Fortuna caeca est: differenze tra le versioni
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'''''Fortuna caeca est''''' è una [[locuzione latina]] che si traduce con «La fortuna è cieca».
È una espressione tratta da un passo di [[Cicerone]] che, nel ''[[Laelius de amicitia]]'' (15,54), scrive precisamente
Il motivo è
In epoca moderna, il motivo torna, tra gli altri, in [[William Shakespeare|Shakespeare]] che, nell' [[Enrico V (Shakespeare)|Enrico V]] fa dire a Fluellen: ''La fortuna è dipinta cieca, con una benda sugli occhi''; e in [[Gente in Aspromonte]] di [[Corrado Alvaro]], con l'interessante variante: ''L'invidia ha gli occhi e la fortuna è cieca.<ref>''Dizionario delle sentenze latine e greche'', a cura di Renzo Tosi, Rizzoli, Milano, 2000, p. 393.</ref>
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