Italia turrita: differenze tra le versioni
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==== L'iconografia di Cesare Ripa ====
[[File:Cesare ripa italia turrita.jpg|thumb|L'Italia turrita e stellata di [[Cesare Ripa]] (1603). Si può notare, sopra la personificazione allegorica, la Stella d'Italia]]
Il primo a riprendere una figura dell'Italia turrita più simile a quella dell'età antica fu [[Cesare Ripa]] nel XVII secolo, che la descrive, nella sua ''Iconologia'', come nel sesterzio di [[Antonino Pio]], accostandole anche una stella che le brilla sopra la testa: il motivo di tale associazione risiede nel fatto che nell'[[antica Grecia]] all'Italia fosse accomunata la [[Venere (astronomia)|Stella di Venere]], essendo la penisola italiana posta ad occidente della [[Grecia]]<ref>{{Cita|Bazzano|pp. 89-101}}</ref>. La Stella di Venere è infatti visibile sull'orizzonte, subito dopo il tramonto, a ovest. Da questa leggenda nacque uno dei nomi con cui era conosciuta l'Italia in questa epoca storica: ''Esperia'', ovvero "terra di Espero, l'astro della Sera consacrato a Venere"<ref name="Cita|Bazzano|p. 101"/><ref name="Cita|Bazzano|p. 12">{{Cita|Bazzano|p. 12}}</ref>. La [[Stella d'Italia]], risalendo all'antica Grecia, è quindi il più antico [[Simboli patri italiani|simbolo patrio italiano]]<ref name="Cita|Rossi|p. 38"/>. Cesare Ripa, per redigere la sua opera, fu ispirato dalla personificazione allegorica dell'Italia contenuta nella ''Galleria delle carte geografiche'' di Ignazio Danti<ref name="Cita|Bazzano|p. 98">{{Cita|Bazzano|p. 98}}</ref>.▼
▲Il primo a riprendere una figura dell'Italia turrita più simile a quella dell'età antica fu [[Cesare Ripa]] nel XVII secolo, che la
L<nowiki>'</nowiki>''Iconologia'' di Cesare Ripa è un elenco di immagini allegoriche, ordinate alfabeticamente e di derivazione classica, a cui sono associate la descrizione e la spiegazione dell'allegoria<ref name="Cita|Bazzano|p. 99">{{Cita|Bazzano|p. 99}}</ref>. La prima edizione di questa opera, che è datata 1593, era priva delle raffigurazioni ed era quindi composta solamente dalla parte descrittiva: nel 1603 furono aggiunte le immagini delle allegorie<ref name="Cita|Bazzano|p. 99"/>. L<nowiki>'</nowiki>''Iconologia'' ebbe grande successo, e nei secoli successivi fu presa come riferimento per l'iconografia e la soggettistica dell'arte sacra e profana<ref name="Cita|Bazzano|pp. 99-100">{{Cita|Bazzano|pp. 99-100}}</ref>. Le immagini rappresentate sul testo di Cesare Ripa non portano nulla di nuovo all'iconografia dei soggetti rappresentati: l'autore si limita infatti a riportare le immagini già pubblicate su testi precedenti<ref name="Cita|Bazzano|p. 100">{{Cita|Bazzano|p. 100}}</ref>.▼
▲L<nowiki>'</nowiki>''Iconologia'' di Cesare Ripa è un elenco di immagini allegoriche, ordinate alfabeticamente e di derivazione classica, a cui sono associate la descrizione e la spiegazione dell'allegoria<ref name="Cita|Bazzano|p. 99">{{Cita|Bazzano|p. 99}}</ref>. La prima edizione di questa opera, che è datata 1593, era priva delle raffigurazioni ed era quindi composta solamente dalla parte descrittiva: nel 1603 furono aggiunte le immagini delle
Nell'opera di Ripa, tra l'altro, sono menzionate, raffigurate e descritte le personificazioni allegoriche dell'Italia e delle sue regioni ("''Italia con le sue provincie & parti dell'Isole. Come rappresentata nelle Medaglie di Commodo, Tito & Antonino.''")<ref name="Cita|Bazzano|p. 101">{{Cita|Bazzano|p. 101}}</ref>. La rappresentazione dell'Italia, in particolare, prende ispirazione dall'allegoria dipinta nella ''Galleria delle carte geografiche'' di Ignazio Danti in Vaticano<ref name="Cita|Bazzano|p. 101"/>. Questa la sua descrizione<ref name="Cita|Bazzano|p. 101"/>:▼
▲Nell'opera di Ripa, tra l'altro, sono menzionate, raffigurate e descritte le personificazioni allegoriche dell'Italia e delle sue regioni ("''Italia con le sue provincie & parti dell'Isole. Come rappresentata nelle Medaglie di Commodo, Tito & Antonino.''")<ref name="Cita|Bazzano|p. 101">{{Cita|Bazzano|p. 101}}</ref>. La rappresentazione dell'Italia, in particolare, prende ispirazione dall'allegoria dipinta nella ''Galleria delle carte geografiche'' di Ignazio Danti in Vaticano
{{citazione|[...] Una bellissima donna vestita d'Habito sontuoso, e ricco con un manto sopra, e siede sopra un globo, ha coronata la testa di torri, e di muraglie, con la destra mano tiene uno scettro, overo un'hasta, che con l'uno, e con l'altra vien dimostrata nelle sopra dette Medaglie, e con la sinistra mano un cornucopia pieno di diversi frutti, e oltre ciò faremo anco, che habbia sopra la testa una bellissima stella. [...]|Cesare Ripa, ''Iconologia'', 1603}}
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Richiamando la ''Descrittione di tutta Italia'' di Leandro Alberti, Ripa menziona Francesco Petrarca che<ref name="Cita|Bazzano|p. 102"/>:
{{citazione|[...] [Petrarca] ritornando di Francia, &avvicinatosi all'Italia & vedendola, con grandissima allegrezza disse ''Salve cara Deo tellus santissima, salve'' [...]|Cesare Ripa, ''Iconologia'', 1603}}
E ricorda gli scritti di [Publio Virgilio Marone|Virgilio]], [[Strabone]] e [[Dionigi
{{citazione|[...] percioché in questa felicissima Provincia si ritrova per la maggior parte l'aria molto temperata, onde ne seguita esservi adagiato vivere, e con assai differenti e di animali, di augelli sì domestici, come anco selvaggi per uso degli uomini [...]|Cesare Ripa, ''Iconologia'', 1603}}
[[File:BG-Lovere-410-fontana-della-Indipendenza.jpg|miniatura|Statua rappresentante la personificazione allegorica dell'Italia ([[Lovere]], [[Bergamo]])]]
Per tali motivi, secondo Cesare Ripa, la personificazione allegorica dell'Italia comunica ricchezza e autorità<ref name="Cita|Bazzano|p. 102"/>. Per questa ragione, ad essa a sono associate la Stella d'Italia (definita da Ripa, "''la bella stella sopra il capo''"), un corto [[chitone]], un ricco mantello ("''essendo che in quella nobilissima Provincia si veggono molti fiumi, cupi e laghi, dilettevoli fontane, vene di saluberrime acque tanto calde e tanto fresche [e ci sono] diverse miniere di metalli: ma etiandio varij, & diversi marmi, & altrepietre fine''"), la corona turrita ("''[che] dimostra l'ornamento, e la nobiltà delle Città, Terre, Gastella, & Ville''") lo scettro ("''[che] significa l'imperio, & il dominio, che hà sopratutte l'altre nationi''"), la cornucopia ("''[che] significa la fertilità maggiore di tutte l'altre Provincie del mondo''"), il globo ("''per dimostrare che l'Italia è Signora, & Regina di tutto il Mondo, come hanno dimostrato chiaro gli antichi Romani, & hora più che mai il Sommo Pontefice maggiore & superiore à qualsivoglia Personaggio''")<ref name="Cita|Bazzano|pp. 102-103"/>. Cesare Ripa, per l'associazione di questi attributi, è stato ispirato da Antonio Agostini, che nella sua opera ''Discorsi'' da
{{citazione|[...] una donzella grande sopra un mondo con uno scettro nella mano diritta e nell'altra tiene un cornocopia, mostra il suo imperio e gran fertilità, ha la testa coronata di torri e di muraglie perché è piena d'abitazioni|Antonio Agostini, ''Discorsi''}}
Cesare Ripa descrive nella sua ''Iconologia'' anche le personificazioni allegoriche delle regioni italiane: la [[Liguria]] ("''donna magra, di aspetto virile, & feroce sopra di uno scoglio, ò sasso''"), la [[Toscana]] ("''una bellissima donna di ricchi panni vestita, sopra de' quali haverà il manto del Gran Ducato di velluto rosso foderato di armellini''"), l'[[Umbria]] ("''una vecchia vestita all'antica, con elmo in testa''"), il [[Lazio]] ("''l'antico Saturno, cioè un'huomo con barba longa, folta, e canuta, sedendo in una grotta, tenendo in mano la falce''") con [[Roma]] ("''sopra la detta grotta [...] una donna à sedere sopra d’un mucchio di diverse armi''"), la [[Campania]] ("''la figura di Bacco, & di Cerere, li quali stiano inatto fiero di fare alla lotta, & che non si discerna avantaggio di forza più in uno, che nell'altra''"), la [[Calabria]] ("''donna di carnagione fosca vestita di color rosso''"), la [[Puglia]] ("''donna di carnagione adusta, ch'essendo vestita d'un sottil velo, habbia sopr'esso alcune tarantole''"), l'[[Abruzzo]] ("''donna di aspetto virile, & robusto, vestita di color verde''"), le [[Marche]] ("''donna bella e di virile aspetto''"), la [[Romagna]] ("''donna con bella ghirlanda in capo di lino con le due foglie, e fiori, & di rubbia''"), la [[Lombardia]] ("''donna bella grassa, & allegra, il suo vestimento sia di color verde tutto fregiato d’oro, & argento, con ricami, & altri ricchissimi, e vaghi adornamenti''"), il [[Veneto]] ("''donnaleggiadra, & bella, che habbia tre faccie''"), il [[Friuli]] ("''donna vestita d'habito sontuoso, & vario, con un castello turrito in testa''"), la [[Corsica]] ("''donna di aspetto rozzo sopra di eminente sasso circondato d'acqua''"), la [[Sardegna]] ("''donna di corpo robusto, & di color gialliccio sopra d'un sasso in forma della punta d'un piede humano circondato dall'acqua''") e la [[Sicilia]] (''"bellissima donna vestita d'habito sontuoso, et ricco che sieda sopra d'un lioco in forma tringolare, circondato dall'acqua''")<ref name="Cita|Bazzano|pp. 103-104">{{Cita|Bazzano|pp. 103-104}}</ref>.
L'iconografia utilizzata da Cesare Ripa fu poi diffusamente utilizzata in ambito artistico, con una profusione di rappresentazioni della personificazione dell'Italia con gli attributi sopra descritti, ovvero con la Stella d'Italia, il chitone, il ricco mantello, la corona turrita, lo scettro, la cornucopia e il globo<ref name="Cita|Bazzano|p. 104"/>.
[[File:Vittorio Emanuele III 50 lire 1911 80001032.jpg|miniatura|Personificazione dell'Italia su una moneta da 50 lire d'ora del 1911]]
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