Pandosia Bruzia: differenze tra le versioni

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<!--references/> <ref>10</ref>La chiesa Matrice di Acri è chiamata Santa Maria Maggiore di Padia equesta antichissima chiesa è documentata a partire daladalla Platea del Vescovo Ruffino della Diocesi di Bisignano del 1267,con la specifica della restituzione dei vassalli della Giudecca di Bisignano e di Acri,confusa.Confusa dal De Leo con il nome di "Sancta Mariae Annunciatae"anche questa chiesa ubicata in Acri.Santa Maria e documentata nel registro diocesano n°5081 e nel 5080,e poi rielaborato nel successivo registro diocesano del 1271,risultava di nuovo concessa per privilegio al vescovo di Bisignano dallo stessso Carlo d'Angiò,con.Con la Decima su alcuni castelli ed università,compresa la stessa Bisignano<<Episcoco Bisiniani provisio pro decimis bujuliationis Bisiniani>>(Reg.1275)<<proPro decimis bujulationis Castrorum Acrii,Casal Nucis,et Castellionis><(reg.1277)<<et pro decimis Lutii>>(Reg 1279)nella.Nella plateaPlatea cinquecentesca viene dichiarata<<Sanctae Maria dicte terre maiorMaior ecclesiaeEcclesiae>>reg.(c.62)nella.Nell'antica Platea del 1324 viene censita nelle chiese delle "Rationes Decimarum"e così definita "Sanctae Mariae de Padiae" dictae terrae (scl.Acrii) maiorMaior ecclesiae,quam tenet D.Scipio de Bernaudo,D.Hyeronimus Pertininus et D.Jacobus Grecus>>nel.Nella Platea del 1508 era così chiamata <<ecclesiaEcclesia Sanctae Mariae Maioris>> dicta <<ecclesiae Sanctae Mariae de PandiaPadiae quam tenet D.Franciscus de Casalibus de Civitate Bisignani><(dal>.Dal D.Vendola"Rationes decimarum Italiae nei secoli XII e XV,Apulia,Lucaniae,Calabriae,Studi e Testi 197,Città del Vaticano ed.1939 n°5081).DalDa F.De Leo "UN Feudo Vescovile nel Mezzoggiorno Svevo.p.48" (.Da Rosario Curia "Bisignano Nella Storia del Mezzogiorno ed.Pellegrini Cosenza 1985).F.Russo Regesto vaticano ..IB 1978 n°18199. -->
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<!-- <ref>10</ref>La chiesa Matrice di Acri chiamata Santa Maria Maggiore di Padia e documentata a partire dala Platea del Vescovo Ruffino della Diocesi di Bisignano del 1267,con la specifica della restituzione dei vassalli della Giudecca di Bisignano e di Acri,confusa dal De Leo con il nome di "Sancta Mariae Annunciatae" e documentata nel registro diocesano n°5081 e nel 5080,e poi rielaborato nel successivo registro diocesano del 1271,risultava di nuovo concessa per privilegio al vescovo di Bisignano dallo stessso Carlo d'Angiò,con la Decima su alcuni castelli ed università,compresa la stessa Bisignano<<Episcoco Bisiniani provisio pro decimis bujuliationis Bisiniani>>(Reg.1275)<<pro decimis bujulationis Castrorum Acrii,Nucis,et Castellionis><(reg.1277)<<et pro decimis Lutii>>(Reg 1279)nella platea cinquecentesca viene dichiarata<<Sanctae Maria dicte terre maior ecclesiae>>(c.62)nella Platea del 1324 viene censita nelle chiese delle "Rationes Decimarum"e così definita "Sanctae Mariae de Padiae" dictae terrae (scl.Acrii) maior ecclesiae,quam tenet D.Scipio de Bernaudo,D.Hyeronimus Pertininus et D.Jacobus Grecus>>nel Platea del 1508 era così chiamata<<ecclesia Sanctae Mariae Maioris>> <<ecclesiae Sanctae Mariae de Pandia quam tenet D.Franciscus de Casalibus de Civitate Bisignani><(dal D.Vendola"Rationes decimarum Italiae nei secoli XII e XV,Apulia,Lucaniae,Calabriae,Studi e Testi 197,Città del Vaticano 1939 n°5081).Dal F.De Leo "UN Feudo Vescovile nel Mezzoggiorno Svevo.p.48" (Da Rosario Curia "Bisignano Nella Storia del Mezzogiorno ed.Pellegrini Cosenza 1985).F.Russo Regesto vaticano ..IB 1978 n°18199. -->
[[Categoria:Città antiche]]
[[en:Pandosia (Bruttium)]]