Statua di Api: differenze tra le versioni

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Il '''bue Apis''' è una statua di provenienza [[Egitto|egizia]] situata a [[Benevento]], all'inizio del viale San Lorenzo che porta alla [[Basilica della Madonna delle Grazie (Benevento)|basilica della Madonna delle Grazie]]. Popolarmente è chiamato il ''porchettello'' o, in [[dialetto beneventano|dialetto]], ''<nowiki>'</nowiki>a ufara 'e Santu Lavrienzo'', "la bufala di San Lorenzo".<ref>{{cita|Sirago}}; {{cita|De Lucia}}.</ref> Potrebbe essere stata parte dell'arredo del [[tempio di Iside (Benevento)|tempio di Iside]] cittadino, ma la questione è aperta.
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La scultura fu rinvenuta nel [[1629]] sulla strada che conduce a Casale dei Maccabei e, per ordine del Gonfaloniere e dei Consoli cittadini, fu fatta installare su un piedistallo a fianco dell'imbocco di viale San Lorenzo, all'esterno della [[mura di Benevento|cinta muraria]] e di fronte all'omonima porta cittadina.<ref>{{cita|De Lucia}}.</ref>
 
Inizialmente il bue fu considerato un'opera di [[civiltà romana|età romana]] che commemorava un simbolo [[Sanniti|sannita]], e così fu fatto incidere sul piedistallo: <small>BVBALVM / INTER PLVRIMAS VRBIS / DEVASTATIONES / ASSERVATVM / BELLICAE SAMNITVM / FORTVNAE / MONVMENTVM / A. D. M.DC.XXIX</small>. Però nel [[XIX secolo]] Émile Étienne Guimet, viaggiatore e collezionista, suggerì che si trattasse di una rappresentazione del dio [[Api (mitologia egizia)|Apis]] (e quindi, in particolare, sarebbe un toro, non un bue).<ref>{{cita|Isernia}}; {{cita|Meomartini}}.</ref>
 
L'[[egittologo]] Hans Wolfgang Müller esaminò tale scultura e in particolare la sua possibile relazione con il [[tempio di Iside (Benevento)|tempio di Iside]] che sorgeva in città. Notò la rozzezza dell'esecuzione, che deve comunque essere egizia a giudicare dalla postura composta e frontale; quanto all'identificazione con Apis, però, l'egittologo notò l'assenza di quasi tutti i tratti tipici dell'iconografia del dio. Non vi è traccia delle corna con disco solare che dovevano sormontare il capo, non sono stati scolpiti i genitali, e le zampe anteriori sono allineate, diversamente dall'uso egizio di rappresentare quella sinistra avanzata.