Tutto scorre...: differenze tra le versioni

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Immagini
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|titoloalt =
|titoloalfa =
|immagine = Samizdat Vasily Grossmann Everything Flows CoverKolyma_road00.jpg
|didascalia = DattiloscrittoReclusi dinel "Tuttocampo scorre..."di (inlavori di [[samizdat]])Kolyma
|autore = [[Vasilij Semënovič Grossman|Vasilij Grossman]]
|annoorig = 1970
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== Trama ==
[[File:Vasilij Grossman, 1945.jpg|miniatura|[Vasilij Semënovič Grossman|Vasilij Grossman]] (foto del 1945)]]
[[File:Samizdat Vasily Grossmann Everything Flows Cover.jpg|miniatura|Dattiloscritto di "Tutto scorre..." (in [[samizdat]])]]
Dopo la morte di [[Iosif Stalin|Stalin]], Ivan Grigor'evič ritorna in libertà dopo aver trascorso trent'anni nei lager [[Unione Sovietica|sovietici]]. Si reca dapprima a [[Mosca (Russia)|Mosca]], dove risiede suo cugino Nikolaj Andreevič, uno scienziato mediocre il quale, pur non avendo commesso gravi nefandezze, ha fatto carriera occupando il posto dei colleghi caduti in disgrazia per motivi politici, in particolare dei ricercatori [[ebrei]] discriminati durante il cosiddetto "[[complotto dei medici]]". Ivan Grigor'evič si reca poi a [[San Pietroburgo|Leningrado]], la città nella quale risiede Anja Zamkovskaja, la donna un tempo amata. Ivan si limita a osservare l'abitazione di Anja, senza avere tuttavia il coraggio di incontrare la donna, la quale nel frattempo non ha avuto la forza di aspettarlo e si è risposata. A Leningrado Ivan si imbatte in Pinegin, un compagno di università che lo aveva denunciato e che ora è un agiato burocrate. Ivan Grigor'evič si stabilisce infine in una piccola località della Russia meridionale dove trova lavoro come [[fabbro]], specialità appresa a suo tempo nei lager: «Ivan Grigor'evič provava una sensazione insolita e bellissima nell'eseguire un lavoro di sua scelta, senza scorta, senza sentinelle sulle torrette»<ref>{{Cita| ''Tutto scorre'', trad. di G. Venturi | p. 91}}</ref>. Nella nuova città Ivan si innamora di Anna Sergeevna, una povera vedova di guerra. Dopo la morte per cancro polmonare di Anna Sergeevna, il viaggio di Ivan Grigor'evič si conclude sulle coste del [[Mar Nero]], dove sorgeva l'abitazione di suo padre.