Cattolicesimo intransigente: differenze tra le versioni

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*A Mantova: «Il Vessillo cattolico» (1872-1876);
*A Modena: «Opuscoli Religiosi Letterarj e Morali» diretti da [[Bartolomeo Veratti]], uscirono dal 1857 per una trentina d'anni; «Il Diritto cattolico» (1867-1911);
*A Bologna: «L'Osservatore bolognese» (settimanale, 9/4/1858 - 10/6/1859), «L'Eco delle Romagne» (quotidiano, 5/2/1861 - 30/12/1863); «Il Contemporaneo» (mensile, 1862-1865), «Il Conservatore» (gennaio 1863 - maggio 1866), fondato da Marcellino Venturoli e Giovanni Acquaderni; «Il Patriota cattolico», (quotidiano, 31/1/1864 - 15/5/1866); «L'Unione» (24/12/1878 - 31 /10/1896), seguita da «[[L'Avvenire d'Italia|L'Avvenire]]» dall'1/11/1896<ref>A partire dal 5 luglio 1902, con la direzione di [[Rocca d'Adria]], cambiò linea portandosi su posizioni più conciliariste.</ref>.
*A Roma: «[[Civiltà Cattolica]]». Fondata nel 1850 dai [[Gesuiti]] a [[Napoli]] (Roma era occupata). Per tutta la seconda metà del XIX secolo la «Civiltà Cattolica» fu l'interprete più autorevole delle ragioni della protesta intransigente<ref>{{cita|De Rosa|p. 65|De Rosa, 1970}}</ref>; «[[L'Osservatore Romano]]» (dal 1º luglio 1861 ad oggi); «La Frusta» (1870-1876), «La Voce della Verità» (8 aprile 1871-1904), diretta da Francesco Naldi;
*A Napoli: «La libertà cattolica» (trasferita da Venezia, 15 febbraio 1867 - ''post'' 1897), diretta dall'abate Girolamo Milone per dieci anni (1867-1877), cui successe il fratello Cristoforo)<ref>{{Treccani|i-giornali-ombra-e-riflesso_(Cristiani_d'Italia)|I giornali: ombra e riflesso|v = |accesso = 18 luglio 2015|citazione= }}</ref>, «La Discussione» (1873-1906).