.png|ottobre [[1983]] – 1º novembre [[1987]]
!height="150px" bgcolor="#F9F9F9" | [[File:RAIUNO vecchio logo.svg|130px]]
File:Raidue Logo 1986.png|ottobre [[1983]] – 1° novembre [[1987]]
!height="150px" bgcolor="#F9F9F9" | [[File:RAIDUE vecchio logo.svg|130px]]
File:Raitre Logo 1986.png|ottobre [[1983]] – 1° novembre [[1987]]
!height="150px" bgcolor="#F9F9F9" | [[File:RAITRE vecchio logo1.svg|130px]]
</gallery>
|-
 
!width="150px" colspan="1" bgcolor="#CCCCCC" | <small> Una [[sfera]] blu è il marchio storico di RaiUno<ref name="logo">Il logo qui riportato è quello del 1988, in precedenza le scritte erano più arrotondate.</ref></small>
<gallery>
File:RAIUNO!width="150px" vecchiocolspan="1" bgcolor="#CCCCCC" logo.svg|Una sfera<small> bluUn [[cubo]] rosso è il marchio storico di RaiUnoRaiDue<ref name="logo" />Il logo qui riportato è quello del 1988, in precedenza le scritte erano più arrotondate.</refsmall>
File:RAIDUE!width="150px" vecchiocolspan="1" bgcolor="#CCCCCC" logo.svg| <small> Un cubo[[tetraedro]] rossoverde è il marchio storico di RaiDueRaiTre<ref name="logo" /></small>
|}
File:RAITRE vecchio logo1.svg|Un tetraedro verde è il marchio storico di RaiTre<ref name="logo" />
</gallery>
 
Nel settembre [[1988]] il logo del 1983 viene ulteriormente aggiornato da Giorgio Macchi, che ridisegna le lettere separate e con gli angoli vivi, andando ad aggiungere sulla stanghetta trasversale della lettera "A" di "RAI" una piccola riproduzione del tricolore italiano, dapprima disegnata con le bande orizzontali, poi trasformate in verticali. Le tre figure geometriche solide simbolo delle tre reti vengono mantenute, ma ridisegnate con la superficie rigata. Con l'introduzione di questa identità, le vecchie versioni di logo della Rai scomparvero quasi completamente dalla comunicazione aziendale, fatte salve rare eccezioni<ref name="storia logo" />
 
Nel [[2000]], sotto la direzione di [[Pierluigi Celli]], i vecchi loghi vengono abbandonati e sostituiti da un nuovo identificativo, raffigurante al centro una farfalla, con i bordi delle ali raffiguranti il profilo di un volto umano, a sinistra della quale appare la scritta ''Rai'' (realizzata in un carattere della famiglia [[Futura (carattere)|Futura]]); lo spazio a destra viene impiegato per l'aggiunta di eventuali parole, ("Uno", "Due", "Tre" e "Sport"). Il cambio di logo viene annunciato dal [[Corriere della Sera]] il 16 marzo 2000<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2000/marzo/16/Rai_farfalla_scaccia_cavallo_co_0_0003169137.shtml Articolo del ''Corriere della sera'' in cui si annuncia il cambio di grafica, 16 marzo 2000.]</ref>. Il passaggio alla nuova grafica è graduale e il culmine del restyling avviene tra il 21 settembre 2003 e il 1º gennaio [[2004]]<ref name="storia logo" /><ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2003/09_Settembre/19/annunciatrici.shtml Articolo del ''Corriere della sera'' in cui si annuncia il restyling del 21 settembre 2003]</ref>. I colori sociali delle tre televisive reti televisive rimangono gli stessi, ma spariscono le tre forme geometriche.
 
<gallery>
File:rai uno.svg|23 ottobre [[2000]] – 17 maggio [[2010]]
File:Rai Due - logo vecchio (2000-2010).svg|23 ottobre [[2000]] – 17 maggio [[2010]]
File:rai tre.svg|23 ottobre [[2000]] – 17 maggio [[2010]]
</gallery>
 
Il 18 maggio [[2010]], in corrispondenza del passaggio al digitale terrestre in cinque regioni, la RAI uniforma la propria identità, imponendo loghi che adottano una geometria semplice basata su un rettangolo composto da due quadrati, mentre la farfalla dopo 10 anni sparisce. Nel primo quadrato che nei canali Rai Gulp e Rai Yoyo prende la forma di un fumetto appare la scritta ''Rai'', mentre nel secondo il nome del canale in cifre come avvenuto nel 2008 per Rai 4; il font usato è sempre della famiglia [[Futura (carattere)|Futura]]. I loghi sono bianchi (semitrasparenti, per evitare che si verifichi l'effetto "sovraimpressione" sui televisori al plasma), hanno struttura rettangolare per adattarsi al formato 16:9 e sono basati su modelli già in uso presso altre aziende televisive straniere<ref>{{cita news|url=http://www.digital-sat.it/new.php?id=22090|titolo=Rai: la nuova offerta digitale|autore=Digital-Sat.it|data=30 aprile 2010}}</ref>. I logo sono stati esposti in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino dal 13 al 17 maggio 2010 e il rebranding culmina a novembre 2010, quando le tre reti televisive generaliste adottano dei nuovi bumper e grafiche. Per i canali [[Radio Rai]] il logo è simile, ma ci sono due piccoli triangoli sopra e sotto il quadrato (ad indicare il selettore della [[sintonia]] degli apparecchi radiofonici)<ref name="storia logo" />.
 
Dal 12 settembre 2016 la RAI modifica il logo dei canali da Rai 1 a Rai 4: rimane il quadrato, che si ingrandisce e diventa più bianco, meno trasparente, e scompare il riquadro del numero, il quale, si avvicina alla scritta Rairimpicciolisce. Il nuovo logo non è più in alto a destra ma si sposta a sinistra ad eccezione della trasmissione di eventi sportivi e deldei programmaprogrammi Reazione a catena e L'eredità dove viene posizionato in alto a destra. Questo processo di restyling verrà esteso anche alle reti tematiche il 10 aprile 2017.
 
{| border="0" cellpadding="2" cellspacing="1" style="border:1px solid #aaa"
<gallery widths="150px">
|- align=center
<!-- LA CANCELLAZIONE IMMOTIVATA DELLE IMMAGINI È UN VANDALISMO E NON SARÀ TOLLERATA -->
!height="150px" bgcolor="#F9F9F9" | [[File:RAI TV.png|130px]]
File:RAI TV.png|Logo TV di Erberto Carboni usato dal 1954 al 1986 nella sigla di apertura trasmissioni
!height="150px" bgcolor="#F9F9F9" | [[File:RAI 1954.png|130px]]
File:RAI 1954.png|Logo RAI utilizzato dal 1954 fino al 1982.
!height="150px" bgcolor="#F9F9F9" | [[File:Logo Rai 1982.png|130px]]
<!-- VIETATO CANCELLARE LE IMMAGINI SENZA MOTIVO -->
!height="150px" bgcolor="#F9F9F9" | [[File:RAI alt Logo.svg|130px]]
File:Logo Rai 1982.png|Logo RAI utilizzato dal 1982 al 1988.
!height="150px" bgcolor="#F9F9F9" | [[File:RAI logo.svg|130px]]
<!-- LA CANCELLAZIONE IMMOTIVATA DELLE IMMAGINI È UN VANDALISMO E NON SARÀ TOLLERATA -->
!height="150px" bgcolor="#F9F9F9" | [[File:RAI — Radiotelevisione italiana (logo).svg|130px]]
File:RAI alt Logo.svg|Logo della RAI usato dal 1988 al 30 settembre 2000.<ref>La data si riferisce al suo periodo di utilizzo ufficiale. ''De facto'' è stato usato ancora per parecchio tempo, ed è stato ancora presente nel marchio [[Rai Sat]] fino al 18 maggio 2010. È stato usato nel logo di [[Rai Sport]] fino al 2003/2008 e per Rai Notte fino al 2010. Rimase altresì in uso per [[Rai Nettuno Sat Uno]] e nelle sigle delle prove tecniche di trasmissione delle reti RAI. La barra trasversale tricolore della '''A''' dal 1988 al 1991 aveva le strisce orizzontali</ref>.
|-
<!-- VIETATO CANCELLARE LE IMMAGINI SENZA MOTIVO -->
!width="150px" colspan="1" bgcolor="#CCCCCC" | <small> Logo TV di Erberto Carboni usato dal 1954 al 1986 nelle sigle di apertura e chiusura delle trasmissioni.</small>
File:RAI logo.svg|Logo Rai usato dal 1º ottobre [[2000]] al 17 maggio [[2010]]
!width="150px" colspan="1" bgcolor="#CCCCCC" | <small> Logo RAI utilizzato dal 1954 fino al 1982.</small>
<!-- LA CANCELLAZIONE IMMOTIVATA DELLE IMMAGINI È UN VANDALISMO E NON SARÀ TOLLERATA -->
!width="150px" colspan="1" bgcolor="#CCCCCC" | <small> Logo RAI utilizzato dal 1982 al 1988, nell'istantanea finale della sigla di chiusura delle trasmissioni utilizzata dal 1986 al 1988.</small>
File:RAI — Radiotelevisione italiana (logo).svg|Logo attuale Rai, in uso dal 18 maggio [[2010]].
!width="150px" colspan="1" bgcolor="#CCCCCC" | <small> Logo della RAI usato dal 1988 al 30 settembre 2000.<ref>La data si riferisce al suo periodo di utilizzo ufficiale. ''De facto'' è stato usato ancora per parecchio tempo, ed è stato presente nel marchio [[Rai Sat]] fino al 18 maggio 2010. È stato usato nel logo di [[Rai Sport]] fino al 2003/2008 e per Rai Notte fino al 2010. Rimase altresì in uso per [[Rai Nettuno Sat Uno]] fino al 2014 e nelle sigle delle prove tecniche di trasmissione delle reti RAI in onda fino al 2012. La barra trasversale tricolore della '''A''' dal 1988 al 1991 aveva le strisce orizzontali, come la bandiera ungherese capovolta.</ref></small>
</gallery>
!width="150px" colspan="1" bgcolor="#CCCCCC" | <small> Logo Rai usato dal 1º ottobre [[2000]] al 17 maggio [[2010]].</small>
!width="150px" colspan="1" bgcolor="#CCCCCC" | <small> Logo Rai, usato dal 18 maggio [[2010]].</small>
|}
 
==== LogoLoghi identificativi trasmessi in sovrimpressione durante i programmi ====
{{E|Davvero di rilevanza enciclopedica riportare tutti i dettagli grafici delle sovraimpressioni della RAI?|televisione|ottobre 2016}}
{{F|televisione|agosto 2010|manca qualunque riferimento!}}
Nei suoi primi anni di vita, la Rai operava in condizione di [[monopolio]] e non aveva bisogno di un logo per distinguersi dalla concorrenza. Con la nascita delle [[televisioni private]] la Rai ha adottato un logo identificativo, che ha modificato in seguito diverse volte:
Riga 1 458 ⟶ 1 456:
* Dal 21 aprile [[1986]] al 4 ottobre [[1987]]: il logo subisce delle modifiche: viene rimpicciolito e collocato fisso all'angolo in basso a destra del teleschermo.
* Dal 5 ottobre [[1987]]: ai loghi delle tre reti la RAI aggiunge la cifra di rete scritta in lettere (in video appaiono dunque gli ident ''RAIUNO'', ''RAIDUE'' e ''RAITRE'').
* Dal 25 marzo [[1991]] all'11 aprile [[1993]]: i loghi vengono privati del contorno nero. Questi loghi erano talvolta personalizzati:
*:* Per la trasmissione ''[[Piacere Raiuno]]'' veniva aggiunta, sopra il logo RAIUNO, la dicitura ''PIACERE'';
** Questi loghi erano talvolta personalizzati:
**:* Per lale trasmissionerubriche del DSE - ''[[PiacereDipartimento Scuola RaiunoEducazione]]'' veniva aggiuntaaggiunto, sopra ili logologhi RAIUNOdi rete, la diciturascritta ''PIACEREDSE'';, sempre con la titolatrice elettronica.
*** Per le rubriche del ''DSE - [[Dipartimento Scuola Educazione]]'' veniva aggiunto, sopra i loghi di rete, la scritta ''DSE'', sempre con la titolatrice elettronica.
* Dal 12 aprile al 19 settembre [[1993]] i loghi vengono stilizzati e ombreggiati di nero. Il font di questo logo ricorda, lontanamente, quello del logo ufficiale del [[1983]].
* Dal 20 settembre [[1993]] al 2 ottobre [[1994]]: vengono cambiati i loghi, che ora rispecchiano fedelmente le seconde versioni dei loghi ufficiali del [[1983]]. In alcune trasmissioni essi si spostano dall'angolo in basso a sinistra a quello in alto a destra.
** Dall'8 dicembre [[1993]] al 6 gennaio [[1994]] su [[Rai 2]], durante i film serali in occasione delle festività natalizie, il tradizionale logo viene colorato di rosso e inserito sotto la scritta "Auguri" color oro.
* Dal 3 ottobre [[1994]] al 14 ottobre [[2000]]: il logo viene rimpicciolito di poco.
** NelDal [[1997]] -al [[19982000]], [[Rai 3]] adotta un logo per i film e i telefilm in 1º visione, con il tetraedro verde e la scritta "Le prime di RAITRE".
** Per il programma ''[[Pinocchio (programma televisivo)|Pinocchio]]'' (andato in onda dal 1997 al 2000, prima su Rai 1 e poi su Rai 2) veniva affiancato al logo di rete un piccolo personaggio stilizzato col naso lungo, una sorta di simbolo di pinocchio, che si "sedeva" letteralmente sulla "R", lettera iniziale del logo di Rai 1 o Rai 2.
** Dal 25 dicembre [[1999]] al 6 gennaio [[2000]]: in sostituzione del tradizionale logo RAIDUE, ne vediamocompare un altro con la scritta rai2000, bianca con il rai2 rosso e con un carattere diverso da quello classico. Dal 7 gennaio [[2000]], si è ritornati al tradizionale logo RAIDUE.
* Dal 15 ottobre [[2000]] al 20 settembre [[2003]]: i classici loghi delle tre reti (la sfera blu di [[Rai 1]], il cubo rosso di [[Rai 2]] e il tetraedro verde di [[Rai 3]], presenti nei bumpers dei promo e in alcuni bumpers pubblicitari) furono abbandonati e sostituiti da un nuovo logo a forma di farfalla bianca, con i bordi delle ali raffiguranti il profilo di un volto umano. Il logo è composto: al centro c'è la farfalla; a sinistra della medesima la scritta ''Rai'' e a destra la cifra di rete scritta in lettere.
** Dall'agosto [[2002]], è stato aggiunto un logo con la farfalla rossa, che indica le trasmissioni adatte al solo pubblico adulto.
* Dal 21 settembre [[2003]] al 1617 maggio [[2010]]: cambia leggermente il logo delle 3 emittenti; la base rimane la medesima farfalla con l'aggiunta di un alone colorato esterno: blu per Rai 1, rosso per Rai 2 e verde per Rai 3.
** Il 12 giugno [[2004]] viene ideato un logo da attribuire alle trasmissioni sportive: Rai - farfalla - Sport (contornato di giallo). Mentre per i programmi di Rai Educational, il logo della rete si alternava con un altro logo composto da: Rai - farfalla - Edu (tutto con contorno bianco)
** Da luglio [[2007]] la Rai ha aggiunto alle rispettive grafiche che appaiono durante i promo, anche l'indirizzo internet: www.rai.it. Lo si può trovare sotto al rettangolino dei rispettivi loghi di rete.
** Dal 30 novembre [[2007]]: alla farfalla rossa introdotta nell'agosto [[2002]] si affianca quella gialla, che invece indica i programmi adatti ai bambini alla presenza dei genitori.
** Dal 14 giugno-15 giugno [[2009]]: i canali [[Rai Gulp]] e [[Rai Sport Più]] cambiarono logo diventando simili a quelli di [[Rai Storia]] e [[Rai 4]].
* Dal 1718 maggio [[2010]]: gli identificativi in sovrimpressione sono basati sul nuovo logo rettangolare. I loghi hanno struttura orizzontale per adattarsi al formato 16:9. Per i canali generalisti e semi-generalisti i due quadrati sono ben visibili, invece per i canali tematici è visibile solo il primo quadrato. La farfalla continua ad apparire saltuariamente nel riquadro più a sinistra del nuovo logo fino al 3 gennaio [[2011]] per le tre reti generaliste oppure il 4 gennaio dello stesso anno per le altre.
* Il 22 novembre [[2010]] con la nascita di [[Rai 5]] in sostituzione di [[Rai Extra]] il logo di Rai 5 ha presentato per tutto il giorno la sua animazione : il numero 5 si ribaltava mostrando la scritta Extra.
** Nello stesso giorno fu introdotta una nuova grafica per la classificazione dei programmi per un pubblico ristretto: una barra colorata appare sotto il logo Rai, gialla per i programmi adatti ai bambini con la presenza dei genitori, rossa per i programmi adatti al solo pubblico adulto.
** L'alternanza Rai/farfalla succitata è stata abbandonata nel gennaio [[2011]]: il 3 gennaio per le tre reti generaliste, il giorno successivo per tutti gli altri canali.
** Quando è in onda un programma correlato, a intervalli regolari il logo di rete si trasforma in quello di [[Rai Edu]] o [[Rai Sport]] (in dettaglio, il quadrato di destra si ribalta mostrando la dicitura Edu o Sport).
[[File:Logo Rai150.jpg|thumb|upright=0.7|Logo Rai150°]]
* Dal 17 ottobre [[2010]] e per tutto il [[2011]] viene utilizzato un logo in occasione dei programmi sul 150º dell'Unità d'Italia. Il quadrato di destra, a intervalli regolari, si ribalta mostrando un quadrato con sfondo il tricolore e su scritto "150°" in grassetto, bianco.
* Dal 15 settembre 2012, quando un programma Rai viene trasmesso anche su Rai HD sotto il logo di rete appare la scritta "HD ch. 501" (ch. sta per canale).**
* Il 25 febbraio 2013, durante la puntata speciale di [[Porta a Porta]] e il giorno successivo durante la puntata speciale di ''[[Unomattina|1Mattina]]'' dedicate alle elezioni, il logo di Rai 1 ha presentato una nuova animazione: a intervalli regolari si ribalta, mostrando il logo del Tg1 (trasparente come il logo di tutti i canali Rai in uso dal 18 maggio 2010 e diverso da quello usato durante la trasmissione del Tg1). Questa animazione è ancora visibile in alcune puntate speciali di Porta a Porta ed è stata visibile nella prima puntata dell'edizione 2014/2015 di [[''Unomattina]]''.
* Sempre nel 2013, con il passaggio della rubrica TGR Montagne su Rai 5, il canale ha presentato una nuova animazione, simile a quella di Rai 1 dove il logo si ribalta mostrando il logo del Tg1 (trasparente come il logo dei canali Rai in uso dal 18 maggio 2010 e diverso da quello usato durante la trasmissione tg); ad intervalli regolari il logo di Rai 5 si ribalta mostrando il logo del TGR usato dal 2010 al 2015 prima del passaggio alla digitalizzazione (trasparente come il logo dei canali Rai in uso dal 18 maggio 2010 e diverso da quello usato durante la trasmissione normale del tg e delle altre rubriche del tg).
* Dall'ottobre 2013, durante la replica di ''[[Pechino Express]]'' il logo di Rai Premium ha presentato una nuova animazione: quando su Rai Premium viene trasmessa la replica dei principali programmi Rai tra cui ''[[Tale e quale show]]'', [[''Pechino Express]]'' e ''[[Ballando con le stelle]]'' la scritta Premium si ribalta mostrando il numero 1 o 2 dei loghi di Rai 1 o Rai 2 (che sta ad indicare i canali dove vengono trasmessi originariamente questi programmi e leggermente diverso da quello originale del canale).
* Sempre dall'ottobre 2013, con l'arrivo della replica di ''[[TV Talk]]'' su Rai 5, programma di [[Rai Cultura]] (ex Rai Educational), come sulle altre tre reti generaliste, quando c'era un programma di Rai Educational, il numero 5 si ribalta mostrando la scritta Edu. Quest'animazione è stata abolita a novembre dello stesso anno quando la replica è passata su [[Rai Storia]].
* Dal luglio 2014 con il cambio di nome da [[Rai Cultura|Rai Educational]] a [[Rai Cultura]] viene presentata una nuova animazione: quando c'è un programma [[Rai Cultura]] a intervalli regolari il numero del logo del canale (Rai 1, Rai 2, Rai 3 e Rai 5) si ribalta mostrando la scritta "Cultura".
* Dal 9 settembre 2014 l'animazione del logo di [[Rai 1]] che si alterna col logo del [[Tg1]] (diverso da quello usato durante la trasmissione del Tg1) viene modificata: a intervalli regolari il logo di Rai 1 si ribalta mostrando il nuovo logo del Tg1 in uso dal 9 giugno 2014 (trasparente come il logo di tutti i canali Rai in uso dal 18 maggio 2010 e diverso da quello usato durante la trasmissione del Tg1). Questa animazione è visibile dalla seconda puntata dell'edizione 2014/2015 di [[''Unomattina]]'' e dall'edizione 2015 di ''Unomattina estate''.
* Il 1º aprile 2015 durante la messa in onda dei programmi ''[[L'eredità (programma televisivo)|L'eredità]]'' e ''[[Affari tuoi]]'', in occasione del [[pesce d'aprile]], accanto al logo di Rai 1 viene aggiunto un pesciolino bianco che viene catturato da un amo mostrando la dicitura ''aprile''. Infatti, in quel giorno, durante la programmazione dei due giochi televisivi, era avvenuto uno scambio di conduzione tra [[Flavio Insinna]] e [[Carlo Conti (conduttore televisivo)|Carlo Conti]].
* Verso febbraio 2016 l'alternanza Rai 1-2-3 Sport/Cultura/Tg1 viene abolita e durante i programmi in cui avveniva l'animazione rimane il logo fisso del canale.
* Il 12 settembre 2016 parte il restyling dei loghi e delle grafiche dei canali Rai con Rai 1, Rai 2, Rai 3 e Rai 4. Il logo viene privato del contorno quadrato attorno al numero, ingrandito e spostato a sinistra, sempre in alto salvo durante la trasmissione di eventi sportivi e deldei programmaprogrammi ''[[Reazione a catena - L'intesa vincente|Reazione a catena]]'' e L'eredità. Inoltre, dopo i primi giorni il logo scompare durante le pause pubblicitarie incluse le telepromozioni all'interno dei programmi.
* Il 5 febbraio 2017 cambia la posizione del logo dei canali tematici, che vengonovenendo così spostati in alto a sinistra allineandosi a quelli dei generalisti, che per l'occasione vengono rimpiccioliti.
 
=== Seganle orario Rai ===
Il '''segnale orario Rai''' è un servizio utilitario gestito dall'[[Istituto nazionale di ricerca metrologica]]. Viene diffuso anche dalla [[Rai]] sulle emittenti televisive ([[Rai 1]], [[Rai 2]], [[Rai 3]], [[Rai Med]]) e radiofoniche ([[Rai Radio 1]], [[Rai Radio 2]], [[Rai Radio 3]], [[Isoradio]], [[Rai Filodiffusione]]).
[[File:Leap second 2012 - segnale orario.ogg|thumb|Segnale orario che mostra l'aggiunta del [[secondo intercalare]] alle 01:59:60 CEST del 1º luglio 2012]]
 
L'attività di disseminazione di segnali di tempo campione, è iniziata nel 1942 con l'invio alla Rai dei segnali orari ed è stata successivamente estesa con le trasmissioni di tempo e frequenza campione su [[onde corte]] (IBF, 1951), con l'esecuzione di misure giornaliere sui segnali di sincronismo di quadro televisivi per il confronto di oscillatori remoti (1970), con l'aggiunta del codice di data sui segnali orari Rai (1979), con la generazione di un codice telefonico di data distribuito via modem (1991), ottenibile selezionando i numeri +39 011 3919 263/264, e con quella di un servizio NTP ([[Network Time Protocol]]) di disseminazione su rete informatica (indirizzi ntp.inrim.it, ntp1.inrim.it, ntp2.inrim.it).
 
Nelle trasmissioni radio della [[Rai]] il segnale orario è costituito da una serie di impulsi sonori preceduta da una sequenza di toni audio a variazione di frequenza contenenti varie informazioni sulla data, l'ora, eventuale [[ora estiva]] ed altro.<br />
La sequenza di codici che precede la lettura dell'ora esatta è un segnale orario codificato (SRC) che viene generato dall'[[INRIM]] ed è utilizzato per diffondere capillarmente in tempo reale in [[Italia]] la scala di tempo nazionale [[UTC]]. Questo segnale viene generato ogni minuto partendo da uno strumento atomico (al [[Cesio (elemento chimico)|cesio]]) ed è inviato ogni minuto dall'[[Istituto nazionale di ricerca metrologica]] alla sede [[Rai]] di [[Torino]]; da qui viene ritrasmesso fino a [[Roma]]. Dalla sede romana il segnale di tempo viene quindi trasmesso quando è ritenuto opportuno (solitamente ogni ora o alla mezz'ora o prima dei giornali radio al minuto 45, salvo eccezioni soprattutto in concomitanza con radiocronache dirette di eventi sportivi o di avvenimenti di grande importanza).
 
Il segnale è costituito da due segmenti di codice generati a partire dal secondo 52 e 53 di ogni minuto, la cui durata è rispettivamente di 960 e 480 millisecondi. Il codice prevede l'impiego di due toni in banda audio: un tono a 2&nbsp;kHz ed uno a 2,5&nbsp;kHz; ogni tono ha una durata di 30 millisecondi.<ref>[http://www.inrim.it/res/tf/src_i.shtml Pagina di spiegazione dei codici sul sito ufficiale di INRIM.]</ref><ref>[http://www.italianmec.com/docfiles/pubblicazioni/TM3%20284-288.pdf Orologio sincronizzato da segnali di tempo campione IEN/RAI con decodificatore realizzato mediante DSP.]</ref>
La serie di impulsi che segue è costituita da sei impulsi di riferimento della durata di un decimo di secondo emessi ogni secondo partendo dal 54 e saltando quello che dovrebbe stare al secondo 59. Ciascun impulso è costituito da 100 cicli di una sinusoide alla frequenza di 1000&nbsp;Hz.
 
Dal [[1998]] il segnale orario radiofonico potrebbe essere seguito da annunci commerciali.
 
[[Immagine:Segnale orario.png|thumb|upright=1.6|Segnale orario attuale, molto raro da vedersi.]]
In tv il segnale orario andava in onda abitualmente prima delle edizioni principali dei telegiornali (ad es. il [[TG1]] delle 20:00, pratica ormai in disuso), ma il suo uso principale era ed è tuttora quello di riempitivo in caso di un problema tecnico, durante qualche sciopero e per colmare i tempi morti. Spesso allo scoccare dell'ora si può udire il medesimo segnale sonoro-vocale diffuso alla radio. Oggi, a causa dell'affollamento pubblicitario, il segnale orario è sempre stato meno usato, fino a sparire il 31 dicembre [[2016]]. Con l'avvento alla TV digitale infatti, il segnale SRC (Segnale orario Rai Codificato) radiotrasmesso non è più idoneo a garantire un'accurata precisione del tempo, pertanto la RAI decise di eliminarlo. <ref>[http://www.repubblica.it/tecnologia/2016/12/18/news/il_digitale_spazza_via_il_segnale_orario_rai_l_ultima_volta_sara_il_31_dicembre-154388067/?ref=fbpr Dal 31 dicembre addio al segnale orario Rai, lo manda in pensione il digitale]</ref>
 
 
*La prima grafica, usata dal [[1968]] al [[1977]] consisteva in un orologio a caratteri bianchi, generato mediante titolatrice elettronica e sovrastato dalla dicitura ''ORA ESATTA'', il tutto su sfondo nero.
*Dal [[1977]] fu utilizzata una grafica con uno sfondo blu, la scritta ''rai'' in stampatino in basso a sinistra. Il quadrante dell'orologio era sempre bianco, ma con una grafica diversa rispetto al primo modello. Su di esso non si leggeva alcuna cifra fuorché il numero 12, ma solo linee e punti. Il logo ''RAI'' fu conformato a quello aziendale nel [[1982]].
*Dal [[1985]] il marchio ''RAI'' appariva in alto a sinistra e accompagnato dalle scritte sottostanti in colonna ''RADIO TELEVISIONE ITALIANA''. La grafica del quadrante assunse l'aspetto attuale (senza cifre, con solo linee e punti ad indicare ore e minuti).
*Dal [[1986]] il logo ''RAI'' spesso scompariva per far spazio a un riquadro video che mostrava degli spot pubblicitari.
*Dal [[1988]] il logo ''RAI'' divenne meno rotondo e con le lettere staccate.
*Dal [[1993]] la grafica cambiò ulteriormente, presentando uno sfondo blu ancora più scuro. Il logo ''RAI'' in alto a sinistra divenne tridimensionale e la scritta ''Radiotelevisione italiana'' venne tolta. A destra del quadrante talora c'erano scritte delle massime o delle frasi di buon senso (ad esempio: "''Il mondo finì in una discarica. Abusiva.''"; "''La pista è in discoteca. Fuori, rallenta.''"; "''Chi inquina prima o poi beve l'acqua.''"; "''Allo stadio non finire nel pallone.''"; "''La ricevuta sarebbe meno fiscale se tutti la facessero''"; "''Chi maltratta la donna rischia una costola. di Adamo''"; "''Il buco dell'ozono ci mette a Terra''" e ''«Abbassa la radio», disse l'orecchio del tuo vicino.''"). Fu altresì introdotto un sottofondo musicale, facendo sparire così il segnale vocale. Prima del [[TG3 Mattino]] (andato in onda dal [[1994]] al [[1999]] e sostituito dal simulcast di [[RaiNews24]]) andava in onda un segnale orario molto simile a quello normale, ma lo sfondo era verde, sotto al logo RAI c'era scritto ''tra poco l'aggiornamento del tg3'' e dietro al quadrante appariva la testina rotante dell'allora sigla del [[TG3]].
*Nel [[1998]], in occasione dell’avvento dell’[[Euro]], fu introdotta una variante grafica del segnale orario che celebrava l’evento. Al posto del logo della Rai (spostato in alto a destra e di dimensioni ridotte) comparivano a cerchio le stelle della bandiera dell’[[Unione Europea]] con all’interno la facciata posteriore della moneta da un Euro. Al di sotto di questi elementi vi era la scritta “€URO” con uno slogan promozionale.
*Dal [[2000]], c'è uno sfondo grigio sfumato tenuemente dinamico e vengono tolte le frasi di buon senso. La musica di sottofondo parte solo dopo alcuni secondi, diventando dunque rara da ascoltare e scomparendo nel [[2009]]. In questo periodo si assiste a una drastica riduzione dell'impiego del segnale orario. Nel [[2014]] viene aggiornato col nuovo logo aziendale, pur mantenendo la stessa colorazione di sfondo.
 
Assieme ai cartelli era la schermata utilizzata con maggior frequenza in caso di problemi tecnici: fino all’avvento del digitale (che causerà la dismissione di tutte le tecnologie precedentemente utilizzate, avvenuta il 31 dicembre 2016) il funzionamento di questo orologio era basato sulla sincronia mediante onde radio, con la frequenza dei secondi che era codificata dagli stessi toni udibili nel suono che viene trasmesso a cinque secondi dallo scattare di un’ora precisa. Andava in onda nel caso in cui un programma aveva delle difficoltà nel partire, se il passaggio tra diffusione nazionale e regionale avveniva più lentamente, e soprattutto prima delle edizioni principali dei telegiornali, per predisporre il pubblico al silenzio.Almeno fino alla prima metà degli anni settanta, tale schermata era costituita da un quadrante che occupava tutto lo schermo: all’interno di esso vi era la scritta “ORA ESATTA” mentre all’esterno vi erano i numeri.
A partire dalla fine del decennio il segnale orario iniziò ad essere ambientato sullo sfondo blu usato dai cartelli per le interruzioni tecniche: il quadrante era più piccolo e collocato nella parte destra del teleschermo, con il solo numero “12” in corrispondenza del mezzogiorno. Inoltre, nella parte inferiore sinistra all’esterno del quadrante campeggiava il logo della Rai.
Dal 1984 il quadrante era costituito da tacche rivolte verso l’interno. Venne abolito anche il numero “12” in corrispondenza del mezzogiorno, mentre il logo della Rai (accompagnato dalle parole incolonnate e inclinate RADIO TELEVISIONE ITALIANA) venne spostato nella parte superiore sinistra, all’esterno del quadrante. Talvolta il logo poteva essere sostituito da spot pubblicitari (accompagnati dalla musica, ma non dalle voci) mentre, in alcuni casi, nella parte bassa del teleschermo poteva comparire il logo dell’IEN Galileo Ferraris di Torino (ovvero l’istituto di ricerca elettrotecnica che si occupava della fornitura del servizio) o del programma che sarebbe stato trasmesso nei minuti successivi.
Nel 1993 il segnale orario venne ambientato su di uno sfondo blu scuro sfumato in nero. Il logo della Rai non era più accompagnato da scritte ed era tridimensionale, caratterizzato dalla presenza di riflessi dinamici di vari colori e della bandierina sul taglietto della “A”. Venne inoltre introdotto un accompagnamento musicale, sotto forma di una melodia suonata col clavicembalo, mentre al di sotto del logo potevano comparire delle frasi di buon senso.
Ecco un elenco delle frasi che, tra il 1993 e il 2000, potevano comparire nella parte sinistra del segnale orario.
◾Il mondo finì in una discarica. Abusiva.
◾La pista è in discoteca. Fuori, rallenta.
◾Chi inquina prima o poi beve l’acqua.
◾Allo stadio non finire nel pallone.
◾Con il vaccino il virus non ha influenza.
◾E lucean le stelle. Prima dello smog.
Di questa grafica sono esistite due varianti: la prima, impiegata almeno fino al 1999, andava in onda prima del Tg3 Mattino ed era ambientata su sfondo verde scuro, sfumato in nero. Dietro il quadrante dell’orologio vi era la testina su cui era basata la sigla del telegiornale, mentre sul campo solitamente riservato alle frasi vi erano alcune scritte indicanti informazioni utili sull’edizione del giornale (pagina di Televideo in cui sono presenti i sottotitoli, orario di trasmissione…).
Nel 1998, in occasione dell’avvento dell’Euro, fu introdotta una variante grafica del segnale orario che celebrava l’evento. Al posto del logo della Rai (spostato in alto a destra e di dimensioni ridotte) comparivano a cerchio le stelle della bandiera dell’Unione Europea con all’interno la facciata posteriore della moneta da un Euro. Al di sotto di questi elementi vi era la scritta “€URO” con uno slogan promozionale.
Dal 2000 il segnale orario è ambientato sullo stesso sfondo grigio dei cartelli, ma le sfumature bianche sono dinamiche. Il logo con la bandierina è stato sostituito da quello con la farfalla, di colore blu, mentre l’audio è tornato muto.
Quest’impostazione grafica è stata confermata anche dopo l’introduzione del logo aziendale del 2010, ma il quadrante occupa maggiore spazio sullo schermo e lo sfondo è più chiaro e più sfumato.
=== Uccellino della radio ===
[[File:Uccellinoeiar.jpg|thumb|upright=1.3|Custodia dell'''Uccellino'' della radio]]
Veniva confidenzialmente chiamato '''uccellino della radio''' una sequenza di quattro suoni molto simili a cinguettii utilizzati un tempo negli intervalli di trasmissione in [[onde medie]] e [[Onde corte|corte]] dall'[[Ente Italiano Audizioni Radiofoniche|EIAR]] e poi dalla [[RAI]] nelle sue varie reti, in particolare quando cambiava la stazione generatrice del segnale (circostanza detta "inversione"). I "cinguettii" erano generati da un congegno totalmente meccanico azionato a molla ed avente le dimensioni di circa 15 x 15 x 10 centimetri. Oggigiorno questo apparecchio, entrato a far parte della storia della [[Radio (mass media)|radio]] in [[Italia]], è esposto presso la sede Rai di [[Firenze]].
L'uccellino della radio è stato trasmesso con regolarità nelle pause di programmazione in [[onde corte]] fino allo spegnimento delle trasmissioni Rai in questa banda di frequenze. Oggigiorno sopravvive nella regolare emissione radiofonica solamente una delle quattro sequenze originali di cinguettii, trasmessa dalla rete di [[Radio 1]] nelle pause precedenti l'emissione dei Giornali Radio Regionali trasmessi dalle varie sedi Rai.
I quattro suoni consecutivi così come venivano trasmessi in passato sono ascoltabili su alcuni siti di appassionati oppure sul sito Rai Teche.
 
Del 1940 è la canzoncina ''L' uccellino della radio'' di [[Gino Filippini|Filippini]]-[[Riccardo Morbelli|Morbelli]]-[[Angelo Nizza|Nizza]] che ebbe successo nell'interpretazione di [[Silvana Fioresi]].<ref>{{Cita web|url=http://www.maramaoband.it/Repertorio/Luccellinodellaradio/tabid/80/Default.aspx|titolo=L'uccellino della radio|cognome=Band|nome=Maramao Italian Swing|sito=www.maramaoband.it|accesso=2016-09-30}}</ref>
 
=== Monoscopio ===
Riga 1 551 ⟶ 1 498:
Almeno fino ai primi anni novanta, la Rai non trasmetteva i propri programmi 24 ore su 24: la loro messa in onda era interrotta lungo un arco della giornata che andava dalla notte sino alla mattina seguente. Il tutto avveniva entro degli orari che, in maniera indicativa, saranno riportati su questa pagina.
 
Nei primi anni di trasmissione regolare, i programmi partivano intorno alle 17:30 e si concludevano verso le 23:30. Nei giorni festivi, l’inizio dei programmi era anticipato alle 11:00, con un’interruzione delladalle 16:00 alle 17:00.
 
Dal 15 gennaio 1968 le trasmissioni del Programma Nazionale cominciavano verso le 12:30. Ad eccezione della domenica, in cui l’orario di inizio dei programmi era anticipato alle 11:00, i programmi venivano sospesi dalle 14:00 alle 17:00 e proseguivano sino alle 23:30 circa. Tale orario di chiusura era valido anche per il Secondo Canale, dove i programmi andavano tuttavia in onda dalle 18:00 fino al 1971, quando l’orario di inizio trasmissioni fu uniformato a quello del Programma Nazionale.
 
A cominciare dai primi anni ottanta, gli orari di inizio e fine trasmissioni cominciarono a subire diversi cambiamenti: il primo fu l’eliminazione della pausa fra le 14:00 e le 17:00, avvenuta ufficialmente il 285 settembreottobre 1980 (eccetto che nelle estati 1981 e 1982, dove ancora vigeva la pausa pomeridiana). Mentre l’orario di chiusura fu fissato per l’una di notte (rimanendo sostanzialmente invariato nel corso del tempo), quello di apertura dei programmi fu inizialmente confermato alle 12:30, salvo la domenica in cui fu anticipato alle 10:00. A partire dal 3 ottobre 1983, l’inizio delle trasmissioni nei giorni lavorativi fu fissato per le 12:00; il 22 dicembre 1986, con l’introduzione delle fasce mattutine, Rai 1 anticipò l’inizio delle trasmissioni alle 7:00. Questo cambiamento interessò anche Rai 2 che, a partire dal 26 ottobre 1987, anticipò il proprio orario di apertura delle trasmissioni alle 8:00. In occasione della prima Guerra del Golfo (1991), venne per la prima volta adottata la programmazione 24 ore su 24, che prese definitivamente il sopravvento intorno alla fine del 1993.
 
Nei primi anni di trasmissione, i programmi del terzo canale iniziavano intorno alle 18:30 e si concludevano verso l’una. A partire dal 1987 l’orario di ripresa dei programmi fu oggetto di numerose variazioni: inizialmente fu fissato per le 12:00, ma tra il 1990 e il 1991 iniziò a oscillare tra le 10:00 e le 7:00 con quest’ultimo orario che divenne definitivo nel 1992.
 
Durante queste pause veniva trasmesso il [[monoscopio]]. Vi erano due tipi di monoscopio, il primo fu in bianco e nero ed è tecnicamente definito come monoscopio RCA. Si cerchi sul web il monoscopio RCA come "Test Pattern Rca NBC Indian Head", che fu diciamo la base, ma quello Rai in bianco e nero fu un rielaborazione di quello Rca per mano del grafico pubblicitario [[Erberto Carboni]], lo stesso che creò il logo Rai anni 50 a lettere squadrate e inizialmente solo per la radio, poi aggiunse nel 1954 le due lettere sovrapposte TV. Anzi prima di allora tra il 1949 ed il 1952 vennero utilizzati due monoscopi sperimentali il cui primo del 1949 creato dal centro di produzione tv di Torino avente al suo interno l'emblema della Mole Antoneliana. Successivamente, con le sperimentazioni televisive a colori, venne sostituito da un monoscopio a colori tecnicamente chiamato Philips PM5544 che è ancora famoso e vivo nei ricordi di chi ha vissuto quell'epoca. Quest'ultimo è stato proposto fino a giugno 2012 nelle pause notturne che la Rai operava una volta alla settimana, il primo martedì del mese su [[Rai 1]], il secondo martedì del mese su [[Rai 2]] e il terzo venerdì del mese su [[Rai 3]] (bisogna considerare che la quarta settimana la Rai non effettuava prove tecniche la notte).
[[File:Monoscopio rca.jpg|thumb|left| Il primo [[Monoscopio]] utilizzato dall'azienda ]]
 
Il tutto era accompagnato, come commento sonoro, da una nota continua (precisamente un [[Sol (nota)|Sol]] a 384&nbsp;Hz per il monoscopio RCA, e successivamente a 400&nbsp;Hz per il monoscopio Philips PM5544). Pochi minuti prima dell'inizio delle trasmissioni questa nota continua scompariva e veniva sostituita da brani musicali strumentali prevalentemente di genere ''[[easy listening]]'', e successivamente anche dall'"intervallo". L'inizio e la fine dei programmi eraerano annunciatoannunciati da unadue siglasigle, lale cui musicamusiche eraerano: in apertura, il ''[[Guglielmo Tell (opera)|Guglielmo Tell]]'' di [[GioachinoGioacchino Rossini]]; ein chiusura, il brano l''[[Roberto Lupi#Biografia|Armonie del pianeta Saturno]]'' di [[Roberto Lupi]]. L'immagine stilizzata era quella di un'antenna con le [[Nuvola|nuvole]], che scendeva nella sigla iniziale e saliva (fino a scomparire) in quella finale.
La terza rete televisiva, all'epoca, proponeva anche il monoscopio della sede regionale: si trattava sempre del Philips PM5544 ma che recava nella barra sottostante l'identificazione della sede di trasmissione.
 
Riga 1 571 ⟶ 1 518:
 
Nel [[1986]] [[Rai 1]] inizia le trasmissioni anche nella mattinata con il programma ''[[Unomattina|1Mattina]]'' e di conseguenza scomparvero anche i concetti di inizio e fine trasmissioni. [[Rai 2]] ha iniziato le trasmissioni regolari nella mattinata intorno al [[1987]] e [[Rai 3]] verso il [[1991]].
 
=== Altre schermate di interruzione delle trasmissioni ===
Fino alla prima metà degli anni novanta il funzionamento della televisione italiana era ancora basato su una tecnologia piuttosto rudimentale, che poteva quindi causare diversi inconvenienti di natura tecnica. Fra essi, i più comuni erano le interruzioni della linea audio o video durante i collegamenti (specialmente se internazionali), danneggiamenti dei nastri durante la trasmissione di film o programmi preregistrati, oppure il passaggio tra diffusione nazionale e regionale su Rai 3 che poteva avvenire più lentamente del solito. In queste occasioni (che al giorno d’oggi, grazie al progresso tecnologico, capitano più raramente) la Rai mandava in onda alcune schermate particolari, che il più delle volte informavano lo spettatore dell’inconveniente tecnico, assicurandolo che il tutto sarebbe stato risolto al più presto possibile
 
Si tratta di schermate recanti un breve testo che spiega il motivo per cui è avvenuta l’interruzione tecnica: le prime testimonianze reperite in rete (risalenti al 1970) mostrano che il carattere utilizzato per il testo era l’Helvetica, con lettere maiuscole o minuscole. A partire dalla seconda metà degli anni settanta il testo era riportato solamente in maiuscolo: l’inizio definitivo delle trasmissioni a colori (1° febbraio 1977) svelò che queste schermate erano ambientate su di uno sfondo blu. Nei primi anni ottanta venne adottato un carattere molto simile al Fixedsys, con l’unica differenza riguardante la “A”, composta da una “U” capovolta con il taglietto orizzontale. Intorno al 1993 il Fixedsys venne sostituito da dei caratteri che varieranno nel corso degli anni: fra di essi, i più utilizzati saranno il Courier New e l’Arial. Unicamente per quell’occasione l’apostrofo, precedentemente utilizzato per chiudere delle frasi terminanti con una lettera accentata, venne sostituito da dei caratteri muniti di accento.
 
Nel 1997, con l’istituzione della testata giornalistica Rai Sport, il cartello segnalante l’interruzione video sui collegamenti subì alcune modifiche grafiche che lo differenzieranno dalle altre immagini: allo sfondo, di colore blu scuro, verranno infatti aggiunte delle immagini sfumate relative alla disciplina proposta dall’evento trasmesso, mentre nella parte bassa del teleschermo verrà aggiunto il logo della testata giornalistica Rai Sport.
A partire dal 2000, tutti gli altri cartelli saranno ambientati su sfondo grigio con sfumature bianche mentre il testo, scritto con carattere Helvetica, è di colore blu. Da quest’impostazione grafica era esentato il cartello annunciante la rimessa in onda dei programmi dopo le prove tecniche di trasmissione, che talvolta appariva con il testo bianco su sfondo blu.
Nel 2014, il cartello che annuncia l’interruzione della linea in un collegamento curato da Rai Sport, si presentava con lo sfondo costituito dall’immagine azzurrata della tribuna di uno stadio. Al di sotto della scritta è collocato il logo della testata giornalistica.
== Frasi dei cartelli ==
LA TRASMISSIONE SARA’ RIPRESA IL PIU’ PRESTO POSSIBILE: almeno fino ai primi anni novanta questa schermata poteva essere accompagnata dalla stessa melodia utilizzata durante gli intervalli. Sempre intorno a quel periodo vennero utilizzate delle frasi più specifiche, che solitamente indicavano il titolo del programma interrotto.
RIPRENDIAMO LA TRASMISSIONE PREGANDOVI DI VOLER SCUSARE L’INTERRUZIONE,
RIPRENDIAMO LA TRASMISSIONE E CI SCUSIAMO PER L’INTERRUZIONE: andava in onda dopo il primo cartello, per annunciare che il problema tecnico si era risolto e che la trasmissione era pronta a ripartire. Se la schermata precedente era accompagnata dalla melodia dell’intervallo, questa proseguiva finché la trasmissione non ricominciava.
Le trasmissioni sulla rete del Nazionale riprenderanno domani alle ore hh mm,
LE TRASMISSIONI SULLA RETE 1/2 RIPRENDERANNO DOMANI ALLE ORE [hh mm],
LE TRASMISSIONI RIPRENDERANNO DOMANI ALLE ORE hh mm,
LE TRASMISSIONI RIPRENDERANNO/INIZIERANNO ALLE ORE hh mm: queste frasi venivano utilizzate per annunciare l’orario di rimessa in onda dei programmi al termine delle trasmissioni, oppure per segnalare un ritardo (andando, in questo caso, in onda nell’orario in cui i programmi sarebbero dovuti partire regolarmente). Nel primo caso il cartello era muto, mentre nel secondo era accompagnato dagli stessi brani musicali utilizzati durante il monoscopio. In alcune occasioni (soprattutto durante il periodo estivo), veniva mandato in onda senza essere preceduto dalla sigla di fine trasmissioni.
LE TRASMISSIONI RIPRENDERANNO ALLE ORE hh mm SULLA RETE 1/2 CON nome programma: questa schermata veniva probabilmente utilizzata per annunciare l’orario di ripresa delle trasmissioni dopo l’interruzione pomeridiana, specificando quale programma sarebbe successivamente andato in onda.
Le trasmissioni riprenderanno con le pagine di Televideo dal gg mm: andava in onda negli anni ottanta, nello spazio destinato alle pagine del Televideo mandate in onda durante il vuoto televisivo. Questo cartello, accompagnato dal suono del monoscopio, era l’unico che presentava il testo scritto in minuscolo.
INTERVALLO,
LE TRASMISSIONI A DIFFUSIONE NAZIONALE RIPRENDERANNO ALLE ORE hh mm: andava in onda in caso di collegamento lento da diffusione nazionale a regionale su Rai 3, oppure nel passaggio tra sfondo grigio e pagine del Televideo tra il 1991 e il 1994.
IN ATTESA DI RIPRENDERE LE TRASMISSIONI ALLE ORE hh mm VI TRASMETTIAMO “nome programma”: veniva utilizzato sulle frequenze di Rai 3 irradiate tramite satellite, per annunciare la messa in onda di programmi che coprissero il “buco” lasciato durante la trasmissione dei programmi in diffusione regionale (che, almeno fino al 1998, erano irradiati solamente sul segnale terrestre). Più raramente, era visibile anche sulle frequenze terrestri in caso di sciopero delle testate giornalistiche regionali.
CI RICOLLEGHIAMO CON RAITRE NAZIONALE: annunciava il pasaggio tra programmazione regionale e nazionale: la particolarità di questo cartello risiedeva nel testo, di colore giallo.
INTERRUZIONE (VIDEO) SUL COLLEGAMENTO NAZIONALE/INTERNAZIONALE,
SIAMO IN ATTESA DI RIPRISTINARE IL COLLEGAMENTO: andavano in onda in caso di problemi tecnici durante un collegamento con l’esterno (in particolare nelle trasmissioni sportive): se l’inconveniente riguardava solo la linea video, si poteva continuare ad ascoltare la voce del giornalista che commentava l’evento o il servizio interrotto, altrimenti andava in onda la melodia di accompagnamento degli intervalli.
ENDE DER SENDUNGEN IN DEUTSCHER SPRACHE (FINE DELLE TRASMISSIONI IN LINGUA TEDESCA): annunciava la conclusione dei programmi prodotti da Rai Sender Bozen, la struttura della sede Rai di Bolzano che si occupa delle trasmissioni in lingua tedesca (attualmente nota come Rai Südtirol). Questo cartello andava in onda negli anni precedenti alla fondazione di Rai 3, quando i programmi in lingua tedesca andavano in onda su Rai 2 (che, per l’occasione, oscurava il segnale nazionale con quello proveniente dalla sede di Bolzano).
 
Fra le altre immagini in onda durante le interruzioni tecniche dei programmi, la più comune è il monoscopio a barre di colore, che generalmente compare durante le dirette. Esistono diverse versioni di questa schermata: ad esempio, può essere accompagnata da una nota continua a 1 kHz (andando a costituire ciò che in gergo tecnico è definito “barre e nota”), da una barra nera con una scritta bianca contenente informazioni di regia (di solito, la fonte del segnale ricevuto dalla regia centrale), altre tonalità di colori come le scale dei grigi, e via dicendo.
 
Qualora un programma pre-registrato incontrasse delle difficoltà ad andare in onda, poteva comparire la schermata del conto alla rovescia, utilizzata per sincronizzare i nastri nel montaggio analogico. Questa grafica, basata sulla rotazione sino a scomparire di un cerchio e il contemporaneo diminuire del numero all’interno della figura stessa, è stata mandata in onda in diverse impostazioni grafiche e varianti.
 
Una di esse è il cosiddetto “VT clock” (acronimo di “videotape clock”), ovvero una schermata nera in gran parte occupata da un timer a semicerchio. Al suo interno, vi erano alcune indicazioni di messa in onda come “IDENT” e “FADE” che, rispettivamente, indicavano il punto di trasmissione di un eventuale annuncio o sigla e il momento in cui il programma doveva partire. Questa schermata, ampiamente utilizzata (e talvolta trasmessa) dalle emittenti televisive britanniche, è comparsa sulle reti Rai nei primi anni novanta, soprattutto nel caso in cui un programma superasse i tempi di trasmissione stabiliti.
Per annunciare che su di un altro canale stava per andare in onda un programma, veniva posto in sovrimpressione un triangolo rovesciato simile al simbolo internazionale del “play”. Questa immagine, che come il segnale orario non è strettamente correlata alle interruzioni di carattere tecnico, è stata utilizzata dal 1967 sino al 1976.
 
Dai primi anni 2000, in luogo del cartello che annunciava il passaggio lento da diffusione regionale a nazionale, vanno in onda dei filmati di varie tipologie (solitamente promo, ma anche documentari), con in sovrimpressione un conto alla rovescia (riportato in caratteri gialli) che indica il tempo entro il quale l’inconveniente dovrebbe essersi risolto. Questa grafica, che a livello tecnico viene utilizzata per garantire il passaggio simultaneo in tutte le sedi regionali, è impiegata anche in caso di sciopero delle testate regionali o quando il telegiornale regionale si conclude con qualche minuto di anticipo.
 
=== Gli intervalli ===
Come già visto in altre sezioni, fino ai primi anni ottanta la Rai mandava in onda la pubblicità solamente in alcuni orari della giornata: ciò significa che le interruzioni tra un programma e un altro non esistevano, salvo i casi in cui si manifestavano problemi tecnici che ne ritardavano la trasmissione. In queste situazioni veniva mandato in onda il segnale orario o, in caso di interruzione più lunga, gli intervalli. Si tratta di alcune sequenze di immagini statiche, accompagnate da alcuni brani di musica classica (il più noto di questi è la Toccata in LA di Pietro Domenico Paradisi). Inizialmente venivano proposte delle immagini bucoliche (pecore al pascolo), successivamente sostituite da fotografie di vedute di città, monumenti o paesaggi d’Italia (il cui nome era riportato da una scritta in sovrimpressione).
 
Queste sequenze venivano utilizzate anche durante le interruzioni delle partite di calcio: l’unica immagine impiegata mostrava un giocatore che segnava. In alternativa, si utilizzava un’immagine basata sul logo del Tg2 utilizzato dal 1976 al 1983 (un “2” bordato di rosso, arancione e giallo): l’immagine era completamente nera, salvo la metà superiore bianca, sulla quale vi erano dei riflessi neri di tifosi. Vicino al logo del telegiornale vi erano le scritte “calcio” e “INTERVALLO” mentre, la metà inferiore sinistra dell’immagine era attraversata obliquamente da un arcobaleno. Questa grafica era accompagnata da delle melodie differenti da quella dell’intervallo ordinario.
 
In occasione delle partite di tennis andava in onda l’immagine in bianco e nero di due tennisti in azione durante una partita, azzurrata nella parte sinistra. Nella zona superiore di questa sezione, separata dall’altra mediante una linea obliqua, compariva la scritta bianca “TENNIS”. Anche in questo caso la melodia di accompagnamento era diversa da quella impiegata nell’intervallo ordinario.
 
Con l’eliminazione dei vincoli degli orari sugli spazi pubblicitari, dalla seconda metà degli anni ottanta queste grafiche iniziarono ad essere impiegate più raramente (in genere al termine di una fascia pubblicitaria), sino a scomparire del tutto al termine del decennio. Per oltre vent’anni, gli intervalli vennero utilizzati solamente in sporadiche occasioni: ad esempio, fra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta, Rai 3 proponeva delle sequenze (firmate dallo studio Cocito & Pastore di Torino) che ritraevano delle inquadrature di alcune città (fra cui Orgosolo e Marghera, uniche testimonianze reperite in rete) italiane. Le immagini erano dinamiche e in bianco e nero, con alcuni particolari (solitamente alcune “brutture” come rifiuti, murales…) colorati elettronicamente con tonalità brillanti e i titoli in font Arial che potevano venir posizionati sulla parte inferiore o superiore dello schermo. L’accompagnamento musicale era costituito da una melodia realizzata con lo xilofono.
 
La primavera 2013 vide il ritorno degli intervalli, sotto il nome di Intervallo 2.0 e secondo una nuova impostazione che vede le fotografie dei paesaggi sostituite da immagini correlate ad un prodotto reclamizzato. Al termine dell’intervallo compare una schermata che indica la fine dell’intervallo più il marchio del prodotto. Queste grafiche vengono mandate in onda al termine di alcune fasce pubblicitarie e presentano come accompagnamento una versione riarrangiata della Toccata in LA.
 
=== Il ''vuoto televisivo'' ===
Con le espressioni “vuoto televisivo”, “nulla televisivo” o “programmazione irregolare” si indica, in maniera informale, una serie di immagini che la Rai, in maniera più o meno voluta, mandava in onda negli orari in cui interrompeva le proprie trasmissioni. La più nota di esse è il monoscopio, un’immagine fissa (generata elettronicamente o tramite tubo catodico) utilizzata per calibrare le apparecchiature televisive o per testare la qualità dell’immagine trasmessa. Questa schermata era fra l’altro accompagnata da un suono elettronico continuo (definito anche “nota continua” per via del fatto che si tratta di un Sol), utile per testare la qualità dell’audio.
 
Negli anni sessanta, i minuti successivi alla chiusura delle trasmissioni erano caratterizzati dalla presenza di uno sfondo nero. Dopo circa un quarto d’ora, il trasmettitore (o il ripetitore) da cui veniva irradiato il segnale veniva disattivato e allo schermo nero si sostituiva il cosiddetto “effetto neve” (ovvero quell’immagine dinamica in bianco e nero presente in caso di disturbi o assenza di segnale nei televisori dotati di ricevitori analogici). Verso le 8 del mattino le infrastrutture adibite alla diffusione del segnale venivano riattivate e sullo schermo compariva un monoscopio di tipologia RCA (dal nome dell’azienda statunitense che lo brevettò nel 1939), che nel maggio del 1955 aveva sostituito quello utilizzato durante le trasmissioni sperimentali. Fino ad un quarto d’ora dall’inizio delle trasmissioni, questa immagine era accompagnata da una nota continua costituita da un Sol a 384 Hz; di lì sino all’apertura dei programmi venivano mandati in onda dei brani musicali cantati o strumentali.
 
Fino al 1966, l’interruzione pomeridiana dei programmi vedeva la presenza del monoscopio, accompagnato esclusivamente dai brani musicali. Successivamente, si iniziò ad utilizzare una serie di immagini statiche o dinamiche ritraenti perlopiù scene di vita quotidiana, mandate in onda come trasmissioni a colori sperimentali. Negli anni successivi, e in particolare dopo il 1972, queste sequenze di immagini iniziarono a sottrarre al monoscopio anche lo spazio mattutino.
 
Intorno al 1976 fece la sua prima comparsa il monoscopio cromatico, del modello Philips PM5544: inizialmente affiancata al monoscopio di tipo RCA, questa immagine (accompagnata da una nota continua a 400 Hz) soppianterà la precedente dopo poco più di un anno, quando verranno avviate in maniera definitiva le trasmissioni a colori (1° febbraio 1977).
 
Sempre a partire dal 1976, la Rai cominciò a mandare in onda alcuni programmi sulle frequenze destinate a ospitare la terza rete: queste trasmissioni (solitamente repliche di spettacoli teatrali o di danza) erano ricevibili solamente nelle aree coperte dai principali trasmettitori e venivano identificate con una scritta in sovrimpressione che recava una breve descrizione del programma, accompagnata dalla dicitura “RAI – TERZA RETE TV – Prove tecniche di trasmissione”. Con l’inizio delle regolari trasmissioni del canale (avvenuto il 15 dicembre 1979), si iniziò a irradiare dei monoscopi caratterizzati dalla presenza, sulla barra identificativa inferiore (che, almeno fino ai primi anni ottanta, veniva utilizzata dalle altre due reti per ospitare una scritta che indicava il canale), di una dicitura che indicava il nome della regione dalla quale si riceveva il segnale. Questo monoscopio veniva utilizzato durante il periodo di pausa delle trasmissioni, sostituendosi in seguito a quello per la diffusione nazionale a pochi minuti dall’inizio dei programmi.
 
La presenza del monoscopio negli orari di vuoto televisivo fu ridotta gradualmente a partire dalla seconda metà degli anni ottanta quando, negli orari notturni, era sostituito da una superficie grigia e muta su Rai 1 e Rai 2, o (fino al 1991) da una sequenza di diverse immagini tecniche (monoscopio a barre colorate, scale dei grigi, effetto neve) su Rai 3. Tra il 1984 e il 1986, nell’orario in cui il monoscopio predeva il posto dello sfondo grigio, venivano irradiate alcune pagine del Televideo a scopo promozionale, accompagnate dagli stessi brani musicali usati per il monoscopio. Questo tipo di sequenza fu riutilizzato da Rai 3 (che aveva smesso di trasmetterla solo nel 1987) nel 1991, sostituendo tutto lo spazio destinato al monoscopio con delle pagine di aggiornamenti sulla situazione sulla Guerra del Golfo
 
Dal gennaio 1986, in concomitanza con le sperimentazioni delle trasmissioni in audio stereofonico, il monoscopio nazionale su Rai 3 era talvolta accompagnato da una voce femminile che eseguiva il cosiddetto “Programma sonoro di prova dedicato al controllo e regolazione dei ricevitori adatti alla ricezione dei programmi televisivi trasmessi in via sperimentale con audio stereofonico”. Questo annuncio, la cui testimonianza più recente risale al 1990, veniva mandato in onda per individuare imperfezioni nel nuovo tipo di segnale audio.
 
Con l’avvento definitivo della programmazione continua (divenuto definitivo nel dicembre 1993), il monoscopio riprese il monopolio nei più rari orari di vuoto televisivo, che verranno infine soppressi in maniera definitiva nel giugno 2012. Per l’occasione l’immagine ricevette alcune piccole modifiche sotto il profilo grafico, con la cifra di rete riportata a parola anziché a numero. Scomparvero i monoscopi utilizzati per la programmazione regionale su Rai 3 mentre la nota continua, tarata per testare la stereofonia sovrapponendo due suoni di 400 e 800 Hz, non era più sostituita dai brani musicali.
 
=== Sequenze di apertura e chiusura delle trasmissioni ===
Nel periodo in cui la Rai non trasmetteva i programmi a orario continuato, l’apertura e la chiusura delle trasmissioni erano annunciate tramite delle apposite sequenze di [[Sigla musicale#Sigla televisiva o radiofonica|sigle]], occasionalmente realizzate da grafici e musicisti di fama nazionale ed internazionale.
 
La più nota sigla introduttiva, nonché la prima ad essere stata adottata negli [[anni 1950]], adottava come accompagnamento musicale un brano [[orchestra]]le tratto dal finale del ''[[Guglielmo Tell (opera)|Guglielmo Tell]]'' di [[Gioacchino Rossini]]. La sigla di chiusura, visivamente simile a quella dell’apertura, era invece accompagnata dal brano ''[[Roberto Lupi#Biografia|Armonie del pianeta Saturno]]'' di [[Roberto Lupi]].
La più nota di esse è anche la prima ad essere stata adottata, esistendo sin dalle origini della televisione: su di uno sfondo costituito da un cielo nuvoloso, compariva dall’alto muovendosi verso il basso un traliccio ottenuto mediante l’incrocio di diversi arabeschi. Davanti a questo disegno apparivano e scomparivano le scritte “TV” (racchiuse in un riquadro e disposte in colonna, in maniera tale da richiamare la forma di un’antenna) e “r a i – radiotelevisione italiana” (presente al di sotto del riquadro, in stampatello minuscolo bianco). Questa grafica, accompagnata da un brano orchestrale tratto dal finale del Guglielmo Tell di Gioacchino Rossini, era seguita da un’immagine muta e statica a sfondo nero, conosciuta con il termine informale di “quadro di pre-programmazione”: essa mostrava due gruppi di ovali concentrici incrociati, davanti ai quali erano disposti dei cerchi concentrici; al centro dello schermo vi era il marchio della Rai (che nel corso degli anni seguirà eventuali variazioni), accompagnato in basso dalla scritta in stampatello maiuscolo bianco “RADIOTELEVISIONE ITALIANA”.
 
Nei primi anni di trasmissioni, la [[Rai 3|terza rete]] adottò una sigla specifica, accompagnata dal brano ''[[Piero Piccioni#45 giri|Il cielo in una rete]]'' di [[Piero Piccioni]].
La sigla di chiusura era simile a quella dell’apertura: il traliccio, di disegno diverso e più corto, svolgeva tuttavia il percorso al contrario e l’accompagnamento musicale era costituito da un brano intitolato Armonie del pianeta Saturno, composto da Roberto Lupi. Inoltre, al termine della sigla, le scritte “TV” e “r a i – radiotelevisione italiana” cedevano il posto al testo in corsivo “Fine delle Trasmissioni“, che per alcuni secondi rimaneva sullo schermo assieme allo sfondo nuvoloso, fino alla conclusione della sigla. Da sottolineare che, in alcune occasioni (specialmente durante il periodo estivo), questa sigla poteva non essere irradiata: in tal caso andava direttamente in onda il cartello che annunciava l’orario della rimessa in onda dei programmi
[http://www.dailymotion.com/video/x4qgdq4 1]
 
La parte grafica di ambedue queste sigle fu realizzate da [[Erberto Carboni]]. Esse vennero sostituite il 28 gennaio [[1986]] da una nuova grafica computerizzata accompagnata da un frammento di 30 secondi dell’[[Il Canto degli Italiani|inno nazionale italiano]] arrangiato elettronicamente. Essa venne mantenuta in uso al giugno 2012, subendo solo due aggiornamenti nel 1988 e nel 1990 in occasione di altrettante modifiche del logo della radiotelevisione italiana.
Queste grafiche, originariamente in bianco e nero, furono modificate attorno al 1977, per adattarle alla televisione a colori: le nuvole, più dinamiche, ricevettero una diversa disposizione sullo sfondo, che per l’occasione assunse una colorazione azzurra. Il riquadro che racchiudeva la scritta “TV” mostrava una tonalità diversa rispetto a quella del cielo (apparendo più chiaro o più scuro), mentre le forme geometriche che componevano il disegno del quadro di pre-programmazione divennero celesti.
 
Rai 3 annunciava l’apertura e la chiusura dei propri programmi con una sigla specifica (che andava in onda dopo quella generica in apertura e viceversa), accompagnata dal brano Il cielo in una rete di Piero Piccioni. Su di un cielo scuro, compariva un rombo rosso con inscritto un riquadro nero racchiudente la scritta “TV” in grigio. Sui vertici di queste figure geometriche comparivano in dissolvenza dei gruppi di tre linee bianche, e poi andava a collocarsi un “3” nero al centro della scritta “TV”. Scomparivano le linee e, nella parte bassa del teleschermo, si formava un rombo di colore giallo che, scorrendo dal basso verso l’alto, mostrava delle cellette triangolari verdi e si scopriva essere collegato ad un altro rombo rosso con il logo “TV” inscritto. Questi elementi scorrevano per alcuni secondi finché non veniva ripetuta la prima parte dell’animazione.
 
Tutte queste sigle (realizzate da Erberto Carboni) scomparvero il 28 gennaio 1986, in favore di una grafica computerizzata accompagnata da un frammento di 30 secondi dell’inno italiano, anch’esso riprodotto con strumenti elettronici. La prima schermata era completamente blu: compariva in alto a destra una stella bianca a quattro punte che brillava un paio di volte. Successivamente partiva la musica e appariva una rappresentazione dell’Europa con il bacino del Mediterraneo in evidenza, separata dal cielo tramite una linea luminosa che seguiva l’andamento curvilineo della mappa. Dalla parte inferiore del teleschermo comparivano tre strisce dei colori della bandiera italiana che iniziavano a ruotare su sé stesse, mentre il cielo schiariva sul celeste e la mappa si avvicinava verso l’Italia. Quando, dal punto della mappa in cui era situata Roma iniziavano a partire delle onde elettromagnetiche sotto forma di cerchi concentrici, la mappa scompariva e le bande si posizionavano orizzontalmente nella parte inferiore dello sfondo celeste. Al di sopra di esse compariva il logo della Rai e in corrispondenza di ognuna le scritte maiuscole RADIO TELEVISIONE e ITALIANA, di colore blu scuro e ornate da dei riflessi bianchi dinamici. La sigla di chiusura era identica, ma il cielo da celeste chiaro diventava blu scuro e l’ultima parte vedeva, assieme alle scritte e al logo di colore azzurro chiaro, la stella presente nei primi fotogrammi della sigla di apertura.
[http://www.dailymotion.com/video/x4qgdye 2]
 
In seguito al restyling del marchio aziendale avvenuto nel 1988, l’ultima parte della sigla subì una modifica, divenendo da quel momento comune all’apertura e alla chiusura. La nuova animazione mostrava il collocarsi del logo su uno sfondo blu notte, accompagnato dalle scritte inclinate “RADIO TELEVISIONE ITALIANA”, che comparivano al termine della musica. Questa grafica, che mantenne il proprio ruolo sino al giugno 2012, subì un piccolo aggiornamento nel 1990: la “A”, che inizialmente appariva come “V” capovolta completata in seguito dalla bandierina italiana (con i colori disposti orizzontalmente), ora compariva col taglietto, su andava a collocarsi la bandierina (con i colori orientati per il verso giusto).
 
Nei primi anni novanta (all’incirca fra il 1990 e il 1992) Rai 2 ha utilizzato una seconda sigla per aprire e chiudere le proprie trasmissioni: su sfondo bianco compariva un quadrato a quattro sezioni in cui scorrevano diverse immagini (conto alla rovescia, sigla del Tg2, tabelloni di aeroporti, pinguini, ecc…). Ad un certo punto le sezioni si univano in un unico quadrato rosso che girava su sé stesso rivelandosi un cubo diviso a cellette di forma quadrata. Al termine della musica compariva, infine, la scritta nera “RAIDUE”, raffigurata con il carattere del logo aziendale. Questa sigla poteva essere utilizzata anche in circostanze diverse da quella ordinaria (ad esempio in chiusura delle fasce pubblicitarie non contrassegnate da bumper), mentre l’ultima parte andava in onda come sigla per i promo mandati in onda tra il 1990 e il 1991.
[http://www.dailymotion.com/video/x4qge3s 3]
 
== Eurovisione ==
{{vedi anche|Eurovisione}}
La Rai è membro fondatore dell'[[Unione Europea di Radiodiffusione]], chiamata anche UER o EBU ({{Lingue|en}}''European Broadcasting Union''), fondata nel [[1950]] da 22 radio-televisioni europee occidentali che si staccarono dall'OIRT. L'[[Eurovisione]] è il circuito dell'UER che si occupa della trasmissione in tutta [[Europa]] di alcuni programmi di valenza nazionale e internazionale. La Rai trasmette in Eurovisione il [[Festival di Sanremo]], il [[Palio di Siena]], lo [[Zecchino d'Oro]], le celebrazioni del [[Papa]] prodotte da [[Rai Vaticano]] tra cui l'[[Angelus]] ed altri eventi di rilevanza europea. Inoltre la Rai è stata tra i primi paesi partecipanti dell'[[Eurovision Song Contest]], al quale ha partecipato quasi ininterrottamente dal [[Eurovision Song Contest 1956|1956]] al [[Eurovision Song Contest 1997|1997]]. Nel [[Eurovision Song Contest 1965|1965]] e nel [[Eurovision Song Contest 1991|1991]] la Rai ha organizzato il concorso. DalAssente dal 1997 al [[Eurovision Song Contest 2010|2010]], c'èla stataRai unaha lungaripreso assenzaa maipartecipare pienamenteal motivata,concorso ma dalnel [[Eurovision Song Contest 2011|2011]] la Rai è tornata in gara, erientrando sinel ènovero vista dare un posto tra i "Big", cioè tra ledelle nazioni maggiori finanziatrici delle attività dell'UER, chepotendo quindi vannoesprimere il proprio concorrente direttamente innella finale.
 
Inoltre la Rai ha partecipato a tutte le edizioni estive di un'altra fortunata produzione EBU, [[Giochi Senza Frontiere]].
La Rai ha partecipato inoltre a tutte le edizioni estive di un'altra fortunata produzione EBU, [[Giochi Senza Frontiere]].
 
I programmi trasmessi in Eurovisione sono preceduti e seguiti da un'apposita sigla (dagli [[anni 1990|anni novanta]] comune a tutte le emittenti affiliate) che, seppure sia variata negli anni per quel che riguarda la grafica, è stata sempre accompagnata dal preludio del ''Te Deum'' di [[Marc-Antoine Charpentier]], più volte rielaborato.
Riga 1 669 ⟶ 1 543:
{{citazione|Rai. Di tutti, di più.}}
{{citazione|Rai. Di tutti, ancora di più.}}
In occasione di EUROdell'[[Euro 2012]] è stato adottato:
{{citazione|Se è per tutti, è sulla Rai.}}
 
Riga 1 675 ⟶ 1 549:
{{citazione|Qualcosa di più di una tv|Campagna canone 2012}}
{{citazione|Molto di più che una tv|Campagna canone 2013}}
 
Rai Play è stato invece così lanciato:
{{citazione|Per te. Per tutti.}}
Dal 12 settembre 2016 quest'ultimo viene usato come slogan aziendale.
 
== I Cavalli della Rai ==
Due importanti [[scultori]] italiani hanno realizzato [[Monumento equestre|monumenti equestri]] per le due sedi principali della Rai nella Capitale:
* [[Francesco Messina]], nel [[1966]], ha realizzato il famoso ''Cavallo Morente'', opera in [[bronzo]] posta all'ingresso della sede principale in Viale Mazzini 14 che ospita la presidenza, la direzione generale e quella delle reti tv;
* [[Mario Ceroli]], nel [[1980]], ha realizzato il cosiddetto ''Cavallo Alato'' situato davantinelle allapertinenze sede didel [[Centro radiotelevisivo Biagio Agnes|]] di [[Saxa Rubra]], cittadella Rai dell'informazione, intitolata a Biagio Agnes, all'interno della quale si trovano gli studi deldi TG1,varie TG2,testate TG3giornalistiche nazionali, TGRdella Lazio,filiale RaiNews24laziale della [[Testata Giornalistica Regionale]], nonché di RaiItalia, di Rai Radio 1, Radio 2, Radio 3, Radio 4 Light, Radio 5 Classica, Radio 6 Teca, IsoRadio, ecc.e varie altre emittenti.
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
| immagine = ProtezioneEcc1.png
| nome_onorificenza = MedagliaAttestato ale meritomedaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione Civilecivile
| collegamento_onorificenza = Attestato di pubblica benemerenza della Protezione civile
| motivazione = Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza.
| luogo = D.P.C.M. 11 ottobre 2010, ai sensi dell'art.5, comma 5, del D.P.C.M. 19 dicembre 2008.
|data=11 ottobre 2010
}}
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Voci correlate ==
Riga 1 703 ⟶ 1 581:
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:RAI - Radiotelevisione Italiana|qInterprogetto|q_preposizione=sulla|n|n_preposizione=sulla}}
 
== Collegamenti esterni ==
Riga 1 710 ⟶ 1 588:
* {{cita web|http://www.youtube.com/user/rai|Canale ufficiale di RAI su Youtube}}
* [http://www.crit.rai.it/eletel/2004-3/43-2.pdf Storia tecnologica] da Carlo Boccazzi Varotto ''Costruire la Rai. Tecnologia e televisione in Italia dai pionieri al boom economico'', in Nuova Civiltà delle Macchine, Roma, ERI, 2004
 
 
{{TelevisioniEuropee}}