Buddismo tibetano: differenze tra le versioni
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====La tradizione "antica": ''rning ma'' (<big>རྙིང་མ་</big>, [[Nyingma]])====
====La tradizione delle "parole e istruzioni [del Buddha]": ''bka' gdams'' (<big>
Oltre alle realtà periferiche che non furono toccate dagli editti del re anti-buddhista, il rifiorire di questa tradizione religiosa in Tibet viene attribuita ad un altro re, sovrano nel regno della regione del Mnga' ris (<big>མངའ་རིས</big>, territorio che si estendeva nelle provincie occidentali del Tibet fino alla regione del Ladakh), questo fondato da un discendente di Glang Dar-ma a cui succedette una dinastia nepalese. A questo sovrano, di nome Ye shes 'od (959–1040, <big>ཡེ་ཤེས་འོད</big>, [[Yeshe-Ö]]), dobbiamo la reintroduzione di un buddhismo di origine indiana maggiormente coerente con le regole morali del ''Dharma''. Così Ye shes 'od inviò giovani monaci tibetani presso i monasteri indiani, invitando nel suo regno i maestri indiani con i loro testi religiosi. Tra i primi spicca Rin chen bzang po (958-1055, <big>རིན་ཆེན་བཟང་པོ</big>, [[Rinchen Zangpo]]), futuro grande ''[[lotsāva]]'' e fondatore di templi; tra i secondi emerge l'importante figura di [[Atiśa]], quel monaco indiano giunto in Tibet nel 1042 su invito del pronipote di Ye shes 'od, Byang chub 'od (984–1078, <big>བྱང་ཆུབ་འོད</big>, [[Changchup Ö]]).
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