Liala: differenze tra le versioni

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Per superare il dolore della morte del marchese Centurione Scotto, Liala cominciò a scrivere e nel [[1931]] pubblicò il suo primo romanzo ''[[Signorsì]]''. La prima edizione, pubblicata da [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]], andò esaurita in soli 20 giorni.
 
Quasi tutti i primi libri di Liala si svolgono nell'ambiente militare, che lei conosceva ed amava tanto. I protagonisti maschili sono spesso audaci e valorosi, come [[Vittorio Centurione Scotto]] o [[Pietro Sordi]]. Quest'ultimo era un [[tenente colonnello]] al quale Liala fu legata sentimentalmente dal [[1930]] al [[1948]] (Sordi, nonostante le sue umili origini, aveva fatto carriera nella [[Regia Aeronautica]], grazie alle sue doti morali e alle eccezionali capacità aviatorie). La conoscenza di questi risvolti biografici (non noti al grande pubblico) può spiegare molti aspetti della sua prima produzione artistica.
 
Nel primo periodo ([[1931]]-[[1948]]), l'ambiente dell'Aeronautica Militare costituisce spesso lo sfondo dei suoi romanzi e delle sue novelle, che non di rado contengono spunti autobiografici ed elementi tratti dalla vita di [[Pietro Sordi]]. In questa fase, nella quale l'io narrante a volte si riferisce a ''Liana'' (ossia alla persona stessa della scrittrice), si trovano di tanto in tanto precisi riferimenti a personaggi ed eventi storici: per esempio, nel romanzo ''[[Buona fortuna!]]'', l'autrice fornisce una minuta descrizione del record del mondo di velocità per idrovolanti ottenuto dal maresciallo [[Francesco Agello]] il 23 ottobre [[1934]].
 
Dopo la separazione da [[Pietro Sordi]] (avvenuta nel [[1948]]) subentra una fase che si può definire di ''lutto letterario'' ([[1949]]-[[1950]]), con la quale la scrittrice supera i problemi affettivi contingenti e inizia a scrivere il romanzo della sua vita, scolpendo a tutto tondo il ritratto del personaggio ''Liala'', per il quale realtà e fantasia sfumano insensibilmente l'una nell'altra.
 
Scompaiono in questo periodo dalle sue opere i riferimenti all'ascesa sociale compiuta dal giovane pilota figlio del popolo e ufficiale dell'Arma azzurra grazie ai corsi integrativi dell'[[Accademia Aeronautica]]. In ''[[Ombre di fiori sul mio cammino]]'', opera pubblicata nel [[1950]], per la prima volta si accredita l'opinione che l'ispiratore di Liala sia stato il marchese [[Vittorio Centurione Scotto]]. Questa versione dei fatti era stata anticipata in forma meno compiuta nella raccolta di conversazioni e ricordi intitolata ''[[Voci dal mio passato]]'', che aveva fatto la sua comparsa nel luglio del [[1949]].