Trumeau: differenze tra le versioni

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A Venezia il ''trumeau'', per quanto è stato possibile, è rimasto un mobile di dimensioni contenute, perché i salotti dei palazzi veneziani non sono mai stati ampi. In Lombardia invece il ''trumeau'', in genere costituito da una struttura di legno dolce, con [[Impiallacciatura]] (o lastronatura) in legno di noce, acquistò ben altre imponenti proporzioni.
[[File:Paris Notre-Dame Portail du Jugement Dernier Trumeau 01.JPG|thumb|Parigi, Notre-Dame - Portale del Giudizio Universale - Trumeau]]
Per il ''trumeau'', che era considerato il mobile più importante nell'arredamento settecentesco italiano, non si lesinò a spese: era generosamente intarsiato con legni di frutto e pregiati, con avorio graffiato e perfino con filetti e figure in argento; oppure era dipinto con fiori o [[cineserie]] e poi [[Lacca|laccato]]; o era lastronato con legno di noce biondo o con radica di ulivo. Si conoscono esempi di ''trumeau'' di fattura più semplice, in genere prodotti in provincia e con massello di noce. Anche in Olanda attecchì la moda del ''trumeau'' e se ne conoscono esempi finemente intarsiati con legni di frutto e con elementi decorativi in [[ebano]] e in madreperla. Le ferramenta erano di bronzo, patinato o dorato al mercurio, e talvolta i pomelli dei cassettini sulla calatoia erano di avorio.<ref>{{cita|Aprà| pp. 256-257}}.</ref>
 
 
Il ''trumeau'' lombardo deriva da una tipica forma di ribalta, detta ''a urna'', e ne conserva la linea fortemente bombata sui fianchi e arabescata nel profilo della cassettiera inferiore. A Verona il ''trumeau'' conservò i massicci laterali del piano ribaltabile, compatti, sporgenti e dotati di cassettini segretiː laterali derivati dalla tipica ribalta veronese.
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Nell'Ottocento continuò la moda del ''trumeau'', ma la linea fu semplificata e irrigidita. A fine Ottocento e nei primi decenni del Novecento si produssero, soprattutto a Verona, copie di ''trumeau'' veneziani del Settecento, lastronati in noce biondo. Sono riconoscibili da quelli autentici del Settecento, per le serrature di moderna fattura e per gli schienali e la struttura della base, le cui assi sono tagliate a macchina e non a mano.
''Trumeau'' in stile se ne producono anche oggi, lastronati oppure dipinti e laccati. Sono venduti soprattutto sul mercato estero.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita testo |autore=Nietta Aprà |titolo=Dizionario enciclopedico dell'antiquariato |data=1969 |editore=Mursia |città=Milano |cid =Aprà |SBN =IT\ICCU\NAP\0338753}} Presentazione, revisione e integrazione a cura di Guido Gregorietti, pp. 256-257.
* {{cita testo |autore=AA. VV |titolo=Grande enciclopedia dell'antiquariato |data= |editore=Istituto geografico De Agostini |città=Novara |SBN =IT\ICCU\CFI\0144041}}
* {{cita testo |autore=Francesca Prina |titolo=Storia dell'architettura gotica |data=2011 |editore=Electa |città=Milano |SBN =IT\ICCU\VEA\1042329}}