Calciopoli: differenze tra le versioni

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In ordine di tempo si è trattato del terzo grande scandalo nella storia del calcio italiano dopo i due relativi alle scommesse del [[Scandalo del calcio italiano del 1980|1980]] e del [[Scandalo del calcio italiano del 1986|1986]]. Successivamente nel 2011 ci fu un ulteriore scandalo, mediaticamente soprannominato [[Scandalo italiano del calcioscommesse del 2011|Scommessopoli]]. Le prime avvisaglie di Calciopoli emersero nel 2005 mediante alcune indiscrezioni di stampa relative a indagini sul calcio condotte dalla procura di [[Torino]]. L'inchiesta, denominata Offside (termine inglese che nel mondo del calcio sta a indicare il [[fuorigioco]]) e condotta dal procuratore [[Raffaele Guariniello]] (già noto per precedenti indagini sul mondo del calcio), si era chiusa con l'archiviazione per l'inesistenza di situazioni penalmente rilevanti, ma anche col contestuale invio di materiale, ritenuto rilevante sul piano disciplinare, alla FIGC.
 
Le indiscrezioni di stampa si moltiplicarono nella primavera 2006 e infine lo scandalo venne alla luce con la pubblicazione delle prime intercettazioni telefoniche a partire dal 2 maggio 2006, ossia a pochi giorni dalla conclusione della [[Serie A 2005-2006|stagione calcistica 2005-2006]] (anche se quelle intercettazioni, nate da interessi privati ai fini di «[[spionaggio industriale]]» sulla base di [[Intercettazione#Intercettazione telefonica|intercettazioni telefoniche illecite]] effettuate da alcuni responsabili della sicurezza dell'azienda [[Telecom Italia]] per cui essa fu contemporaneamente [[Scandalo Telecom-Sismi|indagata]], in realtà erano tutte relative alla [[Serie A 2004-2005|stagione 2004-2005]]). Lo scandalo fu battezzato dagli organi di informazione in vari modi, ma alla fine è storicamente prevalso il termine Calciopoli per analogia con [[Mani pulite|Tangentopoli]] (laddove in quel caso a reggere l'espressione era il termine "tangente" e al termine greco ''-polis'', riferendosi originariamente a Milano come "«città delle [[Corruzione|tangenti]]"»).
 
== Calciopoli ==
=== Prime conseguenze dello scandalo ===
Nel giro di pochi giorni arrivarono le dimissioni del presidente della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] [[Franco Carraro]], di uno dei suoi vice, (Innocenzo Mazzini), del presidente dell'[[Associazione Italiana Arbitri|AIA]] [[Tullio Lanese]] e dei due principali dirigenti della [[Juventus Football Club|Juventus]], il direttore generale [[Luciano Moggi]] e l'amministratore delegato [[Antonio Giraudo]] (seguite poi da quelle dell'intero consiglio d'di amministrazione della società torineseJuventus). Dopo essere stato deferito dalla Procuraprocura Federale,federale si dimise anche il presidente della [[Lega Calcio]] [[Adriano Galliani]]. Il [[Comitato Olimpico Nazionale Italiano]] (CONI) decise di commissariare la Federcalcio,FIGC nominando l'avvocato [[Guido Rossi]] come commissario.
 
=== Indagini e procedimenti disciplinari ===
Le indagini da parte del Procuratoreprocuratore Federalefederale Stefano Palazzi, relativamente al primo e più importante filone (coinvolgente le società che nella classifica del Campionatocampionato Italiano di [[Serie A 2005-2006]] erano in posizione utile per la qualificazione alle [[Coppe calcistiche europee|coppe europee]] 2006-2007), si conclusero alla fine di giugno [[2006]]. Dal momento che i deferimenti avevano riguardato, oltre a esponenti della [[Lega Calcio]], anche dirigenti federali ed esponenti dell'[[Associazione Italiana Arbitri|AIA]], il processo sportivo di primo grado non poteva tenersi presso le rispettive Commissionicommissioni Disciplinaridisciplinari (all'epoca non esisteva ancora la CDCommissione disciplinare nazionale) e fu pertanto svolto presso la [[Corte di Giustizia Federale (FIGC)|Commissione d'Appelloappello Federalefederale]] (storico organo chiamato solitamente a decidere in secondo grado). Il procedimento d'di appello, conseguentemente, fu tenuto presso la [[Corte di Giustizia Federale (FIGC)|Corte Federale]]federale (organo che era solitamente chiamato in causa solo per vizi formali o per fornire pareri e interpretazioni). I due procedimenti si chiusero rispettivamente il 14 e il 25 luglio [[2006]], permettendo di stilare una classifica definitiva della [[Serie A 2005-2006]], al netto delle penalizzazioni inflitte a [[Juventus Football Club|Juventus]], [[Associazione Calcio Milan|Milan]], [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] e [[Società Sportiva Lazio|Lazio]], utilizzata per determinare i club italiani qualificati alla [[UEFA Champions League 2006-2007]] e alla [[Coppa UEFA 2006-2007]]. Sulla base della medesima classifica, dopo averavere sentito il parere di una commissione di tre saggi appositamente incaricata, il 26 luglio [[2006]] la [[FIGC]] emetteva un comunicato stampa in cui riconosceva all'[[FCFootball Club Internazionale Milano|Inter]], prima classificata dopo le sanzioni inflitte a Juventus e Milan, il titolo di Campionecampione d'Italia 2005-2006. Un secondo filone di indagini coinvolse due società minori, [[Urbs Sportiva Reggina Calcio1914|Reggina]] e [[AssociazioneUnione CalcioSportiva Arezzo|Arezzo]] (quest'ultimo militante in [[Serie B]] all'epoca). I processi sportivi relativi a questo ulteriore filone si chiusero nel mese di agosto [[2006]].
 
=== Ricorsi ===
Successivamente e in tempi diversi (tra agosto [[2006]] e giugno [[2007]]), furono discussi gli ulteriori ricorsi alla [[Camera di Conciliazioneconciliazione ed Arbitratoarbitrato per lo Sportsport]], organo istituito all'epoca presso il [[ComitatoCONI. OlimpicoUna Nazionale Italiano|CONI]].volta Fallitifalliti tutti i tentativi di conciliazione tra le parti, i vari lodi arbitrali consentirono a diversi tesserati "sconti" anche notevoli sui periodi di inibizione comminati dalla Corte Federalefederale, mentre ad alcune società furono ridotte le penalizzazioni in classifica. Una sola società,Solo l'[[Associazione Calcio Arezzo|Arezzo]], tentò successivamente anche il ricorso al [[Tribunale Amministrativoamministrativo Regionaleregionale]] (TAR) del Lazio. Il ricorso fu respinto, ma in questo modo i toscanil'Arezzo violaronoviolò la clausola compromissoria che vietavietava il ricorso alla giustizia ordinaria. Il ricorso al TAR del Lazio era stato in un primo momento avanzato anche dalla Juventus, addirittura prima ancora dell'arbitrato, ma era stato poi ritirato.
 
=== Sanzioni finali ===
La società maggiormente colpita dalla giustizia sportiva fu proprio la Juventus: riconosciuta colpevole di «illecito associativo» – un termine allora non previsto dall'ordinamento giuridico sportivo italiano, ma che fu giudicato dalla Corte di Giustiziagiustizia Federalefederale come una violazione dell'articolo 6 dell'allora Codice di Giustiziagiustizia Sportivasportiva (riguardante ai casi di «illecito sportivo»)<ref>{{cita news|autore=Fulvio Bianchi|url=http://www.repubblica.it/2003/h/rubriche/spycalcio/motivazioni-sentenza/motivazioni-sentenza.html|titolo=Calciopoli, ecco tutte le motivazioni. «Ma non è stato un colpo di spugna...»|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=4 agosto 2006|accesso=21 giugno 2014}}</ref> –, e le fu revocato il titolo ''[[de iure]]'' di campione d'Italia 2004-2005, ementre non le fu assegnato nemmeno quello 2005-2006 in quanto retrocessa d'ufficio all'ultimo posto in classifica – nonostante l'esito di quella stagione non sia mai stato discusso a livello sportivo e ordinario. –; laLa squadraJuventus scese così per la prima volta in [[Serie B]], e dovette scontare anche un'ulteriore penalizzazione di 9 punti nella classifica del campionato italiano di [[Serie B 2006-2007]]. Penalizzazioni di varie entità furono inflitte anche a Fiorentina, Milan, Lazio, Reggina e Arezzo, da scontare in parte nel campionato di Serie A 2005-2006, e in parte in [[Serie A 2006-2007|quello successivo]]. FraTra i tesserati, le sanzioni più pesanti colpirono gli ex dirigenti bianconeridella Juventus [[Luciano Moggi]] e [[Antonio Giraudo]], eoltre lall'ex vicepresidente federale Innocenzo Mazzini: per tutti e tre la massima pena, ossia cinque anni di inibizione con proposta di radiazione. Tale proposta fu successivamente accolta dagli organi competenti, trasformando di fatto la sanzione in una squalifica a vita.
 
=== Il processo penale ===
Il processo penale di primo grado su ''Calciopoli'' ebbe luogo tra il [[2008]] e il [[2011]] presso il tribunale di [[Napoli]]. Durante tale processo emersero, principalmente per opera dei difensori di [[Luciano Moggi]], nuove intercettazioni telefoniche che non erano state considerate rilevanti nelle indagini del [[2006]]. Dal momento che il nuovo materiale probatorio coinvolgeva fra gli altri i massimi dirigenti dell'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] all'epoca dei fatti, ossia il presidente [[Giacinto Facchetti]] (scomparso nel [[2006]]) e il patronproprietario [[Massimo Moratti]] (socio di riferimento del club e successore di Facchetti), la Juventus presentò nel maggio [[2010]] un esposto al [[CONI]] e alla [[FIGC]] chiedendo la revisione della decisione di assegnare ai nerazzurriall'Inter il titolo di Campionecampione d'Italia 2005-2006. Nel frattempo il Procuratoreprocuratore federale Stefano Palazzi aveva già avviato nuove indagini in proposito, che si chiusero nel giugno [[2011]] con la contestazione di violazioni delle norme di lealtà, correttezza e probità a diverse società e tesserati che non erano stati coinvolti nei processi sportivi del [[2006]]. All'Inter, e nella persona di [[Giacinto Facchetti]], fu contestato l'illecito sportivo con accuse analoghe a quelle mosse a suo tempo alla Juventus., Tuttaviatuttavia Palazzi stavolta non procedette ad alcun deferimento perché i fatti erano ormai caduti in prescrizione. La FedercalcioFIGC prese atto della relazione del Procuratoreprocuratore federale approvando a maggioranza una delibera del presidente [[Giancarlo Abete]] con cui il Consiglio Federalefederale si dichiarava non competente sull'istanza presentata dalla Juventus. A nulla valse anche il successivo ricorso della società torineseJuventus al Tribunale Nazionalenazionale d'Arbitratoarbitrato per lo Sportsport (TNAS, organo che nel frattempo era stato istituito dal [[CONI]] in sostituzione della [[Camera di Conciliazioneconciliazione ed Arbitratoarbitrato per lo Sport]]sport) in quanto anche il TNAS si dichiarò non competente in merito alla revoca dell'assegnazione dello scudetto. Le nuove intercettazioni, del resto, non ottennero effetto neanche nel processo penale di Napoli, che si concluse nel novembre [[2011]] con un sostanziale accoglimento dell'impianto accusatorio: furono inflitte pesanti condanne, in particolare, a [[Luciano Moggi]] e all'ex designatore [[Paolo Bergamo]] (mentre [[Antonio Giraudo]] era già stato condannato nel [[2009]] con rito abbreviato).
 
Dopo l'esito in primo grado del processo di Napoli e la dichiarazione di non competenza del TNAS, la Juventus presentò nel novembre [[2011]] un ricorso al TAR del Lazio contro la FedercalcioFIGC e l'Inter, chiedendo un risarcimento danni di circa 444 milioni di euro derivanti, secondo la tesi bianconera,della Juventus dalla disparità di trattamento sui fatti di Calciopoli fra gli eventi del [[2006]] e quelli del [[2011]]. IlInoltre clubla torineseJuventus sottolineava altresì come il processo di primo grado di Napoli avesse comunque escluso responsabilità della società sulle violazioni commesse dai propri dirigenti. Il ricorso al TAR suscitò reazioni piuttosto dure da parte del presidente della FIGC [[Giancarlo Abete|Abete]] e soprattutto del presidente del CONI [[Gianni Petrucci]], alle quali il presidente juventinodella Juventus [[Andrea Agnelli]] rispose con la proposta ala massimo dirigente dello sport italianoPetrucci di convocare un tavolo di discussione per risolvere la questione. Per qualche settimana aleggiò la possibilità di una soluzione "pacifica" della querelle: Petrucci convocò il cosiddetto "«tavolo della pace"» per il 14 dicembre [[2011]]. L'incontro si risolse tuttavia con un nulla di fatto: gli stessi PetrucciAbete e AbetePetrucci dovettero ammettere che le posizioni delle parti erano troppo distanti.
 
==== Le accuse ====
Le accuse rivolte ai molteplici imputati, tra cui spiccano i nomi di [[Luciano Moggi]] e [[Antonio Giraudo]] per la Juventus, dei fratelli [[Diego Della Valle|Diego]] e [[Andrea Della Valle (imprenditore)|Andrea Della Valle]] per la Fiorentina, di [[Claudio Lotito]] per la Lazio e di [[Lillo Foti|Pasquale Foti]] per la Reggina, spaziavano dalla violazione delle norme di lealtà, correttezza e probità sportiva (art.articolo 1 del Codice di Giustiziagiustizia Sportivasportiva vigente all'epoca) all'illecito sportivo vero e proprio (art.articolo 6 deldello stesso CGScodice). Furono coinvolti nello scandalo anche i due designatori arbitrali della CAN[[Commissione AArbitri Nazionale]] dell'epoca, cioè [[PierluigiPaolo PairettoBergamo]] e [[PaoloPierluigi BergamoPairetto]], eoltre a diversi arbitri: [[Massimo De Santis]], che avrebbe dovuto rappresentare l'[[Nazionale di calcio dell'Italia|Italia]] al [[Campionato mondiale di calcio 2006]] (sostituito in seguito allo scandalo da [[Roberto Rosetti]]), [[Paolo Dondarini]], [[Gianluca Paparesta]], [[Paolo Bertini]], [[Domenico Messina]], [[Gianluca Rocchi]], [[Paolo Tagliavento]], e [[Pasquale Rodomonti]]. Accusati anche i vertici della Federcalcio, precisamenteFIGC (il presidente [[Franco Carraro]] e il vicepresidente Innocenzo Mazzini,) e il presidente dell'[[Associazione Italiana Arbitri|AIA]] [[Tullio Lanese]].
 
Secondo l'accusa i dirigenti di società coinvolti intrattenevano rapporti con i designatori arbitrali atti a influenzare le designazioni per le partite delle proprie squadre in modo da ottenere arbitri considerati favorevoli. In questo erano spesso appoggiati o spalleggiati dagli esponenti della federazione coinvolti nell'inchiesta. Sempre secondo l'accusa era pratica comune inoltrare attraverso i designatori arbitrali o la FIGC recriminazioni e velate minacce nei confronti degli arbitri considerati non favorevoli.
 
[[Luciano Moggi]] risultò essere in contatto anche con giornalisti e opinionisti della TVtelevisione e della carta stampata, come [[Aldo Biscardi]] e l'ex arbitro ed ex designatore [[Fabio Baldas]] (alcune telefonate evidenzianoevidenziarono come Moggi suggerisse l'interpretazione degli episodi mostrati dalla moviola durante ''[[Il processo di Biscardi]]''). PersinoAnche l'allora Ministroministro dell'Interno [[Giuseppe Pisanu]], secondo le intercettazioni, avrebbe richiesto tramite Moggi favori arbitrali per la squadra del [[S.E.F. Torres 1903|Sassari Torres]], militante all'epoca in [[Lega Pro Prima Divisione|Serie C1]]. Oltre a Biscardi ([[La7LA7]]) avevano regolari contatti telefonici con il dirigente juventinoMoggi anche i giornalisti [[Tony Damascelli]] ([[Il Giornale|''Il Giornale'']]), [[Guido D'Ubaldo]] ([[Corriere dello Sport - Stadio|Corriere dello Sport]]), [[Franco Melli]] ([[Il Tempo|''Il Tempo'']] e ospite a [[''Il processo di Biscardi]]''), [[Lamberto Sposini]] ([[TG5|''TG5'']] e ospite a [[''Il processo di Biscardi]]''), [[Giorgio Tosatti]] ([[RaisportRai Sport]]), [[Ignazio Scardina]] ([[Rai Sport]]) e [[Ciro Venerato]] ([[Rai Sport]]). La posizione di quasi tutti i cronisti sotto il profilo penale fu archiviata nel [[2007]], anche se molti di loro furono sospesi per qualche tempo dall'Ordine dei giornalisti (erano accusati di farsi consigliare da Moggi cosa dire in TVtelevisioe o cosa scrivere sui loro giornali). L'unico a essere indagato e processato per associazione a delinquere fu [[Ignazio Scardina]], per altro poi assolto in primo grado dal tribunale di Napoli.
 
Intervenuto in TVtelevisione alla trasmissione ''[[Matrix (programma televisivo)|Matrix]]'', condotta da [[Enrico Mentana]], l'ex designatore [[Paolo Bergamo]] affermò che le telefonate a lui e al suo collega [[Pierluigi Pairetto]] da parte dei dirigenti delle diverse squadre erano molto frequenti. In particolare dichiarò di averavere ricevuto spesso telefonate dai dirigenti dell'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], squadra a cui era stato assegnato a tavolino lo [[SerieScudetto A 2005-2006(sport)|Scudettoscudetto]] 2005-2006]]. Bergamo disse anche di averavere parlato più volte, durante la stagione calcistica [[Serie A 2003-2004|2003-2004]], con l'allora allenatore della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]], [[Fabio Capello]], per concordare le designazioni delle gare deidella giallorossistessa Roma. La FIGC non ha considerato queste affermazioni valide perché venissero aperti nuovi filoni d'indagine, visto che non c'erano prove che potessero confermarle. Alcune intercettazioni riguardanti i dirigenti dell'Inter erano viceversa uscite, ma non furono giudicate rilevanti fino al [[2010]], quando furono portate al processo di Napoli dagli avvocati della difesa.
 
Insistenti voci, nel corso dello svolgimento delle indagini, hanno avanzato il timore che la possibile vittoria della [[nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale italiana]] al [[Campionatocampionato mondiale di calcio 2006]] (poi effettivamente verificatasi) avrebbe potuto insabbiare la vicenda, magari portando a una sorta di [[amnistia]] come avvenuto per il Calcioscommesse del [[1980]] dopo la vittoria azzurradell'Italia al [[Campionatocampionato mondiale di calcio 1982|Mundial 1982]]. L'allora Ministroministro per le Politiche Giovanili e lo Sport [[Giovanna Melandri]] scartò subito l'ipotesi [[amnistia]], ma non mancarono forze politiche, come [[Popolari UDEUR|UDEUR]] e [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] e [[Popolari UDEUR|UDEUR]], che invece provarono a promuovere l'idea.<ref>{{cita news|autore = Pierluigi Panza|url = http://archiviostorico.corriere.it/2006/luglio/08/Sinistra_Amnistia_Diventa_Idiozia_co_9_060708057.shtml|titolo = A Sinistra l' Amnistia Diventa «Idiozia»|pubblicazione = [[Corriere della Sera]]|data = 8 luglio 2006|urlarchivio=https://archive.is/OuOJT|dataarchivio=19 agosto 2014}}</ref>
 
===== Le 19 partite di Serie A sotto inchiesta =====
Di seguito l'elenco delle 19diciannove partite di Serie A sotto inchiesta:<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Altro_Calcio/Primo_Piano/2006/05_Maggio/15/19partite.shtml|titolo=Le 19 partite di A sotto inchiesta|autore=[[La Gazzetta dello Sport]]|accesso=27 ottobre 2012}}</ref>:
* {{Calcio Reggina}} - {{Calcio Juventus}} 2-1 (6 novembre 2004)<br>''Arbitro: Paparesta''
* {{Calcio Lecce}} - {{Calcio Juventus}} 0-1 (14 novembre 2004)<br>''Arbitro: De Santis''
* {{Calcio Juventus}} - {{Calcio Lazio}} 2-1 (5 dicembre 2004)<br>''Arbitro: Dondarini''
* {{Calcio Fiorentina}} - {{Calcio Bologna}} 1-0 (5 dicembre 2004)<br>''Arbitro: De Santis''
* {{Calcio Bologna}} - {{Calcio Juventus}} 0-1 (12 dicembre 2004)<br>''Arbitro: Pieri''
* {{Calcio Juventus}} - {{Calcio Udinese}} 2-1 (13 febbraio 2005)<br>''Arbitro: Rodomonti''
* {{Calcio Chievo}} - {{Calcio Lazio}} 0-1 (20 febbraio 2005)<br>''Arbitro: Rocchi''
* {{Calcio Lazio}} - {{Calcio Parma}} 2-0 (27 febbraio 2005)<br>''Arbitro: Messina''
* {{Calcio Roma}} - {{Calcio Juventus}} 1-2 (5 marzo 2005)<br>''Arbitro: Racalbuto''
* {{Calcio Inter}} - {{Calcio Fiorentina}} 3-2 (20 marzo 2005)<br>''Arbitro: Bertini''
* {{Calcio Fiorentina}} - {{Calcio Juventus}} 3-3 (9 aprile 2005)<br>''Arbitro: Collina''
* {{Calcio Milan}} - {{Calcio Brescia}} 1-1 (10 aprile 2005)<br>''Arbitro: Rodomonti''
* {{Calcio Bologna}} - {{Calcio Lazio}} 1-2 (17 aprile 2005)<br>''Arbitro: Tagliavento''
* {{Calcio Siena}} - {{Calcio Milan}} 2-1 (17 aprile 2005)<br>''Arbitro: Collina''
* {{Calcio Milan}} - {{Calcio Chievo}} 1-0 (20 aprile 2005)<br>''Arbitro: Paparesta''
* {{Calcio Chievo}} - {{Calcio Fiorentina}} 1-2 (8 maggio 2005)<br>''Arbitro: Dondarini''
* {{Calcio Livorno}} - {{Calcio Siena}} 3-6 (8 maggio 2005)<br>''Arbitro: De Santis''
* {{Calcio Lazio}} - {{Calcio Fiorentina}} 1-1 (22 maggio 2005)<br>''Arbitro: Rosetti''
* {{Calcio Lecce}} - {{Calcio Parma}} 3-3 (29 maggio 2005)<br>''Arbitro: De Santis''
 
==== Richieste d'accusa ====
===== Primo filone d'indagine =====
Richieste annunciate il 4 luglio [[2006]] nel processo sportivo di primo grado presso la CAF da parte del Procuratoreprocuratore Federalefederale Stefano Palazzi:
; Società
* {{Calcio Juventus}}: esclusione dal campionato di competenza e assegnazione a una categoria inferiore alla Serie B con 6 punti di penalizzazione, revoca dello Scudettoscudetto 2004-2005, e non assegnazione dello Scudetto 2005-2006.
* {{Calcio Fiorentina}}: retrocessione in Serie B con 15 punti di penalizzazione.
* {{Calcio Lazio}}: retrocessione in Serie B con 15 punti di penalizzazione.
* {{Calcio Milan}}: retrocessione in Serie B con 3 punti di penalizzazione.
; Dirigenti delle società
* [[Antonio Giraudo]] (amministratore delegato [[Juventus Football Club|Juventus]]): 5 anni con proposta di radiazione.
* [[Luciano Moggi]] (direttore generale [[Juventus Football Club|Juventus]]): 5 anni con proposta di radiazione.
* [[Diego Della Valle]] (proprietario [[ACF Fiorentina|Fiorentina]]): 5 anni con proposta di radiazione.
* [[Andrea Della Valle (imprenditore)|Andrea Della Valle]] (presidente [[ACF Fiorentina|Fiorentina]]): 5 anni con proposta di radiazione.
* [[Claudio Lotito]] (presidente [[Società Sportiva Lazio|Lazio]]): 5 anni con proposta di radiazione.
* [[Leonardo Meani]] (tesserato [[Associazione Calcio Milan|Milan]]): 5 anni con proposta di radiazione.
* [[Sandro Mencucci]] (dirigente [[ACF Fiorentina|Fiorentina]]): 5 anni con proposta di radiazione.
* [[Adriano Galliani]] (vicepresidente, amministratore delegato [[Associazione Calcio Milan|Milan]] e presidente [[Lega Nazionale Professionisti]]LNP): 2 anni.
; Arbitri e guardalinee
* [[Paolo Bertini]]: 5 anni con proposta di radiazione.
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; Dirigenti arbitrali e FIGC
* [[Paolo Bergamo]] (designatore arbitrale): 5 anni con proposta di radiazione.
* [[Franco Carraro]] (presidente [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]): 5 anni con proposta di radiazione
* [[Innocenzo Mazzini]] (vicepresidente [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]): 5 anni con proposta di radiazione.
* [[Tullio Lanese]] (presidente [[Associazione Italiana Arbitri|AIA]]): 5 anni con proposta di radiazione.
* [[Pierluigi Pairetto]] (designatore arbitrale): 5 anni con proposta di radiazione.
* [[Gennaro Mazzei]] (designatore dei guardialinee): 2 anni.
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===== Secondo filone d'indagine =====
Richieste annunciate l'8 e il 9 agosto [[2006]] nel processo sportivo di primo grado presso la CAF da parte del Procuratoreprocuratore Federalefederale Stefano Palazzi:
; Società
* {{Calcio Reggina}}: retrocessione in Serie B con 15 punti di penalizzazione.
* {{Calcio Arezzo}}: retrocessione in Serie C1 con 3 punti di penalizzazione.
; Dirigenti delle società
* [[Lillo Foti|Pasquale Foti]] (presidente [[Reggina Calcio|Reggina]]): 5 anni con proposta di radiazione.
* [[Leonardo Meani]] (tesserato [[Associazione Calcio Milan|Milan]]): 3 anni.
; Arbitri e guardalinee
* [[Stefano Titomanlio]] (guardialinee): 3 anni.
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* [[Gennaro Mazzei]] (designatore dei guardialinee): 3 anni.
 
=== Sentenze di primo grado (Commissione d'Appelloappello Federalefederale) ===
==== Primo filone di indagini ====
Per il primo filone di indagini, fu pronunciata il 14 luglio [[2006]]; e sanciva:
; Società
* {{Calcio Juventus}}: retrocessione in Serie B con 30 punti di penalizzazione, revoca dello Scudettoscudetto 2004-2005, non assegnazione dello Scudettoscudetto 2005-2006; e ammenda di 80 000 euro.
* {{Calcio Fiorentina}}: retrocessione in Serie B con 12 punti di penalizzazione; e ammenda di 50 000 euro.
* {{Calcio Lazio}}: retrocessione in Serie B con 7 punti di penalizzazione; e ammenda di 40 000 euro.
* {{Calcio Milan}}: 44 punti di penalizzazione nel Campionatocampionato di Serie A 2005-2006, 15 punti di penalizzazione nel Campionatocampionato 2006-2007; e ammenda di 30 000 euro.
; Dirigenti delle società
* [[Antonio Giraudo]] (amministratore delegato [[Juventus Football Club|Juventus]]): 5 anni con richiesta di radiazione; e 20 000 euro di multa.
* [[Luciano Moggi]] (direttore generale [[Juventus Football Club|Juventus]]): 5 anni con richiesta di radiazione; e 50 000 euro di multa.
* [[Diego Della Valle]] (proprietario [[ACF Fiorentina|Fiorentina]]): 4 anni; e 30.000 euro di multa.
* [[Andrea Della Valle (imprenditore)|Andrea Della Valle]] (presidente [[ACF Fiorentina|Fiorentina]]): 3 anni e 6 mesi; e 20 000 euro di multa.
* [[Claudio Lotito]] (presidente [[Società Sportiva Lazio|Lazio]]): 3 anni e 6 mesi; e 10 000 euro di multa.
* [[Leonardo Meani]] (tesserato [[Associazione Calcio Milan|Milan]]): 3 anni e 6 mesi.
* [[Sandro Mencucci]] (dirigente [[ACF Fiorentina|Fiorentina]]): 3 anni e 6 mesi.
* [[Adriano Galliani]] (vicepresidente, amministratore delegato [[Associazione Calcio Milan|Milan]] e presidente [[Lega Nazionale Professionisti]]LNP): 1 anno.
; Arbitri
* [[Massimo De Santis]]: 4 anni e 6 mesi.
Riga 140:
* [[Duccio Baglioni]]: assolto.
; Designatori arbitrali e dirigenti FIGC
* [[Innocenzo Mazzini]] (vicepresidente [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]): 5 anni con richiesta di radiazione.
* [[Franco Carraro]] (presidente [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]): 4 anni e 6 mesi.
* [[Tullio Lanese]] (presidente [[Associazione Italiana Arbitri|AIA]]): 2 anni e 6 mesi.
* [[Pierluigi Pairetto]] (designatore arbitrale): 2 anni e 6 mesi.
* [[Gennaro Mazzei]] (designatore dei guardialinee): 1 anno.
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==== Secondo filone di indagini ====
La seconda sentenza, fu pronunciata il 16 agosto [[2006]] e sanciva:
; Società
* {{Calcio Reggina}}: 15 punti di penalizzazione nel Campionatocampionato 2006-2007; e ammenda di 100 000 euro.
* {{Calcio Arezzo}}: 9 punti di penalizzazione nel Campionatocampionato 2006-2007.
; Dirigenti delle società
* [[Leonardo Meani]] (tesserato [[Associazione Calcio Milan|Milan]]): 3 anni; e 30 000 euro di ammenda.
* [[Pasquale Foti]] (presidente [[Reggina Calcio|Reggina]]): 2 anni e 6 mesi; e 30 000 euro di ammenda al Milan.
; Arbitri
* [[Paolo Dondarini]]: assolto.
Riga 163:
* [[Stefano Titomanlio]] (guardialinee): 3 anni.
 
=== Sentenze d'di appello (Corte Federalefederale) ===
==== Primo filone di indagini ====
La Corte Federalefederale ha emesso la sua sentenza d'di appello il 25 luglio [[2006]] con i seguenti esiti:
; Società
* {{Calcio Juventus}}: retrocessione in Serie B con 17 punti di penalizzazione, revoca dello scudetto 2004-2005, non assegnazione dello Scudettoscudetto 2005-2006;, 120 000 euro di multa; e tre giornate di squalifica del proprio campo.<ref>Le giornate di squalifica per tutti i campi verrannofurono successivamente revocate in seguito.</ref>
* {{Calcio Fiorentina}}: 30 punti di penalizzazione nel Campionatocampionato 2005-2006, 19 punti di penalizzazione nel Campionatocampionato 2006-2007, 100 000 euro di multa; e tre giornate di squalifica del proprio campo.
* {{Calcio Lazio}}: 30 punti di penalizzazione nel Campionatocampionato 2005-2006, 11 punti di penalizzazione nel Campionatocampionato 2006-2007;, 100 000 euro di multa; e due giornate di squalifica del proprio campo.
* {{Calcio Milan}}: 30 punti di penalizzazione nel Campionatocampionato 2005-2006, 8 punti di penalizzazione nel Campionatocampionato 2006-2007;, 100 000 euro di multa; e una giornata di squalifica del proprio campo.
; Dirigenti delle società
* [[Antonio Giraudo]] (amministratore delegato [[Juventus Football Club|Juventus]]): 5 anni con proposta di radiazione.
* [[Luciano Moggi]] (direttore generale [[Juventus Football Club|Juventus]]): 5 anni con proposta di radiazione.
* [[Diego Della Valle]] (proprietario [[ACF Fiorentina|Fiorentina]]): 3 anni e 9 mesi.
* [[Andrea Della Valle (imprenditore)|Andrea Della Valle]] (presidente [[ACF Fiorentina|Fiorentina]]): 3 anni.
* [[Claudio Lotito]] (presidente [[Società Sportiva Lazio|Lazio]]): 2 anni e 6 mesi.
* [[Leonardo Meani]] (tesserato [[Associazione Calcio Milan|Milan]]): 2 anni e 6 mesi.
* [[Sandro Mencucci]] (dirigente [[ACF Fiorentina|Fiorentina]]): 2 anni e 6 mesi.
* [[Adriano Galliani]] (vicepresidente, amministratore delegato [[Associazione Calcio Milan|Milan]] e presidente [[Lega Nazionale Professionisti]]LNP): 9 mesi.
; Arbitri
* [[Massimo De Santis]]: 4 anni.
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* [[Duccio Baglioni]]: assolto.
; Designatori arbitrali e dirigenti FIGC
* [[Innocenzo Mazzini]] (vicepresidente [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]): 5 anni con proposta di radiazione.
* [[Pierluigi Pairetto]] (designatore arbitrale): 3 anni e 6 mesi.
* [[Tullio Lanese]] (presidente [[Associazione Italiana Arbitri|AIA]]): 2 anni e 6 mesi.
* [[Gennaro Mazzei]] (designatore dei guardialinee): 6 mesi.
* [[Franco Carraro]] (presidente [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]]): multa di 80 000 euro con diffida.
* [[Pietro Ingargiola]] (commissario di campo): ammonizione.
 
In un secondo tempo, su decisione della FIGC, è stato assegnato lo scudetto per il campionato di calcio di [[Serie A 2005-2006]] all'Inter: la [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] ha infatti recepito il parere della commissione di tre saggi (composta da [[Gerhard Aigner]], ex segretario generale dell'della [[Union of European Football Associations|UEFA]]; [[Massimo Coccia]], avvocato ed esperto di diritto sportivo; [[Roberto Pardolesi]], Ordinario di diritto privato comparato), creata ad hoc dal Commissario Straordinariostraordinario della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]], l'Avv. [[Guido Rossi]], per dirimere la questione dopo la non assegnazione del titolo alla [[Juventus Football Club|Juventus]].
 
==== Secondo filone di indagini ====
Per il secondo filone di indagini, fu pronunciata il 26 agosto [[2006]], e sanciva:
; Società
* {{Calcio Reggina}}: 15 punti di penalizzazione nel Campionatocampionato 2006-2007; e 100 000 euro di ammenda.
* {{Calcio Arezzo}}: 6 punti di penalizzazione nel Campionatocampionato 2006-2007.
; Dirigenti società
* [[Leonardo Meani]] (tesserato [[Associazione Calcio Milan|Milan]]): 3 anni; e 30 000 euro di ammenda al Milan.
* [[Pasquale Foti]] (presidente [[Reggina Calcio|Reggina]]): 2 anni e 6 mesi; e 30 000 euro di ammenda.
; Arbitri
* [[Paolo Dondarini]]: assolto.
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* [[Stefano Titomanlio]] (guardialinee): 3 anni.
 
=== Sentenze definitive (Camera di Conciliazioneconciliazione ed Arbitratoarbitrato presso il CONI) ===
A seguito delle pesanti sanzioni inflitte dalla Corte Federalefederale della [[FIGC]] (ultimo grado di giudizio in seno alla Federcalcio) tutte le società e i tesserati presentarono ricorso alla Camera di Conciliazioneconciliazione ed Arbitratoarbitrato istituita presso il [[Comitato Olimpico Nazionale Italiano|CONI]]. In nessun caso fu raggiunta la conciliazione e si dovette procedere, caso per caso, alla creazione di un comitato d'di arbitrato. In attesa che fossero chiarite le controversie, la FIGC sospese le pene accessorie (multe e squalifiche del campo).
 
Solo la dirigenza della Juventus, in un primo momento, aveva invece presentato ricorso al [[Tribunale Amministrativo Regionale]]TAR del Lazio, rischiando con ciò sanzioni da parte della FIGC per violazione della clausola compromissoria che vietavietava il ricorso alla giustizia ordinaria: la richiesta era la riassegnazione della [[Serie A 2006-2007|Serie A]] (con penalizzazione massima di 20 punti) e la restituzione dei due scudetti revocati. Tale richiesta si basava sulla sproporzione tra la pena inflitta alla Juventus e a quelle inflitte alle altre formazioni coinvolte, sproporzione che era quantificata dai legali della società da una valutazione del danno economico arrecato dalla retrocessione quantificata in 130 milioni di euro. Attraverso una lettera, [[Guido Rossi]] (commissario straordinario della FIGC) prendeva le distanze da quelle che erano le decisioni della società e annunciava, col CONI, una richiesta di risarcimento contro ila bianconeriJuventus "«per aver danneggiato l'immagine del calcio italiano"». Dopo una trattativa tra il CONI, la FIGC e la dirigenza juventinadella Juventus il Consiglioconsiglio di Amministrazioneamministrazione della Juventus decise di ritirare il ricorso al TAR, ed evitando un possibile slittamento dell'inizio dei campionati di Serie A e B, per cercare di ottenere anch'essa una riduzione della penalizzazione in sede di arbitrato sportivo. La retromarcia della dirigenza bianconeradella Juvetus fu dovuta anche alla minaccia da parte del presidente della FIFA [[Joseph Blatter]] di escludere da tutte le competizioni internazionali per club e per le Rappresentativerappresentative nazionali l'intera [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federazione italiana]]FIGC per cinque anni (i regolamenti internazionali prevedono che se una squadra fa ricorso a un tribunale ordinario e la Federcalcio d'di appartenenza non glielo impedisce l'intera Federazionefederazione è esclusa da tutte le competizioni estere).<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/agosto/10/Guido_Rossi_avverte_Fuori_dall_co_9_060810013.shtml|titolo=Guido Rossi avverte: «Fuori dall'Europa chi ricorre al Tar»|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Giuseppe Toti|data=10 agosto 2006|pagina=47|urlarchivio=https://archive.is/Wnq2|dataarchivio=1º luglio 2012|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|pagina=47}}</ref> Il 27 ottobre 2006 la Camera di conciliazione ed arbitrato del CONI diramò le definitive sanzioni nei confronti delle quattro società coinvolte nel primo filone di indagini, mentre il 12 dicembre 2006 fu la volta delle altre due società. Le sanzioni nei confronti dei dirigenti furono invece diramate in varie date successive.
 
Il 27 ottobre [[2006]], la Camera di Conciliazione e Arbitrato del CONI diramò le definitive sanzioni nei confronti delle quattro società coinvolte nel primo filone di indagini. Il 12 dicembre [[2006]] fu la volta delle altre due società. Le sanzioni nei confronti dei dirigenti furono invece diramate in varie date successive.
 
==== Società ====
* {{Calcio Juventus}}: revoca del titolo di Campionecampione d'Italia 2004-2005 (confermata), non assegnazione del titolo di Campionecampione d'Italia 2005-2006 (confermata), retrocessione all'ultimo posto nella [[Serie A 2005-2006]] (confermata), e 9 punti di penalizzazione nella [[Serie B 2006-2007]] (invece dei 17 comminati dalla Corte Federalefederale).
* {{Calcio Fiorentina}}: 30 punti di penalizzazione nella [[Serie A 2005-2006]] (confermati), e 15 punti di penalizzazione nella [[Serie A 2006-2007]] (invece dei 19 comminati dalla Corte Federalefederale).
* {{Calcio Milan}}: 30 punti di penalizzazione nella [[Serie A 2005-2006]] (confermati), e 8 punti di penalizzazione nella [[Serie A 2006-2007]] (confermati).
* {{Calcio Lazio}}: 30 punti di penalizzazione nella [[Serie A 2005-2006]] (confermati), e 3 punti di penalizzazione nella [[Serie A 2006-2007]] (invece degli 11 comminati dalla Corte Federalefederale).
* {{Calcio Reggina}}: 11 punti di penalizzazione nella [[Serie A 2006-2007]] e (invece dei 15 comminati dalla Corte Federale) e 100 000 euro di ammenda (confermati).
* {{Calcio Arezzo}}: 6 punti di penalizzazione nella [[Serie B 2006-2007]] (confermati).
 
==== Dirigenti delle società ====
* [[Claudio Lotito]] (11 dicembre [[2006]]): 4 mesi (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federalefederale).
* [[Adriano Galliani]] (18 dicembre [[2006]]): 5 mesi (contro i 9 mesi nella sentenza della Corte Federalefederale).
* [[Luciano Moggi]] (7 marzo [[2007]]): confermati i 5 anni con proposta di radiazione (il CONI si è dichiarato incompetente in quanto Luciano Moggi non è più tesserato federale).
* [[Diego Della Valle]] (27 marzo [[2007]]): 8 mesi (contro i 3 anni e 9 mesi nella sentenza della Corte Federalefederale).
* [[Andrea Della Valle (imprenditore)|Andrea Della Valle]] (27 marzo [[2007]]): 1 anno e 1 mese (contro i 3 anni nella sentenza della Corte Federalefederale).
* [[Sandro Mencucci]] (27 marzo [[2007]]): 1 anno e 5 mesi (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federalefederale).
* [[Antonio Giraudo]] (28 maggio [[2007]]): confermati i 5 anni con proposta di radiazione (il CONI si è dichiarato incompetente).
* [[Leonardo Meani]] (28 maggio [[2007]]): 2 anni e 2 mesi (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federalefederale).
* [[Pasquale Foti]] (5 giugno [[2007]]): 1 anno e 1 mese (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federalefederale).
 
==== Arbitri ====
* [[Massimo De Santis]] (10 maggio [[2007]]): confermati i 4 anni.
 
==== Designatori arbitrali e dirigenti FIGC ====
* [[Franco Carraro]] (8 novembre [[2006]]): ammenda di 80 000 euro (confermata la multa ma tolta la diffida).
* [[Pierluigi Pairetto]] (28 marzo [[2007]]): 2 anni e 6 mesi (contro i 3 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federalefederale).
* [[Innocenzo Mazzini]] (12 aprile [[2007]]): confermati i 5 anni con proposta di radiazione.
* [[Tullio Lanese]] (6 luglio [[2007]]): 1 anno (contro i 2 anni e 6 mesi nella sentenza della Corte Federalefederale).
* [[Gennaro Mazzei]] (11 giugno [[2007]]): 2 anni (contro i 3 anni nella sentenza della Corte Federalefederale).
 
=== Radiazioni ===
Il 15 giugno [[2011]], a oltre 4quattro anni di distanza dalle sentenze definitive dell'arbitrato [[CONI]], la Commissione Disciplinaredisciplinare Nazionalenazionale della [[FIGC]] accolse le proposte di radiazione nei confronti di [[Antonio Giraudo]], Innocenzo Mazzini e [[Luciano Moggi]] (che un mese dopo avrebbero finito di scontare i cinque anni di inibizione). La tempistica così lunga fu dovuta alle modifiche intercorse nel frattempo nello statuto federale, che avevano trasferito il potere di decidere sulle proposte di radiazione dal presidente federale alla CDN (non senza polemiche). La "«preclusione alla permanenza in qualsiasi rango e categoria della FIGC"» fu confermata anche nei successivi gradi di giudizio: il 9 luglio [[2011]] dalla [[Corte di Giustiziagiustizia Federale (FIGC)|Corte di Giustizia Federale]]federale<ref>{{cita news|url=http://www.figc.it/Assets/contentresources_2/ContenutoGenerico/67.$plit/C_2_ContenutoGenerico_29042_StrilloAreaStampa_upfDownload.pdf|pubblicazione=figc.it|titolo=Sentenza d'appello per Moggi, Giraudo, Mazzini|giornopubblicazione=09figc.it|meseeditore=07[[Federazione Italiana Giuoco Calcio]]|accesso=9 luglio 2011|giorno=09|mese=07}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcio/articoli/63590/figc-respinto-il-ricorso-di-moggi.shtml|pubblicazione=sportmediaset.it|titolo=Moggi, niente retromarcia|giornopubblicazione=09sportmediaset.it|meseeditore=07[[Sport Mediaset]]|accesso=9 luglio 2011|giorno=09|mese=07}}</ref> e il 4 aprile [[2012]] dall'Alta Corte di Giustiziagiustizia Sportivasportiva istituita presso il [[CONI]].<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/sport/lalta-corte-coni-confermamoggi-giraudo-e-mazziniradiati.html|titolo=L'Alta corte Coni conferma: Moggi, Giraudo e Mazzini radiati dal mondo del calcio|editore=ilgiornale''[[il Giornale]]|data=4 aprile 2012}}</ref> Il 3 agosto 2012 la III sezione del TAR del Lazio ha respinto le richieste con cui Moggi sollecitava la sospensione del provvedimento dell'Alta Corte di giustizia del CONI.<ref>{{cita web|url=http://www.corrieredellosport.it/calcio/calciopoli/2012/08/03-256675/Calciopoli,+Tar+conferma+la+radiazione+a+Moggi|titolo=Calciopoli, Tar conferma la radiazione a Moggi|editore=''[[Corriere dello Sport]]''|data=4 aprile 2012|accesso=4 aprile 2012}}</ref>.
 
Il 3 agosto [[2012]] la III sezione del Tar del Lazio ha respinto le richieste con cui Moggi sollecitava la sospensione del provvedimento dell'Alta Corte di Giustizia del Coni<ref>{{cita web|url=http://www.corrieredellosport.it/calcio/calciopoli/2012/08/03-256675/Calciopoli,+Tar+conferma+la+radiazione+a+Moggi|titolo=Calciopoli, Tar conferma la radiazione a Moggi|editore=corrieredellosport.it|data=4 aprile 2012|accesso=4 aprile 2012}}</ref>.
 
=== Situazione dopo la sentenza del CONI ===
In seguito alle sentenze il quadro dei campionati di [[Serie A 2006-2007|Serie A]] e [[Serie B 2006-2007|B]] nella stagione 2006-2007 si presentava così:
 
==== Serie A ====
Riga 268 ⟶ 264:
* [[Associazione Calcio ChievoVerona|Chievo]] ([[UEFA Champions League 2006-2007|Champions League 2006-2007]])
* [[Empoli Football Club|Empoli]]
* [[Football Club Internazionale Milano|Inter]] ([[UEFA Champions League 2006-2007|Champions League 2006-2007]])
* [[Associazione Sportiva Livorno Calcio|Livorno]] ([[Coppa UEFA 2006-2007]])
* [[Football Club Messina Peloro|Messina]]
* [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]] ([[Coppa UEFA 2006-2007]])
* [[Parma Football Club|Parma]] ([[Coppa UEFA 2006-2007]])
* [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] ([[UEFA Champions League 2006-2007|Champions League 2006-2007]])
* [[Unione Calcio Sampdoria|Sampdoria]]
* [[Udinese Calcio|Udinese]]
Riga 279 ⟶ 275:
* [[Associazione Calcio Siena|Siena]] (-1 punto)
* [[Società Sportiva Lazio|Lazio]] (-3 punti)
* [[Associazione Calcio Milan|Milan]] (-8 punti, [[UEFA Champions League 2006-2007|Champions League 2006-2007]])
* [[Reggina Calcio|Reggina]] (-11 punti)
* [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] (-15 punti)
Riga 308 ⟶ 304:
 
=== Conseguenze delle sanzioni sportive relative a Calciopoli ===
* Per la [[Juventus Football Club|Juventus]], la retrocessione in [[Serie B 2006-2007|Serie B]] fu la prima della sua storia. Il ritorno matematico in [[Serie A 2007-2008|Serie A]] avvenne il 19 maggio [[2007]], dopo averavere sconfitto l'[[Arezzo Calcio|Arezzo]] in trasferta per 5-1 nella quart'ultimaquartultima giornata del campionato cadetto.
* Nonostante i 30 punti di penalizzazione, il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] riuscì successivamente a qualificarsi alla [[UEFA Champions League 2006-2007|Champions League 2006-2007]] (e a vincerla), sia pur partendo dal preliminare estivo;. Tuttavia tuttaviala l'[[UEFA]] espresse molte perplessità sulla possibilità di farfare partecipare a una competizione internazionale un club coinvolto in uno scandalo.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/agosto/03/Milan_ammesso_Champions_con_diffida_co_9_060803050.shtml|titolo=Milan ammesso in Champions ma con diffida: «Vi sorvegliamo»|pubblicazione=Corriere dello Sport|autore=Fabio Monti|data=3 agosto 2006|pagina=44|urlarchivio=https://archive.is/jQ20|dataarchivio=7 luglio 2012}}</ref>
* Senza i 15 punti di penalizzazione, la [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] avrebbe concluso la stagione al terzo posto, anzichéinvece che al sesto e si sarebbe qualificata ai preliminari di [[UEFA Champions League 2007-2008|Champions League]], davanti a [[Associazione Calcio Milan|Milan]] (quarto con 69 punti senza i -8) e Lazio, partita con -11 e rimasta -3 dopo la sentenza del CONI, che invece avrebbe disputato la [[Coppa UEFA 2007-2008|Coppa UEFA]].
* Senza penalizzazione, la [[Reggina Calcio|Reggina]] avrebbe concluso il campionato all'ottavo posto. Da ricordare però che illa clubReggina calabrese,era partito da -15, ma ebbe uno sconto di quattro punti grazie alla sentenza del CONI a campionato in corso;. conCon quei quattro punti di penalizzazione in più sarebbe retrocessa in [[Serie B]] al posto del [[Associazione Calcio ChievoVerona|Chievo]].
* Senza i punti di penalizzazione, l'[[Associazione Calcio Arezzo|Arezzo]] sarebbe arrivato a metà classifica e sarebbe retrocesso direttamente in serie [[Lega Pro Prima Divisione]] lo [[Spezia Calcio 1906|Spezia]], con [[Hellas Verona Football Club|Verona]] e [[Associazione Calcio Cesena|Cesena]] che avrebbero fatto idisputato gli play-outspareggi.
 
== Calciopoli bis ==
=== Le nuove intercettazioni e l'istanza della Juventus contro lo scudetto assegnato a tavolino ===
FraTra il [[2010]] e il [[2011]] il Procuratoreprocuratore Federalefederale Stefano Palazzi effettuò nuove indagini relative alle ulteriori intercettazioni telefoniche emerse durante il procedimento penale in corso presso il Tribunaletribunale di Napoli, e giudicate non rilevanti nel processo sportivo del [[2006]].<ref>{{cita news|autore=|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2010/aprile/14/CALCIOPOLI_Scossa_Moggi_Ammesse_altre_ga_10_100414035.shtml|titolo=CALCIOPOLI Scossa Moggi Ammesse altre 74 telefonate|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport online]]|data=|accesso=5 luglio 2011}}</ref><ref>{{cita news|autore=|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2010/aprile/07/Figc_valutera_intercettazioni_ga_10_100407017.shtml|titolo=La Figc valuterà le intercettazioni|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport online]]|data=|accesso=5 luglio 2011}}</ref>. Inoltre, sempre alla luce del nuovo materiale probatorio, la Juventus presentò il 10 maggio [[2010]] un'istanza ai presidenti di [[Comitato Olimpico Nazionale Italiano|CONI]] e [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]], alla Procura Federalefederale e al Procuratoreprocuratore Federalefederale Capo,capo per chiedere la revisione della decisione di assegnare il titolo di Campionecampione d'Italia 2005-2006 all'Inter e pertanto la revoca della medesima assegnazione.<ref>{{cita web|url=http://www.juventus.com/wps/portal/it/news/2010/5/news_newseventi_5fb6d4b54d7843a28b8745e46c467708.asp/|titolo=La Juventus chiede la revoca dello scudetto|sito=juventus.com|editore=[[Juventus Football Club|Juventus]]|accesso=5 luglio 2011}}</ref>
|url=http://www.juventus.com/wps/portal/it/news/2010/5/news_newseventi_5fb6d4b54d7843a28b8745e46c467708.asp/|titolo=La Juventus chiede la revoca dello scudetto|accesso=5 luglio 2011}}</ref>.
 
=== La relazione di Palazzi ===
A chiusura delle indagini Palazzi trasmise alla FIGC una [[Relazione (testo)|relazione]],<ref>[http://media2.gazzetta.it/gazzetta/content/2011/pdf/Palazzi_su_scudetto_06.pdf Relazione], gazzetta.it[[La Gazzetta dello Sport|''La Gazzetta dello Sport'']] {{pdf}}</ref>, resa pubblica il 1º luglio [[2011]], e nella quale venivano contestate violazioni a diversi tesserati, molti dei quali non coinvolti nel provvedimento sportivo del [[2006]]. In particolare risultarono coinvolti per violazioni all'art. 6 dell'allora vigente Codice di Giustizia Sportiva (CGS) il [[Livorno Calcio|Livorno]] e l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], più altre nove società (oltre alla succitata Inter) per violazioni dell'art. 1 CGS, ovvero [[Associazione Calcio ChievoVerona|Chievo]], [[Cagliari Calcio|Cagliari]], [[Empoli Football Club|Empoli]], [[Livorno Calcio|Livorno]], [[Associazione Calcio Milan|Milan]], [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]], [[Reggina Calcio|Reggina]], [[Vicenza Calcio|Vicenza]], [[Brescia Calcio|Brescia]] e [[Udinese Calcio|Udinese]].<ref>{{cita news|lingua=en|autore=Carlo Garganese|url=http://www.goal.com/en/news/1717/editorial/2011/07/05/2561307/revealed-inter-will-almost-certainly-be-stripped-of-2006|titolo=Revealed: Inter will almost certainly be stripped of 2006 Scudetto|pubblicazione=goal.com|data=5 luglio 2011|accesso=5 luglio 2011}}</ref> Nel caso dell'Inter - quello che ebbe il maggior risalto mediatico - erano coinvolti l'allora presidente [[Giacinto Facchetti]], nel frattempo scomparso, e l'azionista di riferimento, oltre che predecessore e successore di Facchetti alla presidenza, [[Massimo Moratti]]. Nella relazione la Procura Federale contestava l'[[illecito]] sportivo<ref name="Calciobis" >{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano-calcio-infetto-2011/palazzi-illecito-inter-801867886033.shtml|titolo="Illecito sportivo dell'Inter". Ecco le carte di Palazzi|editore=gazzetta.it|data=4 luglio 2011}}</ref> a Facchetti e, per illustrare le motivazioni della decisione sull'istanza della Juventus, presumeva che anche le condotte messe in atto dai vertici del club nerazzurro avessero violato gli articoli 1 e 6 del vecchio codice di giustizia sportiva, in quanto dirette ad assicurare un vantaggio in classifica mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale. Tuttavia il Procuratore Federale, contestualmente, rilevò la sopraggiunta prescrizione di tutte le violazioni contestate sia ai dirigenti nerazzurri sia agli altri soggetti oggetto di indagine (fra i quali il presidente del Cagliari [[Massimo Cellino]], il presidente del Chievo [[Luca Campedelli]], l'ex dirigente del Palermo [[Rino Foschi]], l'ex dirigente del Vicenza [[Sergio Gasparin]], l'ex collaboratore del Brescia e della Lazio [[Nello Governato]], il presidente dell'Empoli [[Fabrizio Corsi]] e l'ex allenatore dell'Udinese [[Luciano Spalletti]])<ref name="Calciobis" />.
 
=== La non competenza della giustizia sportiva su ''Calciopoli bis'' ===
Conseguentemente alla prescrizione dei fatti<ref name="Calciobis"/><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/2011/07/04/news/calciopoli_2006_inter_colpevole_prescrizione-18655471/|titolo=La prescrizione salva l'Inter. Facchetti, fu illecito sportivo|editore=repubblica.it|data=4 luglio 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/04/inter-fu-illecito-sportivo-telefonate-per-assicurarsi-un-vantaggio/139663/|titolo=Inter, fu illecito sportivo. “Telefonate per assicurarsi un vantaggio”|editore=ilfattoquotidiano.it|data=4 luglio 2011}}</ref>, il 18 luglio il Consiglio Federale [[FIGC]], approvando a maggioranza una delibera del presidente [[Giancarlo Abete]], rigettò l'istanza di revoca dell'assegnazione dello scudetto presentata dalla [[Juventus]], per mancanza dei presupposti giuridici; in proposito, però, lo stesso Abete dichiarò alla stampa che avrebbe preferito vedere l'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] rinunciare alla prescrizione<ref name="Abete-Rossi" >{{cita web|url=http://www.corriere.it/sport/11_luglio_18/figc-inter-no-revoca_d797d984-b149-11e0-8890-9ce9f56cae65.shtml|titolo=Inter, no alla revoca dello scudetto 2006. Abete: ma doveva rifiutare la prescrizione|editore=corriere.it|data=18 luglio 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/18-07-2011/scudetto-2006-si-vota-no-revoca-802076937276.shtml|titolo=Lo scudetto 2006 resta all'Inter. Abete: "Mi aspettavo passo indietro"|editore=gazzetta.it|autore=Nicola Melillo|data=18 luglio 2011}}</ref>, una possibilità esplicitata anche dal procuratore Palazzi nella sua relazione<ref>{{cita web|url=http://www.corrieredellosport.it/serie_a/inter/2011/07/04-181946/Palazzi%3A+%C2%ABPer+l%27Inter+era+illecito+sportivo%C2%BB|titolo=Palazzi: «Per l'Inter era illecito sportivo»|editore=corrieredellosport.it|data=4 luglio 2011|citazione=L'Inter, alla quale è stato assegnato lo scudetto del 2006 revocato alla Juventus, violò l'articolo 6 del codice di giustizia sportiva, quello sugli illeciti. È questo il convincimento espresso dal procuratore federale, Stefano Palazzi, nelle conclusioni accluse al dispositivo sull'inchiesta aperta "non appena avuta notizia dei nuovi fatti emersi e dunque prima dell'esposto presentato dalla Juventus [...] I fatti sono prescritti, ma alla prescrizione si può rinunciare", ribadisce il procuratore federale}}</ref>. Durante il consiglio federale fu letto anche un messaggio dell'ex commissario della Federcalcio [[Guido Rossi]] che spiegava come, in occasione dell'assegnazione dello scudetto 2005-2006 al club nerazzurro, la Federazione non potesse essere a conoscenza delle intercettazioni telefoniche riguardanti la sua dirigenza, venute alla luce successivamente al processo di [[Napoli]]<ref name="Abete-Rossi" />.
 
Il presidente bianconero [[Andrea Agnelli]] criticò duramente la mancata presa di posizione della FIGC, accusandola di "disparità di trattamento" in situazioni analoghe, e in una conferenza stampa il 10 agosto a [[Roma]] annunciò il ricorso al Tribunale Nazionale d'Arbitrato per lo Sport (TNAS) contro la delibera del Consiglio Federale<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2011/agosto/11/Agnelli_attacca_Inter_scudetto_dei_co_9_110811045.shtml|titolo=Agnelli attacca l'Inter: «Lo scudetto dei prescritti»|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Andrea Arzilli|data=11 agosto 2011|pagina=45|urlarchivio=https://archive.is/sV68w|dataarchivio=17 maggio 2015}}</ref>, dichiarando inoltre che la società era pronta a perseguire anche la via della giustizia ordinaria qualora non avesse ottenuto soddisfazione neanche dall'organo di giustizia del [[CONI]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/10/juventus-contro-inter-agnellirivogliamo-lo-scudetto-del-2006/150936/|titolo=Juventus contro Inter, Agnelli: “Rivogliamo lo scudetto del 2006″|editore=ilfattoquotidiano.it|autore=Dario Pelizzari|data=10 agosto 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/10-08-2011/agnelli-scudetto-2006-802394038299.shtml|titolo=Agnelli: "2006 scudetto dei prescritti". Moratti: "Spero vada presto in vacanza"|editore=gazzetta.it|autore=Andrea Bonino|data=10 agosto 2011}}</ref>. In effetti lo stesso TNAS ammise, in due distinti momenti, la propria incompetenza sul ricorso presentato dalla società juventina: il 9 settembre 2011 il tribunale, pur dichiarandosi competente a decidere su parte del ricorso, per bocca del suo presidente dichiarò la non competenza circa la richiesta economica di risarcimento danni<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2011/settembre/10/all_arbitrato_chiesto_dalla_Juve_co_8_110910081.shtml|titolo=Sì all'arbitrato chiesto dalla Juve sulla revoca del titolo 2006 all'Inter|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Fabio Monti|data=10 settembre 2011|pagina=65|urlarchivio=https://archive.is/jfqXV|dataarchivio=17 maggio 2015}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/settembre/10/Calciopoli_Tnas_alla_Juve_primo_ga_10_110910029.shtml|titolo=Calciopoli, Tnas: alla Juve il primo round|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|autore=Andrea Pugliese|data=10 settembre 2011}}</ref>, mentre il 15 novembre dello stesso anno il collegio arbitrale, acquisite le memorie del club torinese e delle controparti Federcalcio e Inter, dichiarò la non competenza del TNAS anche in merito alla delibera del Consiglio FIGC del 18 luglio precedente<ref>{{cita web|url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcio/articoli/71958/scudetto-2006-tnas-incompetente.shtml|titolo=Scudetto 2006, Tnas incompetente|editore=sportmediaset.mediaset.it|data=15 novembre 2011}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2011/novembre/16/Tribunale_incompetente_scudetto_resta_all_co_9_111116045.shtml|titolo=Tribunale «incompetente», scudetto '06 resta all'Inter|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Roberto Perrone|data=16 novembre 2011|pagina=59|urlarchivio=https://archive.is/tYL9d|dataarchivio=17 maggio 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/16/agnelli-juve-salutano-scudetto-2006-tnas-dichiara-propria-incompetenza/171168/|titolo=Agnelli e la Juve salutano lo scudetto 2006. Il Tnas dichiara la propria incompetenza|editore=ilfattoquotidiano.it|autore=Dario Pelizzari|data=16 novembre 2011}}</ref>.
 
=== Il "«tavolo della pace"» e i ricorsi della Juventus alla giustizia ordinaria ===
Riguardo al risarcimento dei danni che sarebbero stati causati dalla disparità di trattamento tra i fatti del 2006 e quelli del 2011, il 14 novembre 2011 la Juventus presentò ricorso contro Federcalcio e Inter al TAR del Lazio, basandosi anche sulla sentenza penale di primo grado del tribunale di Napoli che, pur infliggendo pesanti condanne a [[Luciano Moggi|Moggi]] e [[Antonio Giraudo|Giraudo]], escludeva responsabilità dirette e oggettive della società. Il presunto danno subito fu quantificato dal club torinese in circa 444 milioni di euro. Il ricorso al tribunale amministrativo suscitò le dure reazioni del presidente [[FIGC]] [[Giancarlo Abete]] e soprattutto del presidente [[CONI]] [[Gianni Petrucci]], che parlò esplicitamente di "doping legale" pur senza citare la Juventus.