Muhammad al-Muʿtamid: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 27:
Gran parte dell'[[al-Andalus]] cadde sotto la sua dominazione: ad ovest egli inglobò i territori compresi tra il basso corso dei fiumi [[Guadalquivir]] e [[Guadiana]], le regioni attorno a [[Niebla]], [[Huelva]] e [[Isla Saltés|Saltes]] nel [[1052]], [[Mértola]] e [[Silves (Portogallo)|Silves]] (nel sud dell'attuale [[Portogallo]]); verso sud e sud-est le zone di [[Morón de la Frontera|Morón]], [[Arcos de la Frontera|Arcos]], [[Ronda (Spagna)|Ronda]], [[Algeciras]] nel [[1058]], e [[Tarifa]]; verso nord e nord-est nel [[1071]] annesse ai suoi possedimenti la vicina taifa di [[Provincia di Cordova|Cordova]], la perse nel [[1075]] ma la riconquistò nel [[1078]]; inoltre annesse i territori della [[Ta'ifa di Toledo]] le terre a sud del Guadiana; infine verso est, fino a [[Murcia]] e tutti i suoi territori nel [[1079]].
 
Sotto la sua guida, il potere abbadide in al-Andalus crebbe ancora, mentre [[Siviglia]] raggiunse l'apice del proprio splendore artistico e culturale, eguagliando la Cordova del [[Califfato]]; questo perché l'inizio del suo regno coincise con il periodo delle guerre tra gli stati cristiani e tra i figli di [[Ferdinando I di León|Ferdinando I di Castiglia]].
 
=== Il declino e la caduta ===
[[File:Tumulo Al-Mu'tamid.jpg|thumb|upright=1.4|Tomba di al-Muʿtamid ad [[Aghmat]], in [[Marocco]].]]
 
Solo verso il [[1080]] il nuovo re di Castiglia, [[Alfonso VI di CastigliaLeón|Alfonso VI]], riprese gli attacchi contro il territorio di Siviglia e sconfisse duramente al-Muʿtamid, che divenne tributario della Castiglia.
 
Per resistere ai tentativi di riconquista del re Alfonso VI che nel 1085 aveva occupato [[Toledo]], al-Muʿtamid assieme ai re di Badajoz, Granada e Cordova chiese l'aiuto degli [[Almoravidi]], dinastia regnante in [[Marocco]].<br />Il [[Sultano]] del [[Marocco]], [[Yūsuf Ibn Tāshfīn]], sbarcò ad [[Algeciras]] e, nel [[1086]], sconfisse [[Alfonso VI di León|Alfonso VI]] nella [[battaglia di al-Zallaqa]].
Il [[Sultano]] del [[Marocco]], [[Yūsuf Ibn Tāshfīn]], sbarcò ad [[Algeciras]] e, nel [[1086]], sconfisse [[Alfonso VI di León|Alfonso VI]] nella [[battaglia di al-Zallaqa]].
 
Quando, nel [[1090]], Yūsuf ibn Tāshfīn, tornò in al-Andalus, iniziò ad occupare i vari [[Taifa|regni di Taifa]] e nel [[1091]] costrinse al-Muʿtamid ad abdicare. Così la dinastia Abbadide, dopo circa settant'anni, perse il controllo del regno di Siviglia. Al-Muʿtamid morì dopo quattro anni, nel [[1095]].
 
Al-Muʿtamid morì dopo quattro anni, nel [[1095]].
 
=== Il re-poeta ===
Al-Mu'tamid fu protettore dei poeti arabi di [[al-Andalus]]; in particolare fu mecenate e amante del poeta arabo andaluso [[Ibn Ammar]]: la loro relazione fu assai tormentata e finì quando al-Muʿtamid uccise il poeta con le sue stesse mani, per poi farlo seppellire con grandi onori.<ref>{{Cita libro |lingua = en |autore = Louis Crompton |titolo = Homosexuality and Civilization |città = |editore = |anno = 2003 |p = 167 |isbn = 0-674-01197-X}}</ref>
 
Al-Muʿtamid stesso è considerato, a buon diritto, uno dei massimi poeti andalusi. Anche i poeti [[Storia della Sicilia arabaislamica|arabo-siciliani]] [[Ibn Hamdis]] e [[al-Ballanūbī]] furono suoi ospiti e amici.
 
Al-Muʿtamid fu inoltre suocero, tramite suo figlio Fatḥ al-Maʾmūn, (m. 1091), di [[Isabella di Siviglia|Zayda]], in seguito concubina o forse moglie di [[Alfonso VI di Castiglia]].