Automa meccanico: differenze tra le versioni

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== Automi nell'antichità ==
[[File:Hero - De automatis, 1589 - 116959.jpg|thumb|Il trattato ''Sugli automi'' di [[Erone di Alessandria]] (edizione in latino del 1589)]]
 
Gli automi nel [[Ellenismo|mondo ellenistico]] erano concepiti come giocattoli, idoli religiosi per impressionare i fedeli o strumenti per dimostrare basilari principi scientifici, come quelli costruiti da [[Ctesibio]], [[Filone di Bisanzio]] ([[III secolo a.C.]]) ed [[Erone di Alessandria]] ([[I secolo]]). Quando gli scritti di Erone su [[idraulica]], [[pneumatica (scienza)|pneumatica]] e meccanica, conservati a opera degli arabi e dei bizantini, furono tradotti in [[lingua latina|latino]] nel [[XVI secolo|Cinquecento]] e in italiano, i lettori iniziarono a ricostruire le sue macchine, tra cui [[sifone|sifoni]], un [[idrante]], un [[organo idraulico]], l'[[eolipila]] e, appunto, gli automi, sulla cui costruzione Erone aveva scritto uno dei suoi trattati di maggior successo, ''Automata'', in cui egli illustra teatrini automatici dotati di moto autonomo, rettilineo o circolare, per tutta la durata dello spettacolo.