Arcipelago web: differenze tra le versioni

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|'''Lingua originale''' || Inglese
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"'''''Arcipelago web''"''' ( titolo originale inglese ''Small Pieces Loosely Joined: A Unified Theory of the Web '') è un [[saggio]] scritto dadi [[David Weinberger]], pubblicato nel 2002 dalla casa editrice [[Sperling & Kupfer]]. Il saggio rivela come l'avvento del web abbia portato alla creazione di un mondo nuovo, trasformando le relazioni sociali -gli "isolotti dell'arcipelago" sono proprio gli uomini che si uniscono in infiniti modi- ma anche le nozioni di base della cultura (spazio, tempo, perfezione, conoscenza, materia ecc.) a cui l'autore dedica i capitoli dell'opera contrapponendo al mondo reale quello del web.
 
== SpazioContenuto ==
Il saggio illustra come l'avvento del web abbia portato alla creazione di un "mondo nuovo", trasformando le relazioni sociali -gli "isolotti dell'arcipelago" sono proprio gli uomini che si uniscono in infiniti modi- ma anche le nozioni di base della cultura (spazio, tempo, perfezione, conoscenza, materia ecc.), a cui l'autore dedica i capitoli dell'opera contrapponendo al mondo reale quello del web.
"''Perché il web crea in noi una marcata sensazione di spazio, se ne è completamente privo?''" <ref>''Arcipelago Web'' (pag. 45)</ref> ecco la domanda principale posta da Weinberger. Si considera lo spazio come un enorme contenitore all'interno del quale esistono e trovano posto le cose del mondo; lo spazio del web, invece, è infinito, non un contenitore in attesa di essere riempito, piuttosto un libro che si sta scrivendo. Il web è uno spazio senza distanze, un insieme di luoghi interconnessi, per mezzo di link; l'uomo può trasferirsi , servendosi del mouse, da un posto ad un altro senza percorrere alcuna distanza e consente di compiere molte azioni, contemporaneamente, nel medesimo luogo. I documenti sul web sono <<luoghi>> nel web <ref>''Arcipelago Web'' (pag. 55)</ref>: entriamo in essi come se entrassimo in una stazione. Essi mutano il significato che possiedono nel mondo reale: non più originali ed unici, ma perfettamente copiabili, modificabili, comuni infatti sul web il documento è tutto ciò che può essere creato da un programma del computer. In conclusione, si tratta di uno spazio che esiste solo se attivo e che offre all'individuo una certa libertà: chiunque può creare link con le pagine web, senza particolari autorizzazioni. Nel mondo reale esiste il diritto alla privacy che chiunque può reclamare per sé. Sul web questo concetto, in parte, viene ribaltato: i diritti e le proprietà sono di tutti. In definitiva è un luogo pubblico che paradossalmente non è di nessuno.
 
== Tempo ==
 
Il tempo del mondo reale lo si può paragonare ad una collana di perle dove ognuna rappresenta un istante; quello del web è più vicino alla metafora del manoscritto in continuo divenire che accresce progressivamente il suo valore. Sul web, sostiene Weinberger, si ha pieno controllo del tempo che risulta essere sette volte più veloce di quello presente nel mondo reale <ref>''Arcipelago Web'' (pag. 79)</ref>: le conversazioni si sviluppano con maggiore rapidità, liberate dai vincoli della materia. Il web suggerisce che l'unità di base del tempo non è l'attimo ma una vicenda; il filo conduttore che lo lega non è il susseguirsi degli attimi ma il trovare interessante ciò che succede <ref>''Arcipelago Web'' (pag. 79)</ref>. Sul web il tempo, che dipende dagli interessi della comunità, è costituito di stringhe: gruppi di messaggi coerenti su un particolare argomento. Esse possono essere di due tipi: quelle delle chat room e delle e-mail, legano i messaggi nell'arco di un certo periodo temporale; altre, i link, collegano i luoghi del web. Sul web, molto spesso, non sono gli utenti a scegliere ciò che è interessante, ma è la Rete a presentare una vasta gamma di cose interessanti, in un ambito privo di qualsiasi vincolo, dove l'unica motivazione è la curiosità.
 
== Perfezione ed interazione sociale ==
 
Un tempo il termine "perfezione" era denso di significato, denotando l'essenza della cosa stessa, irraggiungibile materialmente. In un mondo imperfetto il software (struttura algoritmica del computer) può rappresentare un'isola di perfezione perché esegue perfettamente ciò che il programma stabilisce, pur non sapendo quali informazioni veicola, l'unica cosa che sa è che i suoi bit devono dirigersi da qualche parte. L'assunto progettuale su cui si basa il web è che il mondo è imperfetto, infatti il computer non presenta solo un sistema software ma anche una struttura fisica : l'hardware, esposto ad eventuali guasti. Il web sarà mai perfetto se con questo termine si intende completo e senza eccezioni. La sua imperfezione è una decisione progettuale, nasce dal fatto che non è controllato, né gestito da qualcuno. Pur essendo pieno di difetti, il web funziona. La rete è fatta dagli esseri umani per esseri umani, reca con sé la caratteristica che distingue gli uomini dagli dei: la fallibilità, l'uomo così sente di comunicare con un altro "essere umano". Come sostiene Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web, "la Rete avrà sempre qualcosa che non funziona" <ref>''Arcipelago Web'' (pag. 99)</ref>. Semplicemente si presenta come "riflesso genuino della natura umana" <ref>''Arcipelago Web'' (pag.120)</ref> .
 
Il web è un canale che unisce le conoscenze e le esperienze di tutto il mondo. La Rete è fatta di legami fra le persone e di link fra le pagine <ref>''Arcipelago Web'' (pag. 123)</ref>. Sul web non esiste un solo modo di pensare, di comunicare e di comportarsi, al suo interno ci si può esprimere liberamente. La Rete si è trasformata in una laboratorio di nuove forme di interazione sociale in cui a socializzare sono soprattutto gruppi, aperti a chiunque sia interessato a farvi parte; ciò che rende sociali gli umani non è la condivisione del medesimo spazio fisico, ma la comunanza di interessi. Proprio per questo il web costituisce un nuovo spazio sociale, privo di geografia, che si sceglie di abitare. "''Essere presenti sul web è frutto di un atto volontario"''. <ref>''Arcipelago Web'' (pag.152) </ref>
== Conoscenza ==
 
Insieme al significato di "perfezione" anche quello di "conoscenza" è mutato nel corso dei secoli; prima ricco ed esaustivo, per Platone, indicava una credenza vera; ora gli scienziati tendono a renderlo sempre più scarno privandolo di ogni artificio retorico. Tutto questo perchè essi mirano a conoscere il mondo indipendentemente da ogni preconcetto, basato su esperimenti ed immune da punti di vista personali . Sul web la conoscenza diventa attività sociale, si presenta come un insieme di idee che viola l'epistemologia del termine: buona parte di ciò che viene pubblicato in rete è sbagliato o espresso in modo ambiguo. La maggior parte delle persone che scrivono sul web sono delle autorità prive di titoli ufficiali, la fiducia riposta in esse è estremamente evanescente; per questo Weinberger sostiene che "il web sta democratizzando l'autorità" <ref>''Arcipelago Web'' (pag.159)</ref>. Molto spesso si fa uso del web come una biblioteca di informazioni, considerandolo come un'enciclopedia o una rivista online <ref>''Arcipelago Web'' (pag.180)</ref>; si è attratti dalla molteplicità delle voci che si presentano, che consentono di risolvere all'istante una problematica. La difficoltà sta nel fatto che le informazioni coerenti alla richiesta devono essere riconosciute dall'utente, infatti per un computer è difficile distinguere ciò che è appropriato e ciò che non lo è. In rete si incontrano due forme di conoscenza: i database e le barzellette. I primi necessari per procurare informazioni, mirano all'efficienza; le seconde producono l'inatteso, portano alla luce una sfumatura non colta. D'altronde, con l'avvento del web le cose sono, in parte, migliorate: è diventato sempre più facile gestire le informazioni, arrivando a considerare il computer una metafora della coscienza umana. <ref>''Arcipelago Web'' (pag. 166)</ref>
Esistono diverse tesi al riguardo: Kurzwail sostiene che, entro la fine del ventunesimo secolo, sarà cancellata la mortalità, grazie alla tecnologia del trasferimento del cervello; di contro, Hofstadter ritiene che i computer non possano avere una coscienza, semplicemente ricevono degli input senza comprenderli e li trasformano in messaggi secondo regole ben precise. Anche Andrew Clark nel suo ''"Dare corpo alla mente"'' dichiara che la conoscenza sia inseparabile dalle cose del mondo; essa richiede non solo un cervello, ma anche un corpo, che percepisce ciò che lo circonda; allo stesso modo un software senza hardware non è sufficiente.
 
== Materia ==
 
Il mondo è costituito di atomi, oggetti concreti che occupano un posto nello spazio reale; i bit sono la materia che circola in rete, ma realmente non esistono. Ad esempio, la fotografia presente sul computer è realizzata dai bit inviati attraverso il web. Questi ultimi codificano le informazioni relative a ciascun punto della fotografia, ed è poi il browser a ricreare l'immagine rimettendoli al punto giusto, con i colori giusti. Però, il web non è semplicemente una rete di bit: è una rete di parole. <ref>''Arcipelago Web'' (pag.203)</ref>. Oltre i bit, materia del web sono anche le parole. Parole raccolte in documenti, complessi di link.
 
== Speranza ==
 
Il web non penetra nei pensieri in forma di idea, ma di tecnologia intesa come estensione del corpo, dei sensi della vista e dell'udito. Il web è specchio del mondo con milioni di sfaccettature <ref>''Arcipelago Web'' (pag.206)</ref>. E' un mondo parallelo universalmente accessibile, è quanto più di onesto possa esistere infatti, al suo interno gli uomini possono esprimersi liberamente e decidere chi essere a seconda della chat che frequentano. Il web, il più delle volte, si esplica attraverso gruppi ma al tempo stesso consente di conservare il volto di singoli individui. Fa incontrare gli uomini non sulla base del del contatto fisico ma su quella del significato, della passione, dell'interesse che li accomuna. Non c'è bisogno di essere scrittori di fama mondiale, sul web c'è sempre chi è disposto ad ascoltare chiunque. La linea di demarcazione tra pubblico e privato diventa sempre più effimera: ad esempio, i biglietti da visita contengono un link che conduce ad una home page con informazioni non soltanto di natura lavorativa, ma anche personale. <ref>''Arcipelago Web'' (pag 218)</ref> Così, l'architettura del web abitua all'idea di potersi procurare informazioni su tutto e tutti. L'autore focalizza l'attenzione sui suoi aspetti positivi, manifestando la propria fiducia e speranza in un ulteriore consolidamento delle sue caratteristiche. Addirittura si fa portavoce dell'assunto secondo cui la Rete costituisca un ritorno ai valori originari dell'umanità, un intima riflessione sulla sua natura. Quanto all'aspetto etico, nella realtà esistente la morale esiste perché gli uomini condividono un mondo con altri esseri verso i quali nutrono interesse e attenzione, se così non fosse ognuno farebbe ciò che ritiene opportuno senza avvertire vincoli morali. Il web non offre pretesti di legami tra gli uomini ed in questo modo mette a nudo la loro natura. La filosofia di default della comunità sostiene che gli uomini sono individui cui è toccato condividere un pianeta con altri individui. Ma la natura morale dell'uomo si manifesta diversamente: prima bada al suo interesse, poi a quello degli altri. In conclusione il web conduce ad una maggiore consapevolezza dell' autenticità umana, non a livello di singoli individui, ma di specie. Se gli alieni volessero conoscere la vera natura umana [...] dovrebbero navigare sul web <ref>''Arcipelago Web'' (pag.238.)</ref>