Piaggio P.50: differenze tra le versioni
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|Tipo = [[bombardiere]] pesante
|Equipaggio = 6
|Progettista = [[Giuseppe pegna]]<br/>[[Giovanni Casiraghi]]
|Costruttore = {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Piaggio Aero Industries|Rinaldo Piaggio]]
|Data_ordine =
|Data_primo_volo = 16 novembre [[1937]]
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio =
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|Tavole_prospettiche =
|Lunghezza = 19,80 [[metro|m]]
|Apertura_alare = 25,
|Larghezza =
|Diametro_fusoliera =
|Freccia_alare =
|Altezza = 4,
|Superficie_alare =
|Carico_alare =
|Efficienza =
|Allungamento_alare =
|Peso_a_vuoto =
|Peso_carico =
|Peso_max_al_decollo =
|Passeggeri =
|Capacità =
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|Potenza = 1 000 [[cavallo vapore|CV]] (735 [[chilowatt|kW]]) ciascuno
|Spinta =
|Velocità_max =
|VNE =
|Velocità_crociera = 368 km/h
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|Raggio_azione =
|Tangenza = 8 200 m
|Mitragliatrici =
|Cannoni =
|Bombe = fino a
|Missili =
|Piloni =
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|Ref = dati ricavati da Piaggio P.50 in Уголок неба <ref name="airwar">Piaggio P.50 in ''Уголок неба''.</ref> integrati dove indicato.
}}
Il '''Piaggio P.50''' era un [[bombardiere]] pesante quadrimotore ad [[ala (aeronautica)|ala alta]] realizzato dall'[[azienda aeronautica]] [[Regno d'Italia|italiana]] [[Piaggio Aero Industries|Società Rinaldo Piaggio]] negli [[anni 1930|anni trenta]] del [[XX Secolo]] e rimasto allo stadio di [[prototipo]].<ref name=Z4p24>{{Cita|Zorini 1994|p. 24}}.</ref> Venne realizzato in due versioni, entrambe quadrimotore, la P.50-I con una coppia di motori in [[configurazione traente-spingente]] posizionati in due gondole per lato, la P.50-II con la più tradizionale collocazione dei quattro propulsori sul [[bordo d'attacco]] alare.<ref name=Z4p24/>▼
▲Il '''Piaggio P.50''' era un [[bombardiere]] pesante quadrimotore ad [[ala (aeronautica)|ala alta]] realizzato dall'[[azienda aeronautica]] [[Regno d'Italia|italiana]] [[Piaggio Aero Industries|Società Rinaldo Piaggio]] negli [[anni 1930|anni trenta]] e rimasto allo stadio di [[prototipo]].
== Storia del progetto ==
Il progetto del [[Aereo da bombardamento|bombardiere pesante]] Piaggio P.50 fu iniziato nel luglio [[1935]],<ref name=S7p34>{{Cita|Sgarlato 2007|p. 34}}.</ref> derivato dal precedente quadrimotore ad ala alta a semisbalzo P.23M, sviluppato dopo la perdita del prototipo di quest’ultimo.<ref name=Z4p23>{{Cita|Zorini 1994|p. 23}}.</ref> Il P.50 fu inizialmente progettato dall’[[ingegnere]] [[Giovanni Pegna]]<ref name=S7p34/> ed era un monoplano ad ala alta con una sola pinna e grande timone propulso quattro [[Motore aeronautico|motori]] Isotta Fraschini Asso XI RC.40 da 730 CV (544 kW) a 0 m montati in tandem, azionanti due eliche trattrici e due eliche spingenti, di costruzione lignea.<ref name=S7p34/> Questa soluzione, benché abbandonata verso la fine degli anni trenta, all'epoca non era inusuale per i grandi velivoli pluririmotori, in quanto la adottavano gli [[idrovolante|idrovolanti]] [[Savoia-Marchetti S.55]] e [[Latécoère 300]], e i velivoli da trasporto [[Fokker F.32] e [[Farman F.222]]. Nel programma di riequipaggiamento dei reparti della [[Regia Aeronautica]], noto come Programma 3000,<ref name=Z4p24/><ref name=B3p19>{{Cita|Brotzu, Caso, Consolo 1973|p. 19}}.</ref> emesso nel corso del [[1937]],<ref name=Z4p24/> fu prevista l’acquisizione di una preserie di 12 P.50, ma tale programma fu bocciato già nel giugno dello stesso anno, e la richiesta per i P.50 fu sostituita, nel settembre successivo, da una per 12 [[Piaggio P.108|P.108B]].<ref name=Z4p24/>
Il primo prototipo, designato P.50-1 (MM 369), effettuò il suo primo volo a Malpensa, [[Varese]], il 24 febbraio 1938 nelle mani del collaudatore Angelo Tondi.<ref name=S7p34/>
==Tecnica==
Il P.50 II o P 50 Metallico era un bombardiere quadrimotore di costruzione mista, con struttura della [[fusoliera]],<ref>La fusoliere era stata derivata da quella del precedente bimotore da bombardamento [[Piaggio P.32]]bis, costruito in piccola serie ed adottato brevemente dalla Regia Aeronautica.</ref> della ali e dei piani orizzontali, in tubo d’[[acciaio]] saldato, mentre le le superfici di controllo erano lignee.<ref name=Z4p24/> Il rivestimento era in [[tela]]. Il [[carrello d'atterraggio]] era posteriore, triciclo, con le gambe principali parzialmente retrattili nelle gondole motori. Il ruotino di coda, sterzante, era anch’esso retrattile.<ref name=Z4p24<ref name=Z4p24/>
L’armamento difensivo si basava su tre [[Mitragliatrice|mitragliatrici]] [[Breda-SAFAT (mitragliatrice)|Breda-SAFAT MC.12,7]] [[calibro (arma)|calibro]] [[12,7 × 81 mm SR|12,7 mm], posizionate inclusa una torretta sul muso, mentre il carico massimo di caduta era pari a 2 500 kg di bombe.<ref name=Z4p24/>
==Impiego operativo==
Il primo prototipo rimase danneggiato in un incidente in fase d’atterraggio sull’aeroporto di [[Aeroporto di Malpensa|Malpensa]] nel [[1938]], con pilota [[Angelo Tondi]], e lì, una volta riparato, rimase inutilizzato dopo che era stata bocciata la richiesta di rimotorizzazione con quattro motori Isotta Fraschini L.121 R.C.40.<ref name=S7p34/>
Il 24 febbraio [[1938]] andò in volo per la prima volta il secondo prototipo P.50-II (MM 371) nelle mani del collaudatore Angelo Tondi.<ref name=S7p34/> Esso era di costruzione interamente metallica,<ref name=S7p34/> dotato di quattro [[Motore radiale|motori radiali]] [[Piaggio P. XI]] RC.40 da 1 000 CV (746 kW) (in realtà il Gnome-Rhône 14K Mistral Major) azionanti eliche tripala trattrici, posizionati in posizione classica sul [[bordo d'attacco alare]]. Tale modello era stato sviluppato dall’ingegnere [[Giovanni Casiraghi]]<ref name=B3p19/> a partire dall’aprile 1936.<ref name=S7p34/>
L'armamento difensivo era stato aumentato a cinque mitragliatrici Breda-SAFAT cal.12,7x82 mm. Le prova di volo furono effettuate sull’[[aeroporto di Guidonia]] a partire dal 30 gennaio [[1939], ma non diedero esito soddisfacente, in quanto l’aereo si dimostrò incapace di raggiungere le prestazioni previste dal contratto a causa della pesantezza dovuta all’adozione di una struttura lignea. L’aereo risultò sottopotenziato e rimase inutilizzato a [[Guidonia]].<ref name=Z4p24/>
Il terzo prototipo (MM.371) volò per la prima volta a [[Pontedera]] ([[provincia di Pisa]]) il 23 novembre 1938 nelle mani del collaudatore Niccolò Lana, e lo sviluppo del modello fu definitivamente abbandonato.<ref name=S7p34/> Il terzo prototipo risultava ancora in carico al 1° Centro Sperimentale di Roma-Guidonia all’inizio del [[1941]].<ref name=S7p34/>
[[File:Piaggio P 50 I.jpg|thumb|P 50 first version, four liquid cooled engines in two nacelles]]
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== Note ==
<references />
==Bibliografia==
*{{cita libro|cognome=Brotzu|nome=Emilio|coautori=Gherardo Cosolo, M. Caso|anno=|titolo=Dimensione Cielo, Aerei Italiani nella 2ª Guerra Mondiale Bombardieri Ricognitori Vol.6|editore=Edizioni dell'Ateneo & Bizzarri|città=Roma|anno= 1973|cid=Brotzu, Caso, Consolo 1973}}
*{{cita libro|cognome=Curami|nome=Andrea|coautori= Gianni Gambarini|titolo= Catalogo delle Matricole Militari della Ragia Aeronautica 1923-1943|anno= 1992|editore= |città=Milano|cid=Curami, Gambarini 1992}}
===Periodici===
*{{cita pubblicazione |autore=Nico Sgarlato|data= |anno=2007|mese=dicembre-gennaio|titolo=Prototipi della Regia Aeronautica|rivista=Aerei nella Storia|editore=West-Ward Edizioni|città=Parma|numero=57|pagine=34|id=ISSN 1591-1071|cid=Sgarlato 2007}}
*{{cita pubblicazione |autore=Decio Zorini|data= |anno=1994|mese=agosto|titolo=La genesi dei bombardieri quadrimotori|rivista=Storia Militare|editore=Ermanno Albertelli Editore|città=Parma|numero=11|pagine=34|id=ISSN 1122-5289|cid=Zorini 1994}}
== Altri progetti ==
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{{Piaggio aerei}}
{{Portale|Aviazione|guerra}}
[[Categoria:Aerei militari italiani|Piaggio P.050]]
[[Categoria:Aerei militari dal 1931 al 1945|Piaggio P.050]]
[[Categoria:Aerei sperimentali]]
[[Categoria:Aerei costruiti dalla Piaggio Aero Industries]]
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