Metropolia di Calcedonia: differenze tra le versioni
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Verso la metà del [[XVI secolo]], la sede del [[metropolita]] fu trasferita a Kuzguncuk, dove rimase fino al [[1855]]. Questo contribuì alla fondazione di diversi monasteri attorno a Kuzguncuk, tra cui quello di San Pantalemone.<ref name="Terezakis"/> Nel [[XVIII secolo]] il ruolo e il prestigio del metropolita di Calcedonia si accrebbe con il decreto ottomano del [[1757]] che istituì il gruppo ristretto dei cinque metropoliti, del quale facevano parte, oltre a quello di Calcedonia, i metropoliti di [[Arcidiocesi di Eraclea di Europa|Eraclea]], [[Arcidiocesi di Cizico|Cizico]], [[Arcidiocesi di Nicea|Nicea]] e [[Arcidiocesi di Nicomedia|Nicomedia]]. Questi dovevano partecipare obbligatoriamente alle sedute del Santo Sinodo, risiedendo perciò abitualmente nella capitale; inoltre avevano accesso diretto al sultano, con l'obbligo di comunicare l'elezione del nuovo patriarca oppure di proporne la destituzione.<ref name="Terezakis"/>
Durante l'[[XIX secolo|Ottocento]] ci fu un aumento considerevole della presenza cristiano ortodossa nell'arcidiocesi e soprattutto a [[Kadıköy]]. Il metropolita Gerasimo Tzermias nel 1855 trasferì nuovamente la sua sede a Calcedonia, dove fu costruita una nuova cattedrale, inaugurata nel [[1902]]. All'inizio del [[XX secolo|Novecento]] Kadıköy aveva all'incirca 30.000 abitanti, di cui 15.000 cristiano ortodossi, 5.000 armeni e 2.000 cattolici.<ref>Pétridès, ''Catholic Encyclopedia''.</ref> Secondo alcuni dati statistici, non sempre esatti e verificabili, allo scoppio della [[prima guerra mondiale]], l'arcidiocesi comprendeva all'incirca 150.000 fedeli, cosa che la poneva al quarto posto come popolazione cristiano ortodossa, dopo [[Arcidiocesi di Efeso|Efeso]], Smirne e [[Arcidiocesi di Amasea|Amasea]]; altre statistiche invece danno un numero di poco superiore ai 61.000 fedeli
A seguito del [[Trattato di Losanna (1923)|trattato di Losanna]], per porre fine alla [[Guerra greco-turca (1919-1922)|guerra greco-turca]], nel [[1923]] fu attuato uno [[scambio di popolazioni tra Grecia e Turchia]] che portò ad una drastica riduzione della presenza cristiana nella periferia asiatica di Costantinopoli. La sede di Calcedonia perse la maggior parte dei suoi fedeli, che si accentuò ulteriormente dopo il [[1964]]. Nel [[1924]] inoltre cedette il territorio delle Isole dei Principi a favore della ricostituzione della metropolia ortodossa.<ref name="Terezakis"/>
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* ''San'' Niceta † (metà dell'[[VIII secolo]])
* Staurazio † (menzionato nel [[787]])
* Andrea † (circa [[792]]/[[796]])<ref>Vailhé e Janin datano questo vescovo tra il 780 e il 787, prima del vescovo Staurazio. Invece gli autori della ''Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit'' ([http://www.degruyter.com/view/PMBZ/PMBZ11485 v. ''Andreas'']) collocano Andrea dopo Staurazio, in un
* Damiano † (circa [[VIII secolo|VIII]]/[[IX secolo]])<ref>Gustave Léon Schlumberger, [http://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=mdp.39015012425404;seq=264;view=1up;num=246 ''Sigillographie de l'empire byzantin''], 1884, p. 246. Gli autori della ''Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit'' ([http://www.degruyter.com/view/PMBZ/PMBZ12302 v. ''Damianos'']) collocano questo vescovo nella prima metà del IX, forse dopo l'824.</ref>
* ''San'' Cosma † (circa [[815]] - circa [[816]] deceduto)<ref>[http://www.degruyter.com/view/PMBZ/PMBZ15281 ''Kosmas''], ''Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit'', Berlin-Boston (2013), #22818.</ref>
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