Bechowiec-1: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
←Nuova pagina: {{Infobox arma |Arma = |Nome =Bechowiec-1 |Altra denominazione = |Immagine = 250px|Bechowiec SMG |Didascalia =Una vecchia foto... |
fixed: l Luglio → l luglio, l Novembre → l novembre, a . → a. using AWB |
||
Riga 18:
|Costo unitario =
|Varianti =
|Peso =2,43 kg (scarica)<br />2,82 kg (carica)
|Lunghezza =445 mm
|Lunghezza canna =240 mm
Riga 27:
|Altezza =
|Diametro =
|Calibro =9 mm<br />7,62 mm
|Munizioni =[[9 × 19 mm Parabellum]]<br />[[7,62 × 25 mm Tokarev]]
|Tipo di munizioni =
|Peso proiettile =
Riga 62:
==Storia e sviluppo==
Henryk Strąpoć, nato a Czerwona Gora-Podlesie, era figlio di un fabbro e un abile progettista, sebbene totalmente autodidatta. Alla tenera età di 15 anni, nel 1937, costruì infatti la sua prima arma prendendo ispirazione dalla
Dopo due anni passati a rimettere in funzione quelle armi nascoste dai polacchi dopo la resa in vista di una eventuale ripresa del conflitto, nell'autunno del 1942 cominciò i lavori su una pistola mitragliatrice di sua invenzione<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.forgottenweapons.com/submachine-guns/polish-beha-smg/|titolo=The Polish "Beha" - History and development}}</ref>.
Riga 72:
Le pistole mitragliatrici erano armi ancora relativamente nuove (almeno per i polacchi) e lavorandovi senza contatti con l'esterno, Strąpoć aveva solo un'idea piuttosto vaga sull'effettivo funzionamento di queste armi. Nonostante tutto, però, l'arma fu pronta per la primavera del 1943 e si dimostrò molto affidabile nei primi test. Jan Swat (noto con il soprannome ''Orzeł''), un disegnatore dell'azienda metallurgica ''Zakłady Ostrowieckie'' (ZO) poi rinominata ''Hermann-Göring-Werke'', approntò degli schemi per le varie parti che avrebbero costituito le armi<ref name=":1" />. I suoi compagni d'armi cominciarono a passargli le parti ultimate basate sui disegni. Il compito di Strąpoć era quello di rifinire e assemblare le armi. L'errata nomenclatura BH (e non BCh) stampigliata sul lato era dovuta alla presenza di pochi punzoni nel laboratorio (la C era uno dei mancanti) e non ad un errore dovuto all'ignoranza dei lavoratori.
I lavori di preparazione all'assemblaggio richiesero un anno intero. La produzione delle parti cominciò solo nell'Ottobre del 1943 e le prime consegne ebbero luogo nel
Produrre armi così complesse con strumenti così primitivi era una sfida quasi insormontabile che rendeva la produzione difficile e troppo dispendiosa in termini di tempo. Ad un uomo occorrevano diversi mesi di lavoro per produrre le parti per una singola arma. A questo ritmo la produzione era praticamente impossibile e così la realizzazione delle parti fu delegata ai lavoratori della ZO, che dovevano produrre carrelli, otturatori, telaio, grilletto, cane, caricatori e prelavorare le canne. Queste ultime venivano realizzate a partire dalle canne di vecchi fucili risalenti alla [[Prima guerra mondiale]] e ormai troppo usurati per avere una qualche utilità. A Strąpoć venivano consegnate con una lunghezza di 480 mm e filettature ad entrambe le estremità. Strąpoć riprofilava le canne per i proiettili da [[9 × 19 mm Parabellum]] dagli originali 7,62 mm (Mosin-Nagant), 8 mm ([[Steyr-Mannlicher M1895]]) o 7,92 mm ([[Mauser Gewehr 98]]) per poi implementare una nuova rigatura. L'operazione risultava incredibilmente difficile da eseguire a mano e con strumenti primitivi e molte canne dovettero essere scartate e distrutte. Dopo aver ricreato la rigatura, ad entrambe le estremità venivano scavate le camere di scoppio e si procedeva poi a segare esattamente a metà la canna, ottenendo così due canne identiche da 240 mm da montare sull'arma.
| |||