Tutto scorre...: differenze tra le versioni
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== Storia editoriale ==
Nel 1961, durante il [[disgelo (politica)|disgelo]] [[Nikita Sergeevič Chruščёv|kruscioviano]], Grossmann inviò al mensile letterario ''Znamâ'' ("La bandiera") il romanzo ''Vita e destino'' che aveva composto negli [[anni 1950|anni cinquanta]]. Il redattore capo di ''Znamâ'' Vadim Mihajlovič Koževnikov, per timore di poter essere considerato sostenitore delle tesi espresse da Grossman, segnalò il fatto al [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|KGB]]<ref>{{Cita|Cesare G. De Michelis}}</ref>. Pochi giorni dopo, lo scrittore ricevette la visita di alcuni agenti che sequestrarono tutti i manoscritti e gli appunti di Grossman, fra cui quelli riguardanti ''Tutto scorre''<ref>{{Cita|Ellis|p. 369}}</ref>. Grossman riscrisse ''Tutto scorre'': una copia del romanzo fu trovata tra le sue carte alla morte di Grossman, e dopo una circolazione in [[samizdat]], fu pubblicato a [[Francoforte sul Meno|Francoforte]] nel [[1970]]<ref>{{Cita|N. Marcialis, Enciclopedia Italiana}}</ref>. Negli [[anni 1970|anni settanta]] e [[anni 1980|ottanta]] ''Tutto scorre'' ebbe un'accoglienza tiepida soprattutto per le critiche a Lenin<ref>{{Cita|Ellis|p. 371}}</ref>. Fu pubblicato in [[Unione Sovietica]] nel [[1989]] durante la [[Glasnost']] di [[Michail Gorbačëv|Gorbačëv]]. Come ''Vita e destino'', ''Tutto scorre'' è considerato un classico del [[XX secolo]]<ref>{{Cita| Maddalena e Tosco (a cura di)}}</ref>.
== Critica ==
La struttura del romanzo, un romanzo-saggio dove d'azione è ridotta al minimo e dà origine a riflessioni di ordine morale o storico, ricorda vagamente il ''Viaggio da Pietroburgo a Mosca'' di [[Aleksandr Nikolaevič Radiščev]]<ref>{{Cita|Magnanini|p. 10476}}</ref>. Tema fondamentale del romanzo è il tema della colpa e delle responsabilità dei sopravvissuti nei confronti delle vittime dei regimi totalitari<ref>{{Cita| Calusio|p. 49}}</ref>.
== Edizioni ==
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