Cesare Casella: differenze tra le versioni
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== Prima richiesta di riscatto. Le ''tane'' in Aspromonte==
I mandanti del sequestro, mai trovati, fanno parte dell’[[anonima sequestri]] calabrese, collegata con la mafia della regione, la ''[[‘ndrangheta]]'', che usualmente ricicla i soldi dei riscatti per importare e rivendere la droga. Il primo contatto con la famiglia avviene il 10 febbraio, e la prima richiesta è di otto miliardi di [[lire]]. Cesare, nel frattempo, è stato trasferito nella stessa Calabria, e precisamente sull’[[Aspromonte]], massiccio montuoso in provincia di [[Reggio Calabria]], storicamente noto per la battaglia dei [[garibaldi]]ni contro le truppe italiane (29 agosto 1862) e nel quale il Generale “fu ferito ad una gamba”. Nella stessa zona sono custoditi altri sequestrati, in un periodo che è l’ultimo in fatto di rapimenti su scala “industriale”. Le prigioni (o “tane”, come le chiamerà il ragazzo nel suo libro
==Pagamento del riscatto e rilancio dei rapitori==
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