Blade Runner: differenze tra le versioni

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[[File:Ridley Scott by Gage Skidmore.jpg|thumb|upright=0.9|left|[[Ridley Scott]], il regista del film]]
 
Il 21 febbraio 1980 Scott aderì al progetto di quello che allora era chiamato con il titolo di lavoro ''Dangerous Days'', a condizione di poter effettuare delle modifiche alla sceneggiatura di Fancher, fortemente incentrata su questioni ecologiche<ref name="Sammon49-63">{{cita|Sammon|pp. 49-63}}</ref>. Il regista cominciò quindi ad immaginare un film [[noir]] con un'ambientazione urbana. Egli scelse inoltre il termine "replicante" perché la parola "androide", utilizzata nel libro, era inflazionata agli inizi degli anni 1980. Similmente al romanzo, i droidi dovevano inizialmente essere composti anche da parti metalliche che ne rivelavano, al momento della morte, la loro natura non umana<ref name="sceneggiatura"/>. Il regista riuscì inoltre ad ottenere un innalzamento del finanziamento di [[Filmways]] da 13 a 15 milioni di dollari. Il progetto venne rinominatoribattezzato ''Blade Runner'', nome apprezzato da Scott e derivato dal romanzo ''[[Medicorriere]]'' (''The Bladerunner'') di [[Alan E. Nourse]] del 1974 ''The Bladerunner''<ref group="N">Alcune edizioni del romanzo di Nourse presentano il titolo spezzato in due parole ''Blade Runner''.</ref><ref name="Sammon49-63"/>. Successivamente venne coinvolto [[David Webb Peoples]] per riscrivere il soggetto. Nella versione di Fancher, Roy Batty veniva ucciso, mentre Peoples lo fece morire di "vecchiaia" e scrisse il famoso monologo «[[Ho visto cose che voi umani|Io ne ho viste cose...]]». L'attore [[Rutger Hauer]] modificò poi il monologo introducendo la parte sulle lacrime nella pioggia e contribuì a scrivere molte delle battute del suo personaggio<ref name="sceneggiatura"/>. Insoddisfatto dalle modifiche effettuate allo ''script'' Fancher abbandonò il progetto il 21 dicembre 1980, sebbene in seguito ritornò per contribuire a delle riscritture supplementari<ref name="Sammon49-63"/>.
 
Con più di 2,5 milioni di dollari investiti nella pre-produzione, la Filmways fece improvvisamente marcia indietro con la copertura finanziaria a causa di difficoltà economiche, e abbandonò l'impresa a ridosso della data d'inizio delle riprese<ref>{{cita|Sammon|p. 49}}</ref>. Nel giro di dieci giorni Deeley riuscì ad assicurare un finanziamento di 21,5 milioni di dollari attraverso un accordo a tre tra [[The Ladd Company]] (tramite la [[Warner Bros.]]), il produttore di [[Hong Kong]], [[Run Run Shaw|Sir Run Run Shaw]] e la [[Tandem Productions]]<ref>{{cita|Bukatman|pp. 18-19}}</ref><ref>{{cita|Sammon|pp. 64-67}}</ref>. Philip K. Dick si preoccupò che nessuno lo avesse informato della produzione del film, il che non fece che aumentare la sua sfiducia nei confronti di [[Hollywood]]<ref>{{cita|Sammon|pp. 63-64}}</ref>. Dopo che Dick ebbe criticato una prima versione della sceneggiatura di Hampton Fancher in un articolo scritto per la rivista ''Select TV Guide'', lo studio inviò a Dick la riscrittura di David Peoples<ref>{{cita|Sammon|pp. 67-69}}</ref>. L'autore fu compiaciuto della sceneggiatura riscritta e di un provino degli effetti speciali di una ventina di minuti che fu preparata per lui quando fu invitato allo studio. Dopo la visione del filmato, Dick rivelò entusiasta a Ridley Scott che il mondo creato per il film assomigliava esattamente a quello che lui aveva immaginato<ref name="Sammon284">{{cita|Sammon|p. 284}}</ref>. Philip K. Dick però non vide mai la versione finale del film, in quanto venne a mancare il 2 marzo 1982, appena dopo l'ultimazione della pellicola; proprio per questo motivo il film è dedicato a lui.