Storia della Romania dopo il 1989: differenze tra le versioni

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Rispetto ad altri paesi dell'ex blocco sovietico del [[Patto di Varsavia]], come la [[Polonia]], la completa transizione della Romania all'economia di mercato avvenne in maniera lenta, frutto della volontà delle elite politiche che guidarono il paese nei primi anni '90. Nella maggior parte dei casi il potere decisionale fu in mano ad elementi che erano stati funzionari del regime o avevano avuto un ruolo politico attivo sotto il periodo comunista, tra i quali il [[Presidente_della_Romania |presidente della repubblica]] [[Ion Iliescu]] (che ricoprì l'incarico tra il 1989 e il 1996 e nuovamente dal 2000 al 2004) e il primo [[Primi_ministri_della_Romania | presidente del consiglio]] [[Petre Roman]].
 
NelLe [[Elezioni presidenziali in Romania del 1990|prime elezioni]] si tennero il 20 maggio 1990, mentre nel 1996 avvennevi fu il primo avvicendamento alla presidenza della repubblica, con l'elezione del candidato del centro-destra [[Liberalismo|liberale]] [[Emil Constantinescu]]. Dopo un nuovo periodo sotto il [[Socialdemocrazia|socialdemocratico]] Ion Iliescu, dal 2004 al 2014 il nuovo inquilino del [[palazzo Cotroceni]], sede della presidenza della repubblica, fu [[Traian Băsescu]], esponente del centro-destra. Lo stile politico di Băsescu, incline al protagonismo politico, tuttavia, fu contestato da diverse forze politiche di opposizione che, per la sua destituzione, organizzarono senza successo due referendum ([[Referendum presidenziale romeno del 2007|2007]] e [[Referendum presidenziale rumeno del 2012|2012]]).
 
Il 29 marzo 2004 il paese ufficializzò l'ingresso nella [[NATO]], insieme a [[Bulgaria]], [[Estonia]], [[Lettonia]], [[Lituania]], [[Slovacchia]] e [[Slovenia]], mentre il 1º gennaio 2007 entrò nell'[[Unione Europea]] insieme alla [[Bulgaria]].