Utente:R.SAMMARTINO1/Demenza digitale: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Demenza Digitale |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 1:
{{Libro
|titolo = Demenza digitale
| titoloorig = Digitale Demenz
|autore = [[Manfred Spitzer]]
|annoorig = 2012
| annoita = [[2013]]
|genere = [[saggio]]
|sottogenere = [[informatica]]
|lingua = de
}}
'''''Demenza digitale: come la nuova tecnologia ci rende stupidi''''' (''Digitale Demenz: Wie wir uns und unsere Kinder um den Verstand bringen'') è un [[saggio]] scritto dal neuropsichiatra tedesco [[Manfred Spitzer]] nel [[2012]].
In questo saggio, l’autore spiega l’influenza negativa dell’intensivo uso dei media digitali sullo sviluppo cerebrale degli esseri umani, soprattutto tra l’infanzia e l’adolescenza in quanto il cervello è in piena fase di sviluppo. Nello specifico, il neuropsichiatra ritrova una significativa relazione tra la corteccia prefrontale-orbitofrontale e l’ampiezza del gruppo e pensiero sociale. Da questo ne consegue che l’utilizzo di media digitali, che si basano su rapporti “virtuali”, diminuisce la dimensione delle zone del cervello utilizzate nell’ambito della realtà sociale.▼
<< Il nostro cervello è prima di tutto e soprattutto un cervello sociale >>. ▼
In merito l’autore dice che: <<La demenza digitale si caratterizza sostanzialmente per la crescente incapacità di utilizzare e di controllare appieno le prestazioni mentali>> , producendo effetti collaterali quali: stress, obesità, insonnia, depressione, dipendenza e perdita di controllo. Tutto questo rende il soggetto incapace di avere padronanza di se stesso e dell’ambiente che lo circonda. Tra le persone dipendenti, le più frequenti attività in rete sono: acquisto su Internet, chatroom e utilizzo eccessivo di video. Manfred Spitzer, nel saggio, elenca una serie di caratteristiche dei videogiochi che possiedono un potenziale livello di dipendenza: coinvolgono più partecipanti,sono i più violenti e donano ricompense virtuali. ▼
L’autore riporta innumerevoli dati scientifici che descrivono la triste realtà del mondo digitale, identificando la Corea del Sud come il Paese con il più elevato grado di dipendenza; criticando pedagogisti, politici e industriali del mondo informatico interessati soltanto al marketing piuttosto che al futuro dei giovani. Ulteriore problematica giovanile, riscontrata dall’autore, è l’abbassamento del rendimento scolastico in quanto apprendere esclusivamente attraverso il computer non è propedeutico, per tali ragione il cervello essendo come un “muscolo” deve essere allenato tramite l’attività di memorizzazione, riflessione e capacità critica. Ragion per cui Manfred Spitzer invita a prendere coscienza delle criticità e a non indebolire il corpo e la mente dei “nativi digitali” attraverso l’utilizzo di tecnologie informatiche.▼
▲
▲
▲In merito l’autore dice che:
▲L’autore riporta innumerevoli dati scientifici che descrivono la triste realtà del mondo digitale, identificando la [[Corea del Sud]] come il Paese con il più elevato grado di dipendenza; criticando pedagogisti, politici e industriali del mondo informatico interessati soltanto al marketing piuttosto che al futuro dei giovani. Ulteriore problematica giovanile
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Manfred Spitzer|titolo=Demenza digitale: come la nuova tecnologia ci rende stupidi|anno=2006|editore=Corbaccio|città=Roma|p=|pp=|cid=buffardi|ISBN=978-88-638-0591-8}}
{{portale|Letteratura|informatica}}
|