Vimodrone: differenze tra le versioni

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'''Vimodrone'''<ref>{{Dipi|Vimodrone}}</ref> (''Vimodrón'' in [[dialetto lombardo occidentale|dialetto locale]], <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[vimuˈdru:ŋ]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:17072}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> situato nella zona nord est della [[città metropolitana di Milano]], a circa 5 chilometri a nord-est dal comune di [[Milano]].
 
==Origini del nome==
==Storia==
{{Approfondimento|titolo=Origini del nome|contenuto=
Due sono le principali interpretazioni sulla derivazione etimologica del nome di Vimodrone.
Secondo una prima interpretazione il nucleo originario era un piccolo villaggio romano ([[Vicus]]) dedicato alle dee [[Matres e Matronae|Matronae]] da qui il nome Vicus Matronis sacer da cui Vicus Modroni infine mutato in Vimodrone.
La seconda interpretazione fa risalire il nome da Vicus Mutronis dove Mutronis pare essere il [[Cognomina romani|cognome]] di una famiglia romana che viveva nel nucleo originario del villaggio.}}
==Storia==
 
Tenuta, nella seconda metà del XII secolo, da [[Papa Alessandro III]] sotto l'autorità del capitolo della chiesa di San Giovanni Battista di Monza, sul finire del XIV secolo rientrò, in parte, tra i possedimenti della famiglia Pozzobonelli, passando nel Seicento tra quelli dei Modroni. Nel 1690 Vimodrone fu infeudata a Nicola Maria Visconti che, nominato marchese, aggiunse il predicato feudale di Modrone, dando così inizio alla casata dei [[Visconti|Visconti di Modrone]], alla quale appartennero illustri personaggi; tra questi meritano di essere ricordati, nel Settecento, il conte Nicola, professore di diritto pubblico a Milano, e, nell'Ottocento, il duca [[Uberto Visconti di Modrone|Uberto]] che, insieme ai figli, partecipò attivamente ai moti risorgimentali.
Vimodrone anticamente non era comunque solo un agglomerato di case rurali; le cascine in passato costituivano delle vere e proprie comunità quasi autonome, e delimitavanoi confini del paese.
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;Chiesa di Dio Trinità d'Amore
Negli anni '60 del secolo scorso, nella zona nord del paese, venne eretta una chiesa prefabbricata alla quale passò il titolo e le suppellettili di S. Anna, mentre l'antica chiesetta, ormai sconsacrata, fu demolita. Sotto la guida del parroco don Mario Marangoni, la nuova cappella si avviò così ad assumere la dignità parrocchiale, conferita dal cardinale [[Carlo Maria Martini]] l'11 agosto 1986, comportando lo smembramento di una buona parte del territorio di S. Remigio in Vimodrone e di S. Giuliano in Cologno Monzese. La nuova parrocchia assunse il titolo di Dio Trinità d'Amore. Negli anni '90, la struttura prefabbricata che ospitava la chiesa venne abbandonata in favore di un nuovo edificio di architettura moderna realizzato nelle vicinanze, comprendente anche un complesso oratoriale con ampi spazi ricreativi, che costituisce l'attuale ubicazione della parrocchia.
 
;Cappella San Giuseppe