Hillman Imp: differenze tra le versioni
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All'inizio degli [[anni '60]] la Roots decise di progettare un modello in grado di contrastare il crescente successo della [[Mini]]. Le direttive impartite dalla dirigenza ai tecnici furono 2: non imitare la vettura di [[Alec Issigonis |Issigonis]] e non costruire una ''bubble car'' (ovvero una di quelle vetture a basso costo e di modesta qualità che s'andavano viv via diffondento in [[Inghilterra]] dopo la Crisi del Canale di [[Suez]]).
Il progetto quindi partì da premesse opposte a quelle della "Mini": la [[trazione posteriore|trazione]] ed il motore vennero, infatti, collocati dietro (l'utilitaria [[British Motor Corporation |BMC]] era, invece, una "tutto avanti"), Anche il prpulsore, un piccolo 4 cilindri [[motore in linea|in linea]], tutto in lega d'[[alluminio]], con distribuzione ad [[albero a camme]] in testa, di 875[[centimetro cubo|cc]], progettato dalla [[Coventry Climax]], e la [[sospensione (meccanica)| sospensione]] posteriore (a ruote indipendenti con bracci oscillanti triangolari uniti da una barra di collegamento)
La linea (una 2 porte a 3 volumi), ispirata a quella della [[Chevrolet Corvair]], e il livello di finitura completvano l'opera, per il resto improntata a soluzioni più classiche (come i [[freno a tamburo|freni a tamburo]] su tutte le ruote ed il[[ trasmissione (meccanica) |cambio]] manuale a 4 marce.
La ''Imp'' venne presentata al pubblico nel [[1963]], nelle versioni standard e ''De luxe'' (meglio rifinita e accessoriata). Su entrambe il motore, alimentato a [[carburatore]] singolo, erogava 39[[cavallo vapore|cv]].
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