Elezioni generali nel Regno Unito del 1922: differenze tra le versioni

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Il Partito Liberale era diviso tra i Liberali Nazionali di [[David Lloyd George]], che era stato liquidato dalla posizione di [[Primo Ministro del Regno Unito|Primo Ministro]] il mese precedente, e i "Liberali" che seguivano l'ex Primo Ministro [[Herbert Henry Asquith]]; i conservatori erano stati in coalizione con i Liberali Nazionali di Lloyd George fino al mese precedente, fino al punto in cui Bonaw Law aveva costituito un governo di maggioranza conservatrice.
 
Anche se era ancora leader del Partito Liberale ed era un abile oratore, Asquith non era più una figura influente nel dibattito politico nazionale, e non giocò alcun ruolo nella caduta della coalizione di Lloyd George. Gran parte dell'attenzione fu focalizzata sui nuovi e più recenti Primi Ministri; la figlia di Asquith, Violet Bonham-Carter, una figura prominente nella campagna elettorale liberale, paragonò le elezioni a una gara tra un uomo con [[encefalite letargica]] (Bonar Law) e uno affetto da [[Corea di Sydenham|ballo di San Vito)]] (Lloyd George).<ref>Jenkins 1964, p=495</ref>
 
alcuni Liberali Nazionali di Lloyd George non si candidarono contro i conservatori (come [[Winston Churchill]], che fu sconfitto a [[Dundee]]), mentre molti conservatori di punta, come l'ex leader [[Austen Chamberlain]] e [[Arthur Balfour]] e l'ex [[Lord cancelliere]] [[Frederick Edward Smith, I conte di Birkenhead|Lord Birkenhead]]) non erano membri del governo di Bonar Law e sperarono di mantenere potere di contrattazione dopo l'elezione. Questo non accadde, in quanto Bonaw Law ottenne una maggioranza assoluta