PZL P.11: differenze tra le versioni
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Il primo [[prototipo]], designato P.11/I, venne portato in volo per la prima volta nell'agosto 1931 dal collaudatore [[Bolesław Orliński]].<ref name="Cynk-0">Cynk, Jerzy B. Polish Aircraft 1893-1939H Putnam & Company Ltd. London 1971 pp. 158–172 ISBN 0-370-00103-6.</ref> Ad esso fecero seguito ulteriori tre prototipi che adottarono alcune leggere modifiche, i P.11/II, P.11/III e P.11/IV. Il primo prototipo, pilotato da [[Bolesław Orliński|Orliński]], partecipò all'International Fighter Show di Istanbul risultando vincitore nella varie competizioni in cui fu impegnato. L'aereo si rivelò superiore ai contemporanei caccia Curtiss Hawk II, Dewoitine D.53 e Smolik S-31 ivi presenti. Il primo risultato ottenuto fu l'interesse della Romania all'acquisto di 60 aerei da riprodurre su licenza. In seguito il primo prototipo venne venduto al [[Portogallo]] che era interessato all'acquisizione dei caccia.
Il secondo prototipo P.11/II, dotato di propulsore radiale Bristol Mercury IVA azionante un'elica bipala Chauviére, volò per la prima volta nel dicembre 1931,<ref name="Kopanski-0">Kopanski Tomasz, Glass, Andrzej, Tomasz Makowki. Monografie Lotnicze 036, PZL P.11 Vol.1, AJ Press, Gdynia, 1997 ISBN 83-86208-63-5.</ref> raggiungendo una velocità massima di 346
Nel frattempo era stato completato il terzo prototipo, designato PZL P.11/III, che compì le prove di volo nella primavera del [[1933]]. In quell'anno venne trasportato negli [[Stati Uniti d'America]] per partecipare alle [[National Air Races]] tenutesi a [[Cleveland]].<ref>Cynk, Jerzy B. Polish Aircraft 1893-1939 Putnam & Company Ltd. London 1971 pp. 158–172 ISBN 0-370-00103-6.</ref> L'aereo, equipaggiato con un propulsore Bristol Mercury IVA da 555 CV, venne pilotato in gara dal tenente Jerzy Kossowski.<ref name="Kopanski-0"/> Nonostante la sapiente esibizione in volo del pilota polacco, e malgrado il velivolo facesse registrare la più alta velocità massima ottenuta tra tutti gli aerei presenti, al PZL P.11/III non venne assegnato alcun riconoscimento. Al suo ritorno in Polonia l'aereo subì alcune modifiche: venne montato un cappuccio sul bordo anteriore del collettore di scarico del motore e installato l'armamento basato su due mitragliatrici Vickers Mod. F [[calibro (armi)|calibro]] [[.303 British|7,7 mm]] (che nella successiva produzione di serie furono adattate all'uso di cartucce calibro [[7,92 × 57 mm Mauser|7,92 mm]]).<ref name=Williams>Williams, Anthony G.; Dr Emmanuel Gustin. Flying Guns World War II, Development of aircraft guns, ammunition and installations 1933-45 (1ª edizione). Ramsbury, 2003 ISBN 978-1-84037-227-4.</ref> La dotazione complessiva delle due mitragliatrici era pari a 700 cartucce (350 per arma). Il velivolo così modificato divenne la base per la prima versione di serie, designata P.11a, e motorizzata con un radiale Bristol Mercury IVS2, raffreddato ad aria, da 575 [[cavallo vapore britannico|hp]]. Questa versione, da molte fonti considerata di preserie, fu ordinata in 50 esemplari dalla Lotnictwo Wojskowe.
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L'abitacolo del pilota era aperto e protetto da un parabrezza in plexiglas. Gli strumenti di navigazione e del motore erano di produzione polacca, ad eccezione della bussola giroscopica tedesca. Su circa un terzo degli esemplari costruiti venne montato un apparato radio tipo Philips N2L/MR/T di produzione nazionale<ref name=Dicorato/>.
L'armamento consisteva in
== Impiego operativo ==
La prima variante ordinata dalla forza aerea polacca fu la P.11a, considerato un modello intermedio, realizzato in un totale di 30 esemplari. Sostanzialmente molto simile al PZL P.7, se ne differenziava soprattutto per l'adozione del più potente [[motore radiale]] Mercury IV S2, il [[Regno Unito|britannico]] [[Bristol Mercury]] prodotto su licenza in Polonia, capace di erogare una [[potenza (fisica)|potenza]] di 575 [[cavallo vapore britannico|hp]] (429 [[chilowatt|kW]]). Le consegne alla Lotnictwo Wojskowe dei primi caccia P.11a, andati in produzione nella primavera del 1934, avvennero a partire dalla fine dell'estate di quell'anno. Il primo reparto ad essere equipaggiato fu la 111ª Eskadra Mysliwska basata a [[Varsavia]], cui seguì immediatamente il riequipaggiamento di altre due unità, entrambe basate nei dintorni della capitale.
Nel 1934 volò per la prima volta il quarto prototipo, designato P.11/IV. L'aereo disponeva di un propulsore Gnôme-et-Rhône 9Krde da 575
La versione P.11c ottenne un ordine dalla Lotnictwo Wojskowe per 175 esemplari (matricole da 8.2 a 8.176), realizzati in due serie tra il 1934 ed il 1936.<ref name="Kopanski-0"/> La prima serie di 50 velivoli era equipaggiata con il motore radiale [[Bristol Mercury]] IV S2 da 600 hp (447 kW), mentre i rimanenti 125 ebbero il [[Bristol Mercury]] VI S2 da 630 hp (470 kW), entrambi realizzati su licenza in Polonia. Sugli esemplari costruiti vennero introdotte alcune modifiche all'attacco tra ala e fusoliera, all'impennaggio di coda, ed inoltre furono installati pneumatici a bassa pressione per il decollo da campi improvvisati. Le mitragliatrici vennero dotate di sistema pneumatico di riarmo, e gli aerei furono dotati attacchi subalari per quattro bombe da 12,5 kg. Queste modifiche portarono, però, ad un aumento di peso della cellula pari ad 84 kg. Le prime consegne ai reparti della versione P.11c avvennero alla fine del 1934.
Tale limitata produzione può, ora, apparire una scelta irresponsabile da parte del governo polacco, l'aviazione dell'Armata Rossa disponeva già allora di migliaia di aerei, mentre la [[Germania]] conduceva un riarmo aeronautico su una scala che, a quel tempo, non aveva alcun precedente. Le officine [[Państwowe Zakłady Lotnicze|PZL]] di Varsavia potevano produrre almeno 10 caccia al mese. Tuttavia, il comando della Lotnictwo Wojskowe stava ancora studiando i diversi concetti di impiego dei caccia e dei bombardieri, mentre gli uffici di progettazione polacchi avevano allora in fase di sviluppo progetti molto avanzati. Per ottimizzare ed incrementare la produzione del caccia P.11 la [[Państwowe Zakłady Lotnicze|PZL]] attivò una linea di montaggio situata presso il nuovo stabilimento WP2 di [[Mielec]], così che la capacità costruttiva della ditta arrivò a 25 velivoli al mese.
A partire dalla metà del 1935 tutti e quattro i reggimenti da caccia della Lotnictwo Wojskowe erano equipaggiati con i PZL P.11a/c, soprannominati ''Jedenastka'' (piccolo undici). Quasi tutti i precedenti [[aereo da caccia|caccia]] [[PZL P.7]] furono relegati all'addestramento presso le scuole di volo. L'entrata in servizio del nuovo aereo fu sorprendentemente facile, non si verificò alcun incidente di rilievo fino al marzo 1936. L'aereo perdonava facilmente gli errori dei giovani piloti, che lo soprannominarono “Pulavchak”. Durante le grandi manovre del 1937 un pilota volando a bassa quota colpì con le ruote del carrello un pagliaio. L'aereo si rovesciò e cadde al suolo. Il pilota, che non era trattenuto al suo posto dalle cinture di sicurezza, venne sbalzato fuori dalla carlinga atterrando sulla paglia, e riportando fortunatamente ferite di poco conto.
In quegli anni l'aeronautica polacca condusse con il P.11 un'intensa attività sperimentale. Nel 1936 furono collaudati gli sci Shomanskogo per l'impiego da terreni innevati, e sorprendentemente l'aereo si rivelò più veloce con gli sci che con il carrello a ruote. Probabilmente ciò era dovuto alla particolare forma degli sci in questione, che favorivano la penetrazione aerodinamica. Vennero compiuti anche tentativi per adattare l'aereo al bombardamento in picchiata, ma gli esperimenti rimasero senza seguito per lo scarso carico bellico trasportato dal caccia. Nel 1937 venne sperimentato un apparato radio di produzione nazionale, dotato di antenna a filo, tipo Philips N2L/MR/T. L'accesso per manutenzione all'apparato radio, ed alle batterie di alimentazione, avveniva tramite un portello situato sul lato sinistro dell'aereo. Tale apparato venne installato retroattivamente su circa un terzo degli esemplari costruiti. L'armamento iniziale, che consisteva in
A partire dalla seconda metà degli anni
Nell'agosto del 1936 un caccia P.11 pilotato dal [[tenente]] Urbanowicz attacco, nella zona di frontiera con l'Unione Sovietica, un biplano da ricognizione [[Polikarpov R-5]]. Inizialmente il pilota cercò di costringere il ricognitore ad atterrare, sparando raffiche di mitragliatrice davanti al muso del velivolo sovietico. Ma quando quest'ultimo incominciò a rispondere al fuoco il pilota polacco, in ottemperanza degli ordini ricevuti, aprì il fuoco contro l'aereo sovietico abbattendolo. Nel marzo 1939 un caccia P.11, pilotato dal tenente Zvonek, sorprese all'interno dello spazio aereo polacco un gruppo di bombardieri sovietici scortati da un caccia. Il pilota polacco attaccò di sorpresa la formazione sovietica, riuscendo ad abbattere il caccia. A partire dall'aprile dello stesso anno la [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]] intensificò i voli clandestini di ricognizione sul territorio polacco. I piloti dei caccia P.11 tentarono di abbattere qualcuno degli intrusi portandosi in quota e rimanendo in attesa degli aerei spia. Quando ne avvistavano qualcuno si gettavano in picchiata, avendo il favore della quota, alla massima velocità nel tentativo di abbattere l'intruso. Purtroppo tale sforzo non diede alcun risultato, nessun ricognitore tedesco venne mai abbattuto o danneggiato.
Contro la crescente minaccia rappresentata dal massiccio riarmo tedesco, e per tutelarsi contro i lunghi ritardi del programma relativo al nuovo caccia monoplano [[PZL.50 Jastrząb]], venne provvisoriamente sviluppata una nuova versione designata P.11g Kobuz. Questo modello disponeva del potente motore radiale [[Bristol Mercury]] VIII, raffreddato ad aria, erogante 835 CV. Il propulsore Bristol Mercury VIII prometteva di spingere il P.11g Kobuz ad una velocità massima di oltre 420
=== La seconda guerra mondiale ===
Alle 4.45 del 1º settembre [[1939]] la Germania attaccò la Polonia (Operazione Fall Weiss), ed i caccia PZL P.11 risultarono di gran lunga superati sia dai caccia monomotori [[Messerschmitt Bf 109]]E che dai bimotori [[Messerschmitt Bf 110]] Zerstorer della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]].<ref name=Symanowski>Symanowski Grezegorz and Jan Hoffmann. PZL P.11C. Lublin, Poland: Kagero Polen, 2006. ISBN 83-60445-06-0.</ref>. In particolare i Messerschmitt Bf 109E surclassavano in velocità il caccia polacco di ben 185
Allo scoppio delle ostilità le squadriglie da caccia furono subito pesantemente impegnate riportando, nei primi tre giorni di combattimento, 60 vittorie contro 46 perdite tra P.11 e P.7. Nel corso dei combattimenti il caccia si dimostrò una macchina versatile, riuscendo anche ad effettuare missioni di ricognizione tattica e collegamento, ma ben presto la qualità e la quantità dei velivoli tedeschi ebbe ragione in pochi giorni della resistenza polacca. Dei 166 caccia di tutti i tipi schierati all'inizio della guerra, 116 furono persi in volo e una cinquantina espatriarono in Romania. Le perdite umane furono incredibilmente basse, con 12 piloti deceduti, 15 feriti e 7 dispersi (pari al 15% del personale volante)<ref name=Dicorato/>. Da notare che un pilota, il Lt. Henryk Szczesny, si aggiudicò due abbattimenti volando a bordo del prototipo PZL P.11g Kobuz, mentre difendeva il campo d'aviazione di Wielick.<ref name="Glass-0">Glass, Andrzej, Tomasz Kópanski, Tomasz Makowki. Monografie Lotnicze 037, PZL P.11 Vol.2, AJ Press, Gdynia, 1997 ISBN 83-86208-64-3.</ref> In tutta la campagna di settembre i caccia P.11 operarono in condizioni molto difficili, senza installazioni di riparo, e con rifornimenti di parti di ricambio assolutamente inadeguate (tutto il materiale disponibile risultava vecchio di 3 o 5 anni). Nonostante tutte queste avversità i piloti reclamarono 120 abbattimenti, inclusi 10 [[Messerschmitt Bf 109|Bf 109]] e 13 [[Messerschmitt Bf 110|Bf 110]]<ref>Hooton, E.R. Luftwaffe at War; Blitzkrieg in the West: 1939–1940, Volume 2. London: Midland Publishing, 2007. ISBN 1-85780-272-1.</ref>. Per conto risultavano distrutti in combattimento 97 P.11.
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Nel 1931 la [[Forțele Aeriene Regale ale României]] doveva rimpiazzare gli obsoleti caccia [[Blériot-SPAD S.61]] e Fokker D.XI allora in servizio presso i reparti. Per questa eventualità la I.A.R. aveva realizzato un proprio caccia designato [[IAR CV-11]], ma tale progetto venne annullato nel settembre del 1931.
Dopo che il prototipo PZL P.11/I, pilotato dal collaudatore Boleslaw Orlinski, aveva partecipato in quell'anno all'International Fighter Show di Istanbul, risultando vincitore nella varie competizioni in cui fu impegnato, vi fu l'immediato interesse del governo rumeno per l'acquisto di 60 aerei, da realizzarsi su licenza presso la fabbrica I.A.R.
Il secondo prototipo PZL P.11/II dotato di motore di Gnôme-Rhône 9 Krse da 595 CV<ref name=Green>Green, William and Gordon Swanborough. "The Era of the Gulls: The Chronicles of the Pulawski Fighter Line". Air Enthusiast, Twenty-eight, July–October 1985, pp. 35–53, 80. ISSN 0143-5450.</ref>, divenne il progenitore della versione P.11b destinata espressamente alla [[Romania]]. L'accordo per la vendita del caccia P.11 fu finalizzato il 24 aprile [[1933]], e la priorità fu data all'adempimento di quest'ordine, anche a discapito della consegne alla Lotnictwo Wojskowe. L'ordine riguardava 50 velivoli (matricole da 7.4 a 7.52) da costruirsi direttamente presso la fabbrica [[Państwowe Zakłady Lotnicze|PZL]], con la designazione P.11b. Gli aerei erano dotati di propulsore IAR K.9 (Gnôme-Rhône 9Ksrd Mistral da 550
I primi 10 aerei furono inviati, smontati, agli stabilimenti IAR di [[Brasov]] ([[Bucarest]] nel giugno 1934 e qui avvenne il loro riassemblaggio, seguito dal personale della [[Państwowe Zakłady Lotnicze|PZL]] perché la IAR mancava dell'esperienza necessaria alla costruzione di velivoli completamente metallici. Gli aerei rimontati furono personalmente collaudati dal capitano [[Bolesław Orliński]], e le consegne dei primi velivoli all'aviazione rumena cominciarono a partire dal 1935. Il prototipo della successiva versione P.11f, equipaggiato con propulsore radiale Gnôme-Rhône 9 Krds, venne consegnato alla Romania che acquisì gratuitamente la licenza di produzione grazie al precedente ordine. Le previsioni iniziali prevedevano la produzione di 150 caccia P.11f entro la fine del 1935, ma la fabbrica I.A.R., tra il 1935 e il 1937, completò solo 95 velivoli, che furono consegnati tra il 1936 ed il 1938.<ref name=Green/>
Il 17 settembre [[1939]] il Capo di Stato Maggiore della Lotnictwo Wojskowe diede l'ordine di evacuare tutti i velivoli verso i paesi neutrali più vicini, possibilmente la [[Romania]]. Infatti il governo polacco sperava poi di trasferire questi aerei in Francia per continuare la lotta a fianco degli Alleati. Oltre 300 aerei polacchi, di tutte le categorie, trovarono rifugio in Romania. La maggior parte dei P.11 in servizio nell'aviazione polacca erano rimasti distrutti nei combattimenti di settembre, ma almeno 32 caccia (32 P.11c e 10 P.11a) riuscirono a raggiungere l'aeroporto rumeno di Chernivtsi (ora in [[Ucraina]]). Questi velivoli, però, furono incamerati dall'aviazione rumena. A causa della loro obsolescenza gli aerei, che risultavano molto usurati dai combattimenti precedenti, non furono utilizzati operativamente. Un piccolo numero di caccia (23 P.11c e 3 P.11a), dopo le opportune riparazioni, venne immesso in servizio ed utilizzato per l'addestramento, mentre il resto venne smantellato per ricavarne pezzi di ricambio. Dal maggio 1941 i caccia P-11f incominciarono ad utilizzare mitragliatrici a tiro rapido FN-Browning<ref name="Kopanski-0"/> e rastrelliere per le bombe fino a 12
Quando, il 22 giugno [[1941]], la Romania dichiarò guerra all'[[Unione Sovietica]] l'aeronautica rumena allineava in servizio circa 153 esemplari nelle versioni P.11b, P.11f, P.
* 3º Gruppo da Caccia (al comando del Lt. Cdor. [[Teodor Munteanu]]
:43ª Squadriglia da Caccia (Captain [[Dan Vizanti]], su P.11f)
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* '''P.11d''': proposta di una versione destinata all'aeronautica navale polacca, da costruirsi in 24 esemplari. L'ordine non ebbe alcun seguito.
* '''P.11e''': nel 1935 l'aeronautica repubblicana spagnola negoziò una fornitura di 36 [[aereo da caccia|caccia]] PZL P.11, successivamente ridotti a 15. A tale scopo la [[Państwowe Zakłady Lotnicze|PZL]] sviluppò un'apposita versione denominata P.11e. Le parti firmarono il contratto il 12 ottobre [[1935]]. Con lo scoppio della guerra civile nel giugno 1936 la trattativa venne sospesa, con nota del governo polacco, il 29 luglio dello stesso anno.
* '''P.11f''': versione prodotta su licenza in 95 esemplari dalla I.A.R., dotata di propulsore Gnome-Rhône 9 Krse da 595 [[cavallo vapore|CV]] costruito anch'esso su licenza<ref name=Dicorato/>. Questa versione era dotata di speciali pneumatici a bassa pressione per l'impiego da terreni semipreparati. Caratteristiche tecniche: un motore stellare Gnôme-Rhône 9 Krse da 595 [[cavallo vapore|CV]] (438 kW); apertura alare 10,72
* '''P.11g Kobuz''': un prototipo dotato di motore [[Bristol Mercury]] VIII da 840 [[cavallo vapore|CV]]<ref name=Dicorato/>, che consentiva una velocità massima sensibilmente superiore pur conservando le eccellenti doti di manovrabilità. La versione P.11g Kobuz avrebbe dovuto essere costruita in 90 esemplari dalla P.W.S. con consegne dei primi velivoli di serie previste nel maggio-giugno 1940. L'invasione tedesca del settembre 1939 pose fine ad ogni attività. Primo volo del prototipo nell'agosto 1939. Caratteristiche tecniche: un motore stellare Bristol Mercury VIII, raffreddato ad aria, da 840
== Evoluzioni e varianti ==
Dal PZL P.11 venne sviluppato nel [[1934]] un nuovo aereo da caccia, il [[PZL P.24|P.24]], che tuttavia non entrò mai in servizio nell'aeronautica polacca, venendo esportato con successo in [[Turchia]], [[Bulgaria]], [[Grecia]] e [[Romania]].<ref name=Dicorato/>
Il [[PZL.50 Jastrząb]] (sparviero), un [[aereo da caccia|caccia]] monoplano ad ala bassa,
== Utilizzatori ==
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