Jakov Davydov: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+cat
riorganizzazione della voce con fonte, -F
Riga 1:
{{Avvisounicode}}{{O|politici|novembre 2012}}
{{S|diplomatici|sovietici}}
{{F|politici russi|luglio 2013}}
{{O|politici|novembre 2012}}
{{Bio
|Nome = Jakov Christoforovič
|Cognome = Davydov
|PostCognomeVirgola = nato '''Davtjan'''
|PreData = {{russo|Яков Христофорович Давы́довДавыдов, Давтян}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Verchnie Akulisy
|GiornoMeseNascita = 10 ottobre
|AnnoNascita = 1888
|LuogoMorte = Mosca
|LuogoMorteLink = Mosca (Russia)
|GiornoMeseMorte = 28 luglio
|AnnoMorte = 1938
|Attività = politicoagente segreto
|Attività2 = diplomatico
|Nazionalità = russo
|Attività3 = politico
|Nazionalità = russosovietico
|Immagine = Jakow Dawtian.jpg
}}
Riga 20 ⟶ 23:
== Biografia ==
 
Nacque nella regione di [[Repubblica Autonoma di Naxçıvan|Naxçıvan]] nella famiglia di un piccolo commerciante [[Armeni|armeno]]. Durante gli studi presso il ginnasio di [[Tbilisi]] aderì al movimento [[bolscevismo|bolscevico]]. Nel 1907 si iscrisse all'[[Università di San Pietroburgo]] e fu eletto nel Comitato cittadino del [[Partito Operaio Socialdemocratico Russo]]. Nel 1908, dopo essere stato arrestato e rilasciato su cauzione, emigrò in [[Belgio]], dove conobbe [[Inessa Armand]]. Arrestato nel 1915 dalle truppe tedesche di occupazione, riuscì a rientrare in [[RSFS Russa|Russia]] nel 1918. Iniziò a lavorare come funzionario del governo sovietico e dal novembre 1920, su richiesta di [[Feliks Dzeržinskij]], passò nelle fila della [[Čeka]], dove iniziò ad operare con il cognome di copertura di Davydov. Dal 1922, pur continuando a svolgere funzioni connesse con i servizi segreti, si dedicò all'attività diplomatica dapprima come ambasciatore russo in [[Lituania]], poi come consigliere dell'ambasciatore in [[Cina]] (fino al 1925) e in [[Francia]] (fino al 1927), quindi come ambasciatore sovietico in [[Iran]] (1927-1930).
Nacque nella regione [[Repubblica Autonoma di Naxçıvan|Nakhichevan]] tra [[Russia]] e [[Iran]] in una famiglia [[Armeni|armena]].
 
Successivamente lavorò nuovamente come funzionario di partito e fu poi rettore del [[Politecnico di Leningrado]], mentre dal 1932 al 1934 fu ambasciatore in [[Grecia]]. Nel 1937, durante le [[Grandi purghe]], fu accusato di far parte del [[opposizione di sinistra|blocco trotskista-zinovievista]] e l'anno dopo venne giustiziato.<ref>{{cita web|lingua=ru|titolo=''Davydov Jakov Christoforovič''|url=http://www.svr.gov.ru/history/dav.htm|sito=svr.gov.ru}}</ref>
Dopo aver lavorato per la [[Cheka]], Davydov fu trasferito al servizio diplomatico, ma continuò ad operare come agente. Fu membro nelle Repubbliche Sovietiche di [[Lituania]] (1922) di Tuva (1924), successivamente un ambasciatore in [[Ungheria]] (1924), aiuto ambasciatore in [[Francia]] (1925–1927) e aiutante ambasciatore in [[Iran|Persia]] (1927–1930), [[Grecia]] (1932–1934) ed infine in [[Polonia]] (1934–1937).
 
== Note ==
Nel [[1937]], durante il periodo delle [[Grandi purghe]] di [[Joseph Stalin]], fu accusato di appartenere alla fittizia fazione di [[Leon Trotsky]]-[[Grigory Zinoviev]] e l'anno dopo fu giustiziato.
<references/>
 
{{Portale|biografie}}
 
{{Portale|biografie|storia}}
[[Categoria:Persone giustiziate in Unione Sovietica]]
[[Categoria:Bolscevichi]]
[[Categoria:Diplomatici sovietici]]
[[Categoria:Politici russi]]
[[Categoria:Politici del Partito Operaio Socialdemocratico Russo]]
[[Categoria:DiplomaticiRivoluzionari sovieticiarmeni]]