Agli inizi del [[XX secolo]], quando il gioco del calcio stava prendendo piede in tutta la [[Italia|penisola italiana]], nella città di [[Roma]] la situazione era molto simile a quella che si viveva (e si vive tutt'ora) a [[Londra]]. Come nella capitale [[Regno Unito|britannica]], la pratica di questo sport era svolta da un gran numero di piccoli club, ognuno con le sue particolarità e differenze; spesso erano squadre di quartiere o vere e proprie rappresentanti di classi sociali ben definite. Negli [[anni 1920|anni venti]], a Roma, nella prima divisione regionale giocavano ben otto società: U.S.Romana, Fortitudo, Alba, Juventus, Roman, Audace, Pro Roma e la [[Società Sportiva Lazio|Lazio]].
===La nascita della A.S.Roma===
[[Immagine:Foschi.jpg|thumb|left|130px|[[Italo Foschi]], fondatore della A.S. Roma.]]
La squadra capitolina venne costituita grazie alla fusione di tre delle società [[calcio (sport)|calcistiche]] della Capitale: l'''[[Unione Sportiva Alba Audace|Alba Audace]]'', il ''[[Roman Football Club|Roman]]'' e la ''[[Fortitudo Pro Roma]]''. Tale decisione venne presa per volere dell'allora segretario della federazione romana del [[Partito Nazionale Fascista]], l' abruzzese [[Italo Foschi]] (all'epoca anche membro del [[CONI]] e Presidente della Fortitudo Pro Roma). La data di nascita dell'A.S. Roma è stata a lungo discussa: da molte fonti viene infatti indicato il [[22 luglio]] [[1927]]; in realtà sembra che la fusione sia stata formalizzata il [[7 giugno]] dello stesso anno, come annunciato il giorno successivo dai quotidiani romani ''[[Il Tevere]]'', ''[[La Tribuna]]'' e ''[[Il Messaggero]]''.
Foschi diede corpo all'idea di avere una squadra sportiva che portasse il nome della città di Roma e che potesse ambire ai massimi risultati. Così come era accaduto in altre città del centro-sud ([[A.C.F. Fiorentina|Firenze]], [[SSC Napoli|Napoli]] e [[Associazione Sportiva Bari|Bari]]), infatti, si intendeva dare vita, attraverso la fusione, a compagini di maggiori dimensioni in grado di reggere l'urto del calcio professionistico, già ampiamente praticato dalle formazioni del nord dell'Italia, fino a quel momento dominatrici assolute della scena calcistica nazionale.
Della fusione avrebbe dovuto far parte anche la [[Società Sportiva Lazio]], ma la stessa rimase fuori dall'accordo per l'intervento del generale [[Giorgio Vaccaro]], appartenente al club biancoceleste, Presidente della F.I.G.C. dal 1933 al 1942.<ref>''Calcio Romanus Sum'', di [[Piero Strabioni]], [[E.n.n.e B.i.]], [[2007]]</ref>
Il primo presidente fu lo stesso Foschi, il quale, dopo solo un anno, dovette abbandonare: venne infatti nominato membro del direttorio federale di [[La Spezia]] e lasciò così l'incarico a [[Renato Sacerdoti]], industriale del settore alimentare. La sede della Roma venne posta nel [[rioni di Roma|rione]] di [[Campo Marzio]], in via Uffici del Vicario 35, nei vecchi uffici del Roman.
Nei primi due anni di vita, la Roma giocò provvisoriamente al [[Motovelodromo Appio]], in attesa della costruzione del nuovo stadio, dove si trasferì e giocò fino alla fine degli [[anni 1930|anni trenta]]: il [[Campo Testaccio]].
=====I colori, il simbolo e la sociologia=====
I colori scelti per la nuova compagine nata dalla fusione, furono il ''[[Oro (colore)|giallo oro]]'' e il [[porpora|''rosso porpora'']], che erano i colori della società Roman ma anche quelli del [[gonfalone]] del [[Campidoglio]]:il giallo oro ed il rosso porpora o pompeiano, ereditati dagli antichi vessilli dell'[[Impero Romano]]. Come simbolo fu invece scelta la [[lupa capitolina|lupa]] che allatta [[Romolo]] il fondatore di Roma e suo fratello [[Remo (mitologia)|Remo]]: l'emblema della squadra, uno scudo bipartito rosso-oro sormontato dalla lupa capitolina, comprende tutti questi elementi{{ref|logo}}. Il fatto di rappresentare nei colori e nel simbolo la città e la tradizione di [[Roma]] oltre ad essere l'associazione di tre dei quattro club romani dei tempi, fece sì che la squadra richiamasse immediatamente a sé le simpatie della grande maggioranza del popolo appartenente sia a i nuovi quartieri che ai [[rioni di Roma|rioni]] nel cuore della città.
<div style="float:left; font-size:90%; width:300px; border:0px; padding:0px; margin-right:1em; margin-left:5px;margin-bottom:0px; text-align:rght">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=Romaasstemma.png|border=1px|col1=brown|col2=#fffacd|col3=orange|font-size=120%|titolo=I presidenti della A.S. Roma|contenuto=
*[[1927]] - [[Italo Foschi]]
*[[1928]] - [[Renato Sacerdoti]]
*[[1934]] - [[Vittorio Scialoja]]
*[[1935]] - [[Igino Bettini]]
*[[1941]] - [[Edgardo Bazzini]]
*[[1943]] - [[Pietro Baldassarre]]
*[[1949]] - [[Pier Carlo Restagno]]
*[[1950]] - [[Romolo Vaselli]]
*[[1951]] - Renato Sacerdoti
*[[1958]] - [[Anacleto Gianni]]
*[[1962]] - [[Francesco Marini-Dettina]]<br /> (affiancato nel [[1965]] da [[Franco Evangelisti (politico)|Franco Evangelisti]])
*[[1968]] - [[Francesco Ranucci]]
*[[1969]] - [[Alvaro Marchini]]
*[[1971]] - [[Gaetano Anzalone]]
*[[1979]] - [[Dino Viola]]
*[[1991]] - [[Giuseppe Ciarrapico]]
*[[1993]] - [[Ciro Di Martino]]
*[[1993]] - [[Francesco Sensi|Franco Sensi]]}}
</div>
===Gli anni trenta===
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