Constantin Pârvulescu: differenze tra le versioni
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Nell'aprile del 1944, insieme a [[Gheorghe Gheorghiu-Dej]], Pârvulescu e Iosif Rangheţ e Emil Bodnăraş arrestarono e deposero il segretario generale del PCR Ştefan Foriş, costringendolo a rassegnare le sue dimissioni a causa delle accuse mosse da Gheorghe Gheorghiu-Dej secondo cui Foriş era un informatore della polizia. Pârvulescu, Rangheţ e Bodnăraş, si costituirono in un triumvirato, mentre Gheorghe Gheorghiu-Dej lo sostituì nella carica provvisoria di segretario fino a che lo stesso Dej non assunse definitivamente la carica di segretario generale del partito nel 1945.
Nel novembre del 1979, al 12° Congresso del Partito, Pârvulescu prese la parola criticando la rielezione di Ceauşescu alla direzione del partito, accusandolo di mettere gli interessi personali
Nel marzo 1989 è stato uno dei firmatari della lettera aperta conosciuta come "[[Lettera dei Sei]]", insieme a ad altri cinque alti dirigenti comunisti ([[Gheorghe Apostol]], [[Alexandru Bârlădeanu]], Grigore Răceanu, Corneliu Mănescu e [[Silviu Brucan]]). Il documento, trasmesso immediatamente su [[Radio Free Europe]] e su [[Voice of America]], è stata una aperta critica nei confronti delle politiche di Ceauşescu e che ha portato al rapido arresto e all'incarceramento dei firmatari da parte della [[Securitate]] e poi alla loro stretta sorveglianza in diverse località.
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