Leone (araldica): differenze tra le versioni
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<br>il leone azzurro: ''leopardo rampante d'azzurro'' o ''leopardo illeonito d'azzurro'';
<br>il leone giallo: ''leopardo d'oro'' (inutile aggiungere ''passante'', perché il leopardo lo è per definizione)]]
Il '''[[leone]]''', con la sua reputazione di forza, di coraggio, di nobiltà, così conforme all'ideale medievale, veniva spesso utilizzato in [[araldica]], soprattutto nella zona anglo-normanna ([[Plantageneti]]). I primi a utilizzarlo come figura ornamentale sulle armi furono i [[Franchi]] ([[Merovingi]] e [[Carolingi]]), che poi adottarono il [[giglio araldico|giglio]]<ref>[http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_761565530/Araldica.html Enciclopedia Encarta] {{
Nella Bibbia, in chiave simbolica, il leone rappresenta forza e valore: ''Tre esseri hanno un portamento maestoso, anzi quattro sono eleganti nel camminare: il leone, il più forte degli animali, che non indietreggia davanti a nessuno; il gallo pettoruto, il caprone e un re alla testa del suo popolo'' (Pr 30,29-30). Ma il leone fu anche simbolo dei re della stirpe di Davide (compreso il Messia cf. Ap. 5,5), fu stemma della tribù di Giuda (Gen. 49,9), fu scolpito sul trono di Salomone, e nel tardo giudaismo era uno dei soggetti predominanti nelle decorazioni sinagogali. Anche in oriente ed estremo oriente i leoni erano molto presenti e spesso posti all'entrata di luoghi sacri. In Giappone, il leone divenuto il cane-leone è detto il cane-Buddha. A volte furono rappresentati anche figure di "uomini-leone".
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