Andrew Cunanan: differenze tra le versioni

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La sua vita termina in una [[casa galleggiante]] la notte del 23 luglio 1997. La presenza di Andrew all'interno dell'imbarcazione (proprietà di un piccolo truffatore, svanito nel nulla dopo la tragedia) è segnalata da un custode che, avendo udito dei rumori provenire dall'interno, avverte solertemente la polizia locale. L'intervento, tempestivo, mobilita più di sette unità, fra le quali vi sono la [[National Guard of the United States|guardia nazionale]], i [[vigili del fuoco]] e l'[[FBI]]<ref name=esposito/><ref>Michael Janofsky, [http://www.nytimes.com/1997/07/25/us/suspect-s-suicide-brings-relief-and-normality.html ''Suspect's Suicide Brings Relief and Normality''], ''[[New York Times]]'', 25 luglio 1997</ref>.
 
Arrivata sul posto, la residenza (con all'interno Cunanan) viene circondata: per fare uscire il ricercato allo scoperto vengono lanciati dei fumogeni, ma non si ottengono risultati, e seguono momenti di attesa silenziosa. Quando, infine, si decide di fare irruzione, la polizia rinviene il corpo esanime del criminale: Cunanan si era suicidato sparandosi un colpo di calibro .40 alla testa<ref name=analisi/>. Molti sono gli interrogativi sulla sua morte, ad esempio del perché abbia scelto per rifugio una ''house boat'', precludendosi così ogni possibilità di fuga<ref name=esposito/>. La storia si interseca con la vicenda dell'imprenditore italiano Enrico Forti, che dopo aver comprato l'house boat, mise in dubbio le teorie della polizia di Miami in un servizio giornalistico che fece scandalo. Le ceneri di Cunanan sono sepolte nel Mausoleo di Holy Cross Catholic Cemetery di San Diego, California.
 
==Filmografia==