Gaffel: differenze tra le versioni

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I precursori delle corporazioni di Colonia possono essere individuati nei ''[[collegium|collegia]]'' di età tardoromana, documentati epigraficamente dalla lapide tombale del falegname Vetinio Vero.
 
Fino a questo punto si vedevano non solo le famiglie dominanti, ma anche i semplici/umili cittadini e gli artigiani iscritti alle corporazioni secondo un'antica tradizione. Questi costituivano a Colonia circa il 6–8% della popolazione. Ad essi non appartenevano ad esempio le donne, i giovani, i chierici, gli acrobati, i mendicanti, gli acattolici, i lavoranti artigiani, le persone che esercitavano mestieri "disonorevoli", come i boia, gli scorticatori, le prostitute, i cerusici ed altri ancora.
 
Una ''Gaffel'' non s'identificava con una determinata corporazione, infatti era aperta anche ai cittadini che non si dedicassero a nessuna attività inquadrata e regolamentata, in quanto ogni cittadino doveva essere iscritto ad una ''Gaffel''. Inoltre corporazioni collegate potevano essere riunite in una sola ''Gaffel''. Perciò in pratica ogni cittadino apparteneva ad una ''Gaffel'', cosicché in caso di minaccia alla città da parte di qualunque aggressore si radunavano per la difesa i membri delle ''Gaffeln'', ovvero tutti i cittadini che fossero in qualche modo adatti alla guerra cioè (dal 1396) tutti gli abitanti dai 18 ai 70 anni (compresi i residenti che non avevano la cittadinanza)<ref>{{cita libro|autore=Arnold Stelzmann, Robert Frohn |titolo=Illustrierte Geschichte der Stadt Köln |editore=Bachem-Verlag |città=Colonia |anno=1990 |pp=155 |edizione=11^ migliorata}}</ref>.