Antonio Segni: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica |
m refusi, wikilink |
||
Riga 33:
==Biografia==
[[Laurea]]to in [[giurisprudenza]] nel [[1913]], aderì al [[Partito Popolare Italiano (1919-1926)|Partito Popolare Italiano]] fin dalla sua fondazione e fu consigliere nazionale del PPI dal [[1923]] al [[1924]]. [[Professore|Docente universitario]] dal [[1920]], insegnò in varie [[università]] tra cui quelle di [[Perugia]] e [[Sassari]] (di cui fu rettore magnifico dal [[1946]] al [[1951]]). Dopo l'avvento del [[fascismo]], smise temporeanamente di fare politica.
Nel [[1942]] fu tra i fondatori della [[Democrazia Cristiana]] e nel [[1946]] venne eletto deputato all'[[Assemblea Costituente]]. In quel periodo ricevette numerosi incarichi istituzionali e governativi: fu sottosegretario all'Agricoltura nel [[governo Bonomi III]], nel [[governo Parri]] e nel [[governo De Gasperi I]]; occupò da ministro lo stesso dicastero in vari governi guidati da [[Alcide De Gasperi]] per poi essere nominato Ministro della Pubblica Istruzione nel [[governo De Gasperi VII]] e nel [[governo Pella]].
Riga 40:
==La presidenza della Repubblica==
Fu eletto [[Presidente della Repubblica Italiana]] il [[6 maggio]] [[1962]] (al nono [[scrutinio]] con 443 voti su 842), con i voti decisivi del [[Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale|MSI]] e dei [[
Prestò [[giuramento]] l' [[11 maggio]] [[1962]]. I suoi due anni al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]] furono contrassegnati da tensioni con il blocco formato da [[Ugo La Malfa]], il [[Partito Socialista Italiano|PSI]] ed una parte della [[Democrazia Cristiana|DC]] che spingeva per riforme sociali e strutturali, invise ad un conservatore come Segni. Inoltre dopo la caduta del [[Governo Moro I]], propose al [[Presidente del Consiglio]] uscente un [[
==La malattia==
Il [[7 agosto]] [[1964]]
==Gli ultimi anni==
Divenne [[
Morì a [[Roma]] nel [[1972]], a 81 anni.
|