Storia del Piemonte: differenze tra le versioni
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Il successivo re di [[Regno di Sardegna|Sardegna]] fu [[Carlo Emanuele III di Savoia|Carlo Emanuele III]], che nel suo lungo regno entrò nelle due sanguinose guerre che insanguinavano allora l'Europa: la [[guerra di successione polacca]] e la [[guerra di successione austriaca]]. Ricavati alcuni vantaggi nel primo conflitto, si vide decisamente meno fortunato nella seconda guerra, arrivando nuovamente a vedere i suoi Stati invasi dai francesi. Persa la [[Battaglia di Madonna dell'Olmo]], riuscì però ad infliggere una pesantissima sconfitta ai nemici sulle alture dell'[[Battaglia dell'Assietta|Assietta]] nel [[1747]], recuperando la piena sovranità sul [[Piemonte]].
In questo periodo la corte torinese raggiunge i suoi massimi splendori. Il prestigio di [[Casa Savoia]], che si era celebrato dopo la [[Assedio di Torino del 1706|Battaglia di Torino]] con la costruzione della [[Basilica di Superga]] e la ricostruzione della città in stile barocco, chiamando a corte il grande architetto [[Filippo
L'"assolutismo riformatore" di Vittorio Amedeo II e Carlo Emanuele III sviluppò un efficiente apparato militare e burocratico, ma non fu altrettanto produttivo in campo economico e culturale: mancava una forte borghesia in grado di promuovere l'evoluzione della società, il commercio continuava a essere ostacolato da molti dazi interni e l'ortodossia cattolica rimaneva chiusa a ogni spinta riformatrice di stampo [[Illuminismo|illuminista]].
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