[[Image:Tree of Knowledge.jpg|thumb|right|Quadro rappresentante il mito biblico dell'albero della conoscenza]]
La '''conoscenza''' è la [[consapevolezza]] e la [[comprensione]] di [[fatto|fatti]], [[verità]] o [[informazione|informazioni]] ottenuti attraverso l’l'[[esperienza]] o l’l'[[apprendimento]] (''a posteriori''), ovvero tramite l’l'[[introspezione]] (''a priori''). La conoscenza è l’l'[[autocoscienza]] del possesso di informazioni connesse tra di loro, le quali, prese singolarmente, hanno un valore e un’utilitàun'utilità inferiori.
“Conoscenza” è un termine che ha significati diversi a seconda del [[contesto]], ma che ha in qualche modo a che fare comunque con i concetti di [[significato]], [[informazione]], [[istruzione]], [[comunicazione]], [[rappresentazione]], [[apprendimento]] e [[stimolo mentale]].
La conoscenza è qualcosa di diverso dalla semplice informazione. Entrambe si nutrono di affermazioni vere, ma la conoscenza è una particolare informazione, dotata di una sua utilità. In [[filosofia]] la si descrive spesso come informazione associata all’all'[[intenzionalità]]. Lo studio della conoscenza in filosofia è affidato all’all'[[epistemologia]] (che si interessa della conoscenza come esperienza o scienza ed è quindi orientata ai metodi ed alle condizioni della conoscenza) ed alla [[gnoseologia]] (che si ritrova nella tradizione filosofica classica e riguarda i problemi a priori della conoscenza in senso universale).
Una diffusa definizione di conoscenza la vuole come [[teoria della giustificazione]] della [[verità]] delle [[convinzione|convinzioni]]. Questa definizione, che deriva dal dialogo [[Platone|platonico]] [[Teeteto]], pone in primo piano l’importanzal'importanza delle condizioni necessarie, anche se non sufficienti, affinché una affermazione possa rientrare nella conoscenza.
Non esiste un accordo universale su ciò che costituisce la conoscenza, la [[certezza]] e la verità. Si tratta di questioni ancora dibattute dai filosofi, dagli studiosi di [[scienza sociale|scienze sociali]] e dagli [[storia|storici]]. [[Ludwig Wittgenstein]] ha scritto un trattato "Della certezza" – aforismi riguardanti questi concetti – che indaga appunto le relazioni tra la conoscenza e la certezza. Un ramo di questa indagine è successivamente diventato un’interaun'intera branca, la [[filosofia dell’azionedell'azione]].
== Distinzione tra ''conoscere la cosa'' e ''conoscere il come'' ==
Quando ad esempio Mimma dice: "Il modo di [[nuoto|nuotare]] più veloce è lo [[stile libero]]: si tratta di agitare le gambe a turno, muovendo al contempo le braccia più o meno in circolo attorno alla spalla", ella dispone di una [[conoscenza proposizionale]] del nuoto e del ''come'' nuotare in stile libero.
Invece, quando Mimma acquisisce questa conoscenza proposizionale tramite un’un'[[enciclopedia]], non acquisisce al contempo la [[capacità]] di nuotare: ella dispone, certo, di una conoscenza proposizionale, ma non di quella [[conoscenza procedurale|procedurale]], ovvero del cosiddetto or ''[[know-how]]''. In generale, mentre è facile mettere in pratica un certo ''know-how'' (basta eseguire le operazioni in questione), non è altrettanto facile dimostrare la validità di una conoscenza meramente proposizionale.
Si veda anche [[Michael Polanyi]] e la [[conoscenza tacita]].
== Conoscenza inferenziale vs. conoscenza fattuale ==
La conoscenza può essere inferenziale o fattuale. La seconda si basa sull’sull'[[osservazione]] diretta; non è esente da una certa dose di [[incertezza]], a causa dei possibili [[errore|errori]] di osservazione e di interpretazione, oltre che dalla possibilità che i [[senso|sensi]] possano essere ingannati da una [[illusione]].
La conoscenza inferenziale è invece basata sul [[logica|ragionamento]] a partire non da un’esperienzaun'esperienza ma da un fatto acquisito, o da una ulteriore conoscenza inferenziale, quale ad esempio una [[teoria]]. Una tale conoscenza può essere o meno [[verifica|verificabile]] tramite l’osservazionel'osservazione o l’esperimentol'esperimento. Per esempio, tutta la conoscenza relativa all’all'[[atomo]] è di tipo inferenziale. La distinzione tra conoscenza fattuale ed inferenziale è studiata dalla [[semantica generale]].
== Il flusso della conoscenza ==
Attraverso l’esperienzal'esperienza, l’osservazionel'osservazione e l’inferenzal'inferenza, gli individui e le culture ottengono una conoscenza sempre maggiore. Il modo in cui questa conoscenza si diffonde dagli uni agli altri è esaminata dalla teoria della [[diffusione (antropologia)]]. Essa esplora i fattori che portano gli uomini a divenire consapevoli, esperti, e ad adottare idee e pratiche nuove.
== La conoscenza in filosofia ed il problema della giustificazione ==
Per la maggior parte della storia della filosofia la parola "conoscenza" ha rappresentato la giustificazione di una convinzione come vera, cioè con certezza assoluta. Una convinzione giustificata con un grado di certezza anche appena inferiore veniva chiamata "opinione probabile". I filosofi definiscono spesso la conoscenza come una convinzione vera, giustificata; come già riportato in precedenza, lo studio della conoscenza in filosofia è affidato all’all'[[epistemologia]] (che si interessa della conoscenza come esperienza o scienza ed è quindi orientata ai metodi ed alle condizioni della conoscenza) ed alla [[gnoseologia]] (che si ritrova nella tradizione filosofica classica e riguarda i problemi a priori della conoscenza in senso universale).
ma come fare a mostrare che le nostre convinzioni costituiscono effettivamente una “conoscenza”? Sia la giustificazione sia l’evidenzal'evidenza sono caratteristiche epistemiche appartenenti a nient’altro che alla convinzione stessa. In altre parole, esse non affermano altro che la convinzione è vera. È dunque necessario ricorrere ad altre caratteristiche epistemiche. Invece di "convinzione giustificata come vera" o "convinzione evidentemente vera", è possibile dire che la conoscenza è "convinzione razionalmente vera" ovvero "convinzione garantita per vera". Ai nostri fini, le differenze esistenti tra queste diverse opzioni sono irrilevanti. Il punto è che, per essere conoscenza, una convinzione deve possedere alcune ben determinate caratteristiche epistemiche; essa non può essere arbitraria, né casuale né irrazionale. La [[teoria della giustificazione]] tratta dettagliatamente questo aspetto.
== Scetticismo ==
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