Coledoco: differenze tra le versioni
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Il '''colèdoco''' ([[lingua latina|lat.]] ''ductus choledocus''), conosciuto anche come '''dotto biliare comune''', è il dotto originato dall'unione tra il [[dotto cistico]] che origina dalla [[cistifellea]] e il [[dotto epatico]], che origina dal [[fegato]]. Termina con uno sfintere che si affaccia all'[[ampolla del Vater]].
La sua funzione è il trasporto della [[bile]] tra dotto epatico, cistifellea e ampolla del Vater.
Il coledoco trasporta la bile che si accumula nella cistifellea e lo porta nel duodeno dopo il piloro.
==Disposizione e confini==
Il dotto origina e decorre nel legamento epato-duodenale (''pars tensa''), dove fa parte della triade insieme alla [[vena porta]] e all'[[arteria epatica]]. Nel coledoco è possibile descrivere quattro porzioni:
*la porzione sopraduodenale, che decorre sulla prima porzione duodenale ed entra in rapporto a sinistra con l'arteria epatica e anteriormente con la vena porta.
*la porzione retroduodenale, che percorre la porzione posteriore del primo duodeno, lo supera ed entra in rapporto con il limite superiore della testa del [[pancreas]]. Perde il rapporto con la vena porta durante il tragitto ed entra sempre di più in contatto con la [[vena cava inferiore]].
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==Fisiologia==
Data la sua origine, va inteso come dotto escretore del fegato esocrino, quindi la sua funzione è quella di trasportare i prodotti del fegato ([[sali biliari]], [[bilirubina]] coniugata, metaboliti di scarto ecc.) eventualmente accumulati nella [[Cistifellea|colecisti]]. La pressione normale all'interno del dotto è di 10 - 20 mmHg, mentre il suo sfintere raggiunge i 47,6 mmHg.
==Patologia==
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