Chianti (vino): differenze tra le versioni

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== Tecniche produttive ==
Sono idonei unicamente i vigneti di giacitura collinare ed orientamento adatti, i cui terreni - situati ad un'altitudine non superiore a 700 metri [[s.l.m.]]
I nuovi impianti ed i reimpianti dovranno avere una densità non inferiore ai {{tutto attaccato|4 400formatnum:4400}} ceppi/ettaro.
 
È vietata ogni forma di allevamento su tetto orizzontale, tipo tendone. Le forme di allevamento tradizionali sono rappresentate dal guyot, da una sua derivazione denominata "archetto toscano" e dal cordone speronato.
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| Max. prod. uva ([[Chilogrammo|kg]]/ceppo)|| 3,5 || 3,0 || 3,0 || 3,0 || 3,0 || 3,0 || 3,0 || 3,0 || 3,0 || 2,2
|-
| Numero minimo ceppi/ha || {{tutto attaccato|4 000formatnum:4000}} || {{tutto attaccato|4 400formatnum:4400}} || {{tutto attaccato|4 000formatnum:4000}} || {{tutto attaccato|4 000formatnum:4000}} || {{tutto attaccato|4 000formatnum:4000}} || {{tutto attaccato|4 000formatnum:4000}} || {{tutto attaccato|4 000formatnum:4000}} || {{tutto attaccato|4 000formatnum:4000}} || {{tutto attaccato|4 000formatnum:4000}} ||{{tutto attaccato|4 000formatnum:4000}}
|-
| Età minima del vigneto (anni) || 3 || 3 || 3 || 3 || 3 || 3 || 3 || 3 || 3 || 3
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Il disciplinare del 1984 prevedeva:
*Un minimo di {{tutto attaccato|3 300formatnum:3300}} ceppi/ha
*Resa in uva: massimo 90 q/ha (max. 4 kg uva/ceppo)
*Resa dell'uva in vino: massimo 70,0%
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== Il Consorzio ==
Sin dal [[1927]] esiste un [[Consorzio Vino Chianti]] che oggi riunisce oltre {{tutto attaccato|2 500formatnum:2500}} produttori che interessano più di {{tutto attaccato|13 000formatnum:13000}} ettari di vigneto per oltre {{tutto attaccato|80 milioni}} di litri di vino Chianti prodotto ogni anno<ref name="Unione Italiana Vini"/>. Il Consorzio è incaricato sin dal [[1978]] da parte del [[Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali]] della vigilanza per la [[Denominazione di Origine Controllata e Garantita|DOCG]] Chianti e per le altre denominazioni di competenza, ovverosia le DOC [[Vin Santo del Chianti]] e [[Colli dell'Etruria Centrale]].
 
Il Consorzio è incaricato dei controlli sui vigneti iscritti ai vari albi del Chianti, dei controlli di produzione sulle uve, della rispondenza analitica ed organolettica sulla produzione dei vini. Partecipa inoltre ai controlli in fase di imbottigliamento e rilascia i contrassegni Chianti solo ai vini che hanno superato l'esame di idoneità. Ogni anno vengono inoltre prelevate dal Consorzio numerose bottiglie fregiantesi del nome Chianti dal mercato, sia italiano che estero, in modo da controllare anche quanto effettivamente immesso al consumo.